Toccherà a Pep Clotet tentare ancora una volta di spezzare una specie di maledizione che dura da cinquant’anni. Tanto è passato dall’unica vittoria della SPAL sul campo di un Ascoli che storicamente è sempre stato un avversario particolarmente complicato sul quale prevalere. Sulla panchina opposta il catalano troverà il collega Andrea Sottil, che a dicembre 2020 avviò una poderosa rimonta-salvezza battendo proprio i biancazzurri allenati da Pasquale Marino. Per capire come stanno le cose nell’Ascoli abbiamo chiesto informazioni a Marco Amabili, direttore di Picenotime.it.
Dopo una partenza a razzo con quattro vittorie nelle prime cinque partite l’Ascoli ha un po’ rallentato: cos’è successo nell’ultimo mese?
“La squadra era partita molto bene, poi nelle ultime quattro sfide sono arrivati solamente due punti. Si sono evidenziate diverse lacune difensive, non a caso negli ultimi tre match contro Lecce, Crotone e Frosinone è andata sempre sotto. Quelle contro i giallorossi e i calabresi sono state riprese, mentre le cose non sono andate bene nell’ultima uscita a Frosinone. Sono emerse difficoltà nel pacchetto arretrato e sul piano della manovra. Quando la squadra bianconera deve fare la partita si affida molto spesso alle sole giocate dei singoli, ma sembrano non bastare. Qualcosa dovrà essere rivisto nel ruolo delicato del difensore centrale: Il brasiliano classe 1998 Botteghin (arrivato dal Feyenoord) e il suo compagno Quaranta non sembrano ancora aver trovato la giusta intesa”.
Mister Sottil ha conseguito risultati notevoli dal momento del suo insediamento a dicembre 2020 e in estate era stato accostato a diverse panchine: cosa ha portato alla continuazione del rapporto?
“Il tecnico l’anno scorso è stato protagonista di una vera e propria impresa. Arrivato ad Ascoli poco prima delle feste natalizie del 2020 e con una squadra in piena difficoltà ottenne subito il primo successo proprio nel match contro la SPAL. Da lì cominciò una cavalcata decisiva che si concluse con una meritata salvezza. Arrivati a fine stagione, nonostante si siano separate le strade tra il ds Ciro Polito e il patron Massimo Pulcinelli, il mister ha deciso di rimanere dopo un incontro a Roma dove sono stati fissati i programmi per l’attuale campionato. Fin dal suo arrivo sta continuando a fare bene. Con la squadra ascolana conta 33 partite e un bilancio nettamente positivo: 14 vittorie, 10 pareggi e 9 sconfitte e una media punti pari a 1,57”.
La società ha fissato degli obiettivi stagionali?
“L’obiettivo stagionale è prima di tutto non soffrire, come invece è successo nelle ultime due stagioni dove le salvezze sono arrivate nell’ultima (2020) e nella penultima giornata (2021). Si punta a rimanere nella parte sinistra della classifica e a quel punto provare ad agganciare i playoff. Da quando alla guida del club c’è Massimo Pulcinelli questo traguardo non è mai stato raggiunto, ma ovviamente prima bisogna raggiungere con un buon anticipo la salvezza. Finora possiamo dire che l’Ascoli è sulla buona strada, nonostante le difficoltà dell’ultimo periodo e le tante novità avvenute a livello dirigenziale”
Infatti è proprio di questi giorni l’ingresso ufficiale in società dell’americano Matt Rizzetta con una quota del 31%: com’è nata questa operazione e come modificherà le prospettive della squadra?
“L’ufficialità è recentissima ma lo si sapeva già da diverso tempo: la holding North Six Group, con sede a New York, ha acquisito il 31 % delle quote del club e la figura di riferimento per questa azienda è appunto Matt Rizzetta, manager giovane che già la scorsa stagione aveva provato ad entrare nel calcio con una trattativa a Campobasso. La scorsa estate ha avuto modo di intercettare Massimo Pulcinelli ed è nata questa idea di investire fortemente sull’Ascoli. Al momento la suddivisione delle quote societarie è ripartita in questo modo: il 39% fa ancora capo a Pulcinelli e alla sua società Ferinvest; il 31% a Rizzetta, il 20% è stato ceduto settimana scorsa all’azienda romana Distretti Ecologici e il restante 10% alla compagnia telefonica Rabona Mobile dei fratelli D’Alessandro. Ad oggi ci sono quindi quattro investitori nel club che porteranno sicuramente tante altre novità. C’è però una clausola: il gruppo di Rizzetta vanta il diritto di aumentare la sua quota fino al 51%, e a quel punto il socio di minoranza diventerebbe proprio Pulcinelli con il restante 19%. Il gruppo della holding statunitense è ormai ad Ascoli da dieci giorni e ha avuto modo di conoscere la città, assistendo anche alle ultime due partite contro Lecce e Frosinone”.
