La distanza di sicurezza dalla zona playout inizia a ridursi in maniera sempre più preoccupante, ma Pep Clotet invita alla calma dopo la seconda sconfitta casalinga in stagione rimediata contro l’Alessandria. Per il tecnico catalano la SPAL è stata anche un po’ sfortunata, al netto di alcune amnesie difensive che dovranno essere corrette al più presto.
“Prima di tutto ci tengo a ringraziare l’atteggiamento dei miei giocatori. Hanno dato il massimo dimostrando una gran voglia di vincere la partita. Siamo andati in vantaggio due volte, ma l’Alessandria ha trovato subito il pareggio in entrambe le occasioni. Credo ci sia mancata un po’ di forza in queste circostanze, dopo aver segnato i gol che ci avevano portato avanti. Oggi abbiamo fatto un piccolo passo indietro e dobbiamo analizzarlo bene. Ho visto la squadra concentrata e avevamo la possibilità di vincere, però bisogna sicuramente controllare qualche episodio, soprattutto a livello difensivo. Sicuramente nel primo gol subito abbiamo sbagliato diverse cose“.
“Il lavoro dell’allenatore è quello di correggere certe disattenzioni, la responsabilità me la prendo tutta io perché non sono ancora riuscito a trasmettere cosa dobbiamo fare quando capitano situazioni del genere. I calciatori non c’entrano niente. Io come responsabile devo mandare un messaggio di serietà, perché siamo tutti arrabbiati e potevamo anche pareggiare la partita, ma dobbiamo mantenere i piedi per terra concentrandoci sul lavoro. Bisogna avere la consapevolezza che, come squadra, possiamo rialzarci e andare a giocare un’altra partita“.
“Rossi? Ho pensato potesse essere una buona partita per mettere in mostra le sue qualità offensive. Le sue condizioni credo possano migliorare di partita in partita“.
“L’espulsione di Viviani è arrivata in un momento di carica agonistica e lo capisco, perché ha una mentalità vincente e il rigore per cui si è lamentato è lo stesso che ci è stato fischiato contro nella partita con il Perugia. È un giocatore importante per noi“.
“A livello tattico l’Alessandria oggi ha pressato tantissimo sia sui difensori sia sui centrocampisti. Per provare a superare la loro pressione abbiamo cercato di allargarci molto sui nostri terzini. Il loro quinto andava molto alto e qualche volta abbiamo provato a superarlo prendendolo dal dietro. Ci siamo riusciti di più nella ripresa piuttosto che nella prima parte di gara“.
“I tifosi ci hanno criticati ed è normale. È stata una partita ricca di emozioni, con tanti ribaltoni e un po’ di sfortuna. Capisco che i tifosi possano essere arrabbiati per il risultato, lo siamo tutti. Vogliamo correggere questa situazione per continuare a fare passi avanti. Ringrazio tantissimo i nostri supporters per non aver mai smesso di incitare la squadra, dal primo all’ultimo minuto. Quello che gli chiedo po’ di avere un po’ di pazienza. Siamo senza dubbio in un momento difficile. L’avevo detto all’inizio: quest’anno incontreremo delle difficoltà che dovremo essere bravi a superare. Bisogna mantenere la testa fredda, lavorare e continuare a crescere“.
“Non so quanto peseranno questi punti persi alla fine del campionato. La squadra che abbiamo affrontato oggi sarà sicuramente una nostra rivale nel corso di questa stagione. Dipende molto da come andrà la partita contro l’Alessandria quando andremo a giocare in trasferta nel girone di ritorno. Credo comunque che i tre punti persi pesino allo stesso modo in tutte le partite. Quelli di oggi valgono come quelli persi a Pisa nella prima giornata. In questo momento siamo in una posizione che ci consente di continuare a perseguire i nostri obiettivi e lavorare, facendo crescere una squadra giovane senza perdere la testa. Forse sapremo quanto inciderà la sconfitta di oggi solo quando mancheranno poche giornate alla fine del campionato“.
“Ho parlato col presidente prima della partita, mentre a fine gara non ci siamo visti. Non sono preoccupato né tanto né poco. Come allenatore penso a preparare al meglio la prossima gara e a correggere quello che viene sbagliato. Ho parlato con i ragazzi e credo che oggi sia importante sapere perdere come squadra, perché solo tutti insieme possiamo ripartire al meglio“.