Gli ultimi cinque anni di Giuseppe “Pepito” Rossi sono stati piuttosto difficili e contraddistinti da diverse esperienze tra Italia, Spagna e Stati Uniti, tutte caratterizzate da un numero limitato di apparizioni in campo. Per la precisione 47 (con 8 gol) per un totale di 1.748 minuti di gioco.
La coda della sua esperienza alla Fiorentina (2013-2016), a tratti esaltante, è coincisa con l’esclusione dai piani tecnici della società viola. Dopo il pur incoraggiante periodo di prestito al Levante, nella Liga spagnola, caratterizzato da 6 gol in 17 presenze l’attaccante italo-americano viene prestato di nuovo nell’estate 2016, stavolta al Celta Vigo. In Galizia l’attaccante del New Jersey riesce a mettere a segno 6 gol in 29 presenze (4 in campionato, 1 in coppa del Re e 1 in Europa League), ma anche a rimediare il quarto grave infortunio della sua sfortunata carriera. La lesione riportata durante Celta Vigo-Eibar del 9 aprile 2017 fu un’altra sentenza. Il comunicato ufficiale del Celta Vigo recitava: “Il giocatore ha bisogno di un intervento chirurgico e il periodo di recupero non sarà inferiore ai 6 mesi. Il capo dei servizi medici del club, Juan Jose Garcia Cota, opererà Rossi in una data da precisare insieme allo specialista americano che lo operò al ginocchio destro”. Rossi si era già lesionato per tre volte al ginocchio, ma al destro. La prima volta nell’autunno 2011, l’ultima nell’estate 2014 con il quinto intervento chirurgico in artroscopia.
Ma il talento e la determinazione di Giuseppe Rossi sono superiori alla sua sfortuna. Archiviati i problemi al ginocchio, il 5 dicembre 2017 viene ingaggiato a parametro zero dal Genoa e si presenta con parole entusiaste: “Non ho mai pensato di mollare. Mi fanno piacere le simpatie di cui tutto il pubblico italiano mi ha sempre gratificato. Lavoro per ritornare quello di prima“. Dopo appena un mese arriva l’esordio: scende in campo prima il 20 gennaio 2018 in Coppa Italia contro la Juventus e poi il successivo 30 gennaio in serie A, sul campo del Torino. Il primo gol con la maglia del Grifone arriva a fine campionato, il 6 maggio 2018 proprio contro la Fiorentina. È l’ultimo dei 26 centri in serie A della sua carriera. A fine stagione il Genoa decide di non estendere il suo contratto in virtù delle sole 10 presenze complessive per un totale di 264 minuti in campo.
Da svincolato Rossi ha dovuto affrontare anche una delicata vicenda di giustizia sportiva. Il 25 settembre 2018 vennero infatti pubblicati i risultati del test anti-doping svolto su di lui in occasione della partita Benevento-Genoa, giocata il 12 maggio precedente e l’attaccante risultò positivo alla dorzolamide, un agente anti-glaucoma che in genere è contenuto colliri. Il giocatore si è sempre dichiarato estraneo alla faccenda e in quell’occasione, congiuntamente al suo agente Andrea Pastorello, pubblicò una nota per prendere le distanze dalle accuse di doping mosse nei suoi confronti: “Sono sempre stato pulito, si tratta di un caso che va archiviato, perché la positività è fondata su una contaminazione alimentare. I chiarimenti forniti agli inquirenti hanno escluso l’intenzionalità della finalità dopante, anche perché il controllo effettuato la settimana precedente era risultato negativo”. Al termine del processo, Giuseppe Rossi se la cavò con una nota di biasimo e non dovette scontare alcuna sanzione. Le rassicurazioni sulla condotta dell’attaccante arrivarono anche dal suo ex mister Davide Ballardini: “Ho poche certezze nella mia vita, tra cui quella che Giuseppe Rossi non abbia mai fatto uso di sostanze proibite”, disse il tecnico durante una conferenza stampa del Genoa risalente al periodo in cui divennero pubblici i risultati dei test.
Archiviato il problema doping, Pepito non ne ha voluto sapere di appendere gli scarpini al chiodo: ancora svincolato, dal gennaio del 2019 ricomincia d allenarsi a caccia di un contratto: prima con il Manchester United (la prima squadra con cui esordì tra i professionisti, in cui vanta 14 presenze e 4 gol tra Premier League, F.A. Cup e coppa di Lega inglese, quest’ultima vinta quell’anno proprio coi Red Devils), negli Stati Uniti col Los Angeles FC e infine con il Villarreal, la squadra che tra il 2007 e il 2013 lo aveva consacrato come cannoniere di fama internazionale con 82 gol in 192 presenze tra Liga, Coppa del Re, Europa League e Champions League). Dopo aver passato addirittura 18 mesi senza una squadra, il 27 febbraio 2020 firma col Real Salt Lake, franchigia statunitense della Major League Soccer.
L’esordio arriva contro l’Orlando City, ad appena tre giorni dalla presentazione, ma a distanza di 21 mesi dall’ultima partita ufficiale. Per il gol occorre aspettare un po’ di più: il 30 agosto 2020 segna la rete del momentaneo 4-3 contro il Portland Timbers, dando inizio alla rimonta culminata nel 4-4 finale. La sua esperienza in MLS termina a fine stagione, quando dopo 7 presenze e 1 gol, il club decide di escluderlo dalla lista ufficiale dei giocatori confermati per la stagione seguente.
Fuori dal campo, Giuseppe Rossi ha sviluppato anche altri interessi. Nel 2019 ha deciso di aprire un ristornate italiano a North Haledon, nello stato del New Jersey: il “Piazza 22”, proprio in onore del numero di maglia che indossava alla Fiorentina. Inoltre, dopo aver chiuso la sua prima ed unica stagione in MLS, è stato ingaggiato come commentatore per il programma sportivo “Calcio e Cappuccino” su un’affiliata del network statunitense CBS.