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A una settimana di distanza dallo 0-1 di Cosenza firmato Rossi, la SPAL torna in trasferta in Calabria per affrontare il Crotone dell’ex Pasquale Marino. Analizzando i precedenti, la storia di SPAL e Crotone si è incrociata significativamente nella stagione 2017-2018, quando la vittoria biancazzurra 2-3 dello ‘Scida’ riaprì la corsa salvezza. A fine campionato la spuntarono proprio gli estensi, salvi a discapito del Crotone, condannato alla retrocessione. Oggi la situazione è vagamente paragonabile con i rossoblù al terzultimo posto in classifica, lontani 9 lunghezze dalla SPAL posizionata appena fuori la zona calda. Per sapere come i pitagorici arriveranno alla sfida, abbiamo parlato con il collega Leonardo Vallone de Il Rossoblù.it.

Delle tre retrocesse dalla serie A il Crotone è quella che se la passa nettamente peggio. Cos’è andato storto finora nel nuovo progetto tecnico? Bastano le cessioni di Simy e Messias per spiegare questo brutto campionato?
“La dirigenza del Crotone in estate ha provato a resettare tutto e ripartire per mettersi alle spalle la precedente fallimentare stagione di serie A. Nuova squadra, nuovo tecnico. È vero che la dirigenza ha operato le inevitabili cessioni di Simy e Messias, tra l’altro solamente negli ultimi giorni di mercato, ma non avrebbe potuto fare diversamente visto il valore dei calciatori in questione. Il problema di questa stagione nasce dalla scelta di affidarsi ad un gruppo giovane pensando di potere aggiungere calciatori arrivati dall’estero ad altri prelevati dalla serie C, tutti alla prima esperienza in cadetteria. Il Crotone non manca di gioco e spesso lo crea pure (si veda la partita di Terni), ma non riesce ad avere la personalità necessaria per concretizzare la mole di gioco creata. Nelle ultime cinque gare, per citare un dato, i rossoblù hanno ottenuto 4 sconfitte e 1 pareggio con Pasquale Marino, segnando 2 reti di cui una su rigore a Frosinone e una nel finale del match casalingo contro il Monza all’Ezio Scida. Non a caso il Crotone vanta uno dei peggiori attacchi (13 gol fatti, peggio solo il Pordenone con 12) e una delle peggiori difese (26 come l’Alessandria, a 30 Pordenone e Vicenza). Si tratta di una stagione nata male, con troppe scommesse, in un ambiente depresso dalla retrocessione dalla A e soprattutto con un gruppo che non riesce ad amalgamarsi e a fare quadrato attorno all’allenatore. Inoltre manca esperienza in particolare in difesa e in attacco”.

Al netto delle attenuanti (3 pali nella sconfitta per 1-0 di Terni di lunedì scorso), e dell’età media più bassa del campionato (24,7; seconda la SPAL con 24,9) la gestione di Pasquale Marino non sembra aver impresso un cambio di rotta. C’è qualcosa di diverso rispetto al breve periodo con Modesto in panchina? E come è stato accolto l’ingaggio dell’ex tecnico della SPAL?
“Mister Marino è arrivato a  freddo, raccogliendo una squadra già in crisi. Lo stesso tecnico vorrebbe giocare con un 4-3-3, ma si sta scontrando con una rosa allestita per il 3-5-2. In particolare, nelle ultime uscite, ha adoperato Molina e Sala (a volte anche Nedelcearu centrale adattato sulla fascia) dando vita ad una difesa a 4 uomini riadattata. Sicuramente il modulo può contare fino ad un certo punto, i problemi non sembrano venire né dagli allenatori e né dalla disposizione. Il Crotone ha mostrato problemi di esperienza, personalità e soprattutto una rosa corta che non permette grandi margini di manovra. L’arrivo di Marino a Crotone è stato inaspettato ma necessario, la dirigenza avendo allestito una squadra giovane ha deciso di optare per un nuovo tecnico esperto non potendo portare esperienza alla rosa con gli svincolati, non ritenuti all’altezza”.

Capitolo ‘ex’: nelle file pitagoriche figurano Nikita Contini, alla SPAL nel 2015-2016, e Marco Sala, l’anno scorso in biancazzurro. Tra alti e bassi in merito alle presenze ed infortuni, quale valutazione si può dare alla loro esperienza fin qui?
“Contini è arrivato in chiusura di mercato, in prestito dal Napoli. Ha saltato le prime gare per problemi fisici. Quando ha giocato (circa metà delle gare fin ora disputate) si è ben comportato parando anche due rigori: uno a Corazza dell’Alessandria e uno a De Vitis del Pisa. Contro il Monza è arrivato un nuovo problema fisico e da tre gare è out, con Festa, secondo portiere, che di fatto sta giocando al suo posto da titolare. Marco Sala è arrivato in punta di piedi ma si è ben comportato. Soprattutto conosceva Marino avendoci lavorato alla SPAL. È passato da esterno di un centrocampo a 5 a terzino di una difesa a 4, ma la bontà del suo modo di stare in campo è rimasta intatta”.

La proprietà dei Vrenna è tra le più longeve d’Europa e ha portato il Crotone a livelli impensabili: le recenti contestazioni hanno coinvolto anche il presidente o il livello di fiducia nei suoi confronti è ancora alto?
“Diciamo che quando si viene da due annate negative l’umore della tifoseria è sempre sotto i tacchi. I tifosi non rimproverano sicuramente l’impegno, ma alcune scelte: allestire una squadra senza leader aveva lasciato i tifosi perplessi, nei giorni scorsi però lo stesso presidente Vrenna ha confermato che mancano calciatori di categoria e carattere, i leader appunto. Stesso discorso per l’attacco dove il Crotone si ritrova a giocare con calciatori poco più che ventenni: corsa, voglia, ma poco cinismo. L’esperienza in serie B conta più delle qualità, la cadetteria è un torneo altamente agonistico”.

Che tipo di partita dobbiamo aspettarci sabato e che situazione ambientale troveranno le squadre?
“Il Crotone sarà costretto a fare la gara della vita non potendo più lasciare punti per strada e soprattutto non potendo permettersi di perdere in casa ancora una volta dopo il KO contro il Vicenza e di Terni”.

È già possibile delineare le possibili scelte