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A Cittadella la SPAL potrà contare su circa 600 tifosi… più uno. Lo squalificato Pep Clotet ha detto di considerarsi tale, visto che dovrà soffrire dalla tribuna per la seconda volta in stagione. Era già successo a Pisa, ma in quell’occasione non ci fu lo stesso seguito popolare che invece ci sarà al “Tombolato” domenica sera.

Ringrazio i tifosi – ha detto il mister – e ringrazio la società che è davvero fantastica e sta facendo in modo che tutti andiamo nella stessa direzione. Significa molto avere 600 tifosi al seguito, il loro calore ci servirà molto. Spero possano creare un clima come quello del Mazza, in modo da farci giocare come fossimo in casa. Sicuramente saremo molto carichi grazie a loro“.

DISPONIBILI / INDISPONIBILI – Non ci sarà Da Riva (affaticamento ad un polpaccio), mentre sarà regolarmente al suo posto Vicari, recuperato dopo qualche problemino nei giorni seguenti a SPAL-Parma. “La sosta ci ha fatto bene – ha rimarcato Clotet – perché ci ha permesso di lavorare sulla condizione fisica, sul calcio che vogliamo fare e sulla conoscenza reciproca. Penso che la squadra sia migliorata molto e stia crescendo. Tutti i giocatori ora stanno bene e sono più o meno allo stesso livello, allenandosi con intensità molto alta“.

FORMAZIONE – “Vorrei continuare a lavorare sulla strada già tracciata. Valuto tutti i giocatori in base alle partite e agli allenamenti e so di essere fortunato ad avere un gruppo come questo. Tutti mi ripagano col loro impegno, anche quando non giocano. Chi non sta giocando sa di dover essere al massimo per subentrare nel momento necessario. L’opportunità arriverà per tutti nel corso della stagione“.

In avanti non abbiamo poi così tante opzioni perché nel ruolo di centravanti ci sono Colombo e Melchiorri, mentre Latte può fare quello e anche l’esterno. Crociata si è adattato in un ruolo d’attacco, ma non è la sua posizione ideale. Però è un calciatore che con le sue caratteristiche può aiutare nell’ultima palla. Latte Lath è cresciuto molto e si sacrifica tanto in fase difensiva. Mi piace la mentalità dei ragazzi perché hanno capito che il primo difensore è il centravanti. Soprattutto fuori casa è importante. Per quanto riguarda Seck non ha tanta esperienza, ma sappiamo che è un giocatore che può fare la differenza nella metà campo avversaria. Deve imparare a capire bene quando usare il dribbling, quando giocare con i compagni e quando invece è il caso di sacrificarsi in difesa“.

LA SQUALIFICA – “Soffro molto perché nei miei sette anni in Inghilterra non sono mai stato squalificato. Qui è successo già due volte e secondo me le squalifiche sono state eccessive. A Benevento non era successo niente, contro il Parma nemmeno. Ho espresso un’opinione e sono stato mandato in tribuna. Credo non sia giusto. Rispetto gli arbitri, ma questo deve far riflettere. Non è normale mandare un allenatore in tribuna per episodi del genere. La federazione italiana e Lega hanno fatto un gran lavoro per costruire un campionato di B in cui i giovani possono crescere. Dobbiamo migliorare tutto ed essere più esigenti anche con gli arbitri, perché non si può mostrare un rosso per niente. Certo, vedendo le partite dalla tribuna mi innervosisco di più di quando invece sto in panchina e quindi ora ho capito perché i tifosi si scaldano tanto (sorride, ndr). Ad ogni modo l’importante è il lavoro fatto prima della partita per poi lasciare la squadra fare il suo calcio. Ovviamente starò in contatto con Xavi (Francisco Javier Bernal Garcia, il suo vice – ndr)“.

IL VICE – “Xavi è un allenatore che conosco da tanti anni. In origine abbiamo lavorato insieme a Malaga, poi abbiamo preso strade diverse: io sono andato verso nord (in Inghilterra, ndr), mentre lui ha fatto diverse esperienze calcistiche e di vita in Africa, allenando anche formazioni importanti. Prima di venire alla SPAL ha lavorato in Marocco nella veste di direttore di un’academy (settore giovanile, ndr) che è di proprietà del re del Marocco (Académie Mohammed VI de football, ndr) e sviluppa giocatori che poi vanno a giocare soprattutto in Francia e in Spagna. Quindi ha tantissima esperienza nel lavoro con i giovani. Caratterialmente è un allenatore serio e con grandi capacità organizzative. Vede il calcio al mio stesso modo, ossia con l’idea di intensità, verticalità e spirito d’attacco“.

CITTADELLA – “Affronteremo una partita difficile, che si giocherà molto sugli errori. Un po’ come negli scacchi. Mi aspetto una gara elettrica, vertiginosa, per via del calcio praticato dalle due squadre. Il Cittadella è una squadra che mi piace perché ha un progetto a lungo termine. Ci sono tanti giocatori che si conoscono già da tempo e fanno una buona pressione nella metà campo avversaria per poi difendere bene nella propria. In attacco provano a giocare con verticalità e profondità. Dovremo fare il minor numero possibile di errori, sia nella nostra area sia in quella opposta“.

 

IPOTESI DI FORMAZIONE (4231): Thiam; Dickmann, Vicari, Capradossi, Tripaldelli; Esposito, Viviani; Crociata (Seck), Mancosu, Latte Lath; Colombo.

[foto Rubin]