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L’esperienza di Leonardo Semplici al Cagliari è già terminata. L’ex allenatore della SPAL, artefice di una soffertissima salvezza dei rossoblù nella scorsa stagione, è stato esonerato dal club sardo a due giorni dalla scioccante sconfitta per 2-3 subita in rimonta dal Genoa. Il tutto con una doppietta di Mohamed Fares, uno dei giocatori che Semplici aveva contribuito a sviluppare durante il suo tempo a Ferrara.

L’inizio di stagione deficitario (un punto in tre partite di campionato e la sola vittoria in Coppa Italia) ha indotto la dirigenza del Cagliari a prendere la decisione di cambiare guida tecnica e pare che Walter Mazzarri sia la scelta numero uno del presidente Tommaso Giulini. Semplici ha presto esaurito il credito, solo apparentemente ampio, accumulato con l’impresa sportiva che aveva permesso di evitare la retrocessione nel campionato precedente.

Come ha fatto notare Matteo Zizola sulla testata sarda Centotrentuno.com: “L’annata è stata preparata forse senza troppa convinzione, almeno alla voce progetto tecnico, come se i risultati con i quali si è chiusa la stagione precedente avessero costretto a restare sulla strada vecchia nonostante il desiderio di rinnovamento fosse più forte. Il campionato giunto alla terza giornata inizia a ricordare quello del secondo anno di serie A con Rastelli in panchina. Ovvero una rosa creata con colpevole ritardo, innesti che hanno bisogno di tempo per ritrovare la condizione, infine un allenatore confermato sull’onda dei risultati del recente passato – undicesimo posto il campano, salvezza miracolosa Semplici – ma senza la giusta convinzione in vista del futuro”.
Stando alle cronache il rapporto tra Semplici e Giulini aveva iniziato a incrinarsi già a inizio aprile, quando il Cagliari venne sconfitto a domicilio dall’Hellas Verona per una sconfitta che sembrò una mezza sentenza sulle probabilità di salvezza. Un successivo tris di vittorie modificò invece la traiettoria della squadra.

La parentesi di Semplici in Sardegna, iniziata a febbraio 2021, si chiude così dopo appena 19 partite con un bilancio di 7 vittorie, 5 pareggi e 7 sconfitte. Il suo contratto col Cagliari, a meno di future negoziazioni, rimarrà valido fino al prossimo giugno 2022. Questo significa che fino ad allora l’allenatore toscano potrà tornare in panchina solo in caso di offerte provenienti da campionati esteri, in quanto in Italia è vietato allenare due squadre nella medesima stagione sportiva.