La continuità, nel gioco e nell’atteggiamento, è ciò che sembra interessare di più a Josep Clotet alla vigilia di Reggina-SPAL, in programma sabato 18 settembre alle ore 14 allo stadio “Granillo” di Reggio Calabria. Il tecnico catalano ha ribadito di voler vedere una SPAL ancora una volta tenace, aggressiva e in grado di creare tante occasioni da gol.
INDISPONIBILI – Anche per questa partita non ci sarà Zuculini (sovraccarico al polpaccio sinistro), mentre la novità dall’infermeria riguarda Dickmann, alle prese con una distorsione di lieve entità alla caviglia sinistra. Clotet si è detto moderatamente ottimista in merito ai tempi di recupero del terzino: “Si è infortunato martedì e all’inizio sembrava una cosa seria. Ma già mercoledì si sentiva meglio grazie anche al lavoro del nostro staff medico. Oggi ha ricominciato a correre, per cui penso che non rimarrà fuori per molto“.
Al suo posto, contro la Reggina, giocherà Spaltro. Per il terzino classe 2000 sarebbe il debutto da titolare in serie B dopo i 15 minuti totali di gioco della scorsa stagione e i 10 di quella attuale. “Ha fatto una grande settimana di allenamento – ha detto Clotet – e quindi è pronto. Credo non ci sarà alcun problema“.
PREPARAZIONE – “La preparazione è andata molto bene, abbiamo lavorato molto. Ogni giorno ci sono piccoli passi avanti e la nostra fiducia è in crescita. Mi piace la mentalità della squadra, tutti sono molto professionali e concentrati per riuscire a diventare una squadra forte in meno tempo possibile. Non ho motivo di pensare al turnover in vista della partita seguente perché credo che tra i nostri giocatori non ci siano grandi differenze. L’importante è tutti diano il massimo per la squadra e i compagni. Personalmente credo che le grandi squadre debbano avere una certa continuità nella scelta degli uomini, ma con le cinque sostituzioni ogni squadra può essere modificata in molti modi. La rosa che ho a disposizione ci permette di farlo, sia negli uomini sia nel sistema di gioco“.
REGGINA – “Penso sia una squadra forte, difficile da battere in casa. Ma noi siamo concentrati e andiamo a fare il nostro calcio. Dobbiamo giocare con lo stesso cuore e lo stesso atteggiamento che abbiamo fatto vedere nelle prime tre partite. La Reggina ha un allenatore con tanta esperienza e che ha fatto un gran lavoro nella sua carriera. Sono avversari forti nelle palle inattive, con una difesa solida, che attaccano con pochi elementi e stanno coperti per evitare transizioni sfavorevoli. Nel loro gioco si vede un certo senso di sicurezza e l’esperienza li aiuta a gestire i vari momenti delle partite perché certi giocatori sanno sempre cosa fare. Sarà difficile batterli perché noi siamo giovani, ma ho fiducia perché credo nel nostro calcio“.
ESPERTI vs GIOVANI – “A me è sempre piaciuto lavorare con i giovani ovunque sia andato. Lo preferisco perché penso che il calciatore giovane può portare alcuni valori in più. La SPAL gioca con cuore, fiducia, entusiasmo e mentalità intensa. Rispecchia la mia visione del calcio e della vita. L’esperienza però è importante, perché questo è un campionato tra i più duri del mondo ed è molto equilibrato. L’abbiamo visto anche l’anno scorso, con le squadre qualificate ai playoff non così distanti da quelle che avrebbero potuto fare i playout. L’esperienza, in questo campionato, aiuta a gestire i periodi nei quali i risultati non arrivano. Ma secondo me abbiamo il giusto equilibrio per riuscirci“.
ASPETTATIVE – “Sono convinto che i ragazzi sappiano gestirle. Sappiamo che finora avremmo meritato di più, ma non abbiamo comunque fatto niente. Bisogna avere sempre molta umiltà e spirito di sacrificio, nello sport come nella vita. Ai ragazzi dico sempre che quello che abbiamo fatto prima non esiste, l’unico nostro pensiero è rivolto al presente e a quello che c’è da fare per conquistare i tre punti“.
ATTACCO E DIFESA – “Per quelle che sono le nostre caratteristiche vogliamo sempre attaccare quando abbiamo la palla, anche quando abbiamo di fronte un avversario organizzato. Quando non abbiamo la palla dobbiamo recuperarla per continuare a fare male, senza aspettare che siano gli altri a perderla. So che con questa mentalità la squadra può perdere, ma questo atteggiamento per noi è un investimento. Poi è chiaro che non si può attaccare bene senza difendere adeguatamente. Tra i nostri obiettivi c’è quello di recuperare la palla più velocemente possibile e in zone del campo che ci permettano di contrattaccare subito. Per farlo bisogna correre molto e sacrificarsi perché bisogna forzare gli errori degli avversari. Quando si fatica a fare questo lavoro c’è il rischio di esporsi ad attacchi diretti che potrebbero farci abbassare il baricentro. La Reggina proverà senz’altro a fare questo, con passaggi diretti all’attaccante per poi sviluppare il gioco sulle fasce. Dovremo essere bravi a evitare queste situazioni. Ma personalmente il lavoro difensivo della squadra è quello che mi è piaciuto di più finora perché tutti collaborano e giocano con la giusta intensità. Non è scontato concedere solo tre tiri in porta ad una squadra come il Monza“.
PORTE APERTE – “Quella delle porte aperte ad alcuni allenamenti è una grande iniziativa perché vogliamo che i tifosi ci stiano vicini. Creare unità è importante e penso sia sempre meglio avere la possibilità di avere il dodicesimo uomo assieme a noi. Ferrara mi piace anche per questo, perché la tifoseria ha grande passione e ci dà sempre grande carica. Ho parlato col presidente Tacopina della sua idea e penso si farà. Ovviamente dovremo stare attenti a bilanciare bene tutte le esigenze perché ci saranno giorni in cui i calciatori non dovranno distrarsi e stare concentrati esclusivamente sul campo. Però penso sia un bene che i tifosi vengano a vederci e penso saranno contenti anche i giocatori che potranno ritrovare il mondo com’era prima della pandemia“.
IPOTESI DI FORMAZIONE (4231): Thiam; Spaltro, Vicari, Capradossi, Tripaldelli; Esposito, Viviani; Seck, Mancosu, Latte Lath (D’Orazio); Colombo.