Di recente c’è stato anche il reintegro in rosa di Sabiri, uno degli uomini-chiave della rimonta della scorsa stagione, oltre che giustiziere della SPAL in entrambi gli incroci di campionato. Cos’era successo col fantasista e quanto potrà incidere nell’attuale schieramento di Sottil?
“Al termine dello scorso campionato il talento marocchino era stato messo sul mercato dopo un’ottima stagione da 8 gol e 4 assist in 32 presenze. Il giocatore ambiva inevitabilmente alla massima serie oppure ad un ingaggio all’estero più promettente. Col passare dei giorni sono però cambiate alcune cose: innanzitutto se n’è andato il direttore Polito cedendo il testimone a Fabio Lupo, poi di offerte concrete non ne sono arrivate, ma ormai il ragazzo era entrato nell’ottica di ritenere conclusa la sua esperienza nelle Marche. Nel precampionato s’è allenato poco e male, così una volta iniziati i primi impegni ufficiali è scivolato ai margini. L’unica offerta concreta per il fantasista è arrivata dall’Al-Taawwoun football club, squadra araba che ha provato a prenderlo negli ultimi giorni di agosto. Chiuso il calciomercato s’è cercato di cederlo in prestito ai turchi del Goztepe, ma anche in quel caso non si è arrivati all’accordo. In questi ultimi due mesi il calciatore si è via via riavvicinato alla causa bianconera e l’Ascoli ne è stato ben felice, viste le sue indubbie qualità. Da dieci giorni è rientrato in gruppo e ha fatto vedere che potrà sicuramente essere importante per le vicende del Picchio. La sua posizione sulla trequarti è un ruolo chiave nello schieramento di Sottil e non escludo di vederlo già in campo nella sfida con la SPAL”.
Che formazione vedremo giovedì sera contro la SPAL?
“I dubbi sono legati principalmente ad Avlonitis, rimasto fuori nelle ultime gare per un brutto virus influenzale, ma ora si è ristabilito. Dovrebbe essere lui il titolare al posto di Quaranta. Sugli esterni Salvi a destra e D’Orazio a sinistra. A centrocampo tutto dipende da come sta Saric: se non ce la farà il bosniaco giocherà uno tra Eramo o Collocolo. Sulla trequarti si giocano il posto in tre: Fabbrini, Maistro e Sabiri. Davanti Bidaoui è il più in forma e giocherà sicuramente. Al suo fianco sulla carta il titolarissimo è Dionisi, ma il turnover dell’infrasettimanale potrebbe favorire il bulgaro Iliev, autore di due belle prestazioni nelle ultime due partite.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2): Leali; Salvi, Botteghin, Avlonitis, D’Orazio; Eramo (Saric), Buchel, Caligara; Sabiri (Fabbrini); Bidaoui, Dionisi (Iliev).
INFORTUNATI: Felicioli.
SQUALIFICATI: nessuno
IN DUBBIO: Saric, Castorani e Spendlhofer
IN PIU’ RISPETTO ALLA SCORSA STAGIONE: D’Orazio (D, Bari); Guarna (P , Reggina); Castorani (C, Virtus Francavilla); Collocolo (C, Cesena); Botteghin (D, Feyenoord); Tavcar (D, Vitanest Bilje); Baschirotto ( D, Viterbese) Caligara (C, Cagliari); Petrelli ( P, Genoa)
IN MENO RISPETTO ALLA SCORSA STAGIONE: Chiricò (A, Padova); Diogo Costa Pinto ( A, Estrella Amadora), Di Francesco (A, Campobasso); Semeraro (D, Grosseto); Maurizii (D, Ancona-Matelica); Olivieri ( C, Legnago Salus); Sarzi Puttini (D, Messina); Matos (A, Olhanense); Ganz (P, Lecco); Fiorani (C, Teramo)