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Nel giorno della presentazione ufficiale di Giuseppe Rossi il presidente Joe Tacopina ha colto l’occasione per soffermarsi brevemente anche sul momento non proprio brillante della SPAL.

Sono tranquillo. Per me era chiaro sin dal momento in cui il nostro progetto è stato avviato che ci sarebbero stati momenti difficili e questo è uno di quelli. Abbiamo fatto la squadra più giovane della serie B, preso un allenatore nuovo e l’80% dei giocatori è arrivato a ridosso del 31 agosto. Sapevamo ci sarebbero stati alti e bassi, così come sapevamo che dovremo forgiare la nostra identità attraverso le avversità e le difficoltà. Continuo a dormire sonni tranquilli perché so dove saremo alla fine della stagione. Non sono preoccupato per ciò che sarà perché so che i giorni migliori sono davanti a noi. Ho parlato con il mister a proposito della situazione ed entrambi siamo tranquilli: io, Pep, Giuseppe (Rossi), odiamo perdere, ma questo fa parte del gioco. Non siamo venuti qui per comprare immediatamente tutti i giocatori più esperti del campionato e vincere la serie B quest’anno: stiamo mettendo le fondamenta di un progetto solido e di lunga durata riponendo fiducia in calciatori giovani e dal futuro luminoso“.

Fossi stato tra i tifosi avrei fischiato anch’io dopo la sconfitta di sabato. Penso sia normale. Ero arrabbiato anch’io, non mi piace perdere, odio perdere, specialmente in una sfida in cui avremmo dovuto vincere. I tifosi della SPAL, come ho sempre detto, sono i migliori al mondo, perché hanno sempre sostenuto la squadra nei momenti migliori e in quelli più bui, dalla serie A alla serie C. Non riuscirò mai a criticarli perché vedo il modo in cui vivono la SPAL. Vivo in città e parlo con loro ogni volta che mi capita. Non ho nulla da dir loro in particolare. Se c’è da essere arrabbiati, è giusto essere arrabbiati, ma alla fine della stagione sono certo saranno felici“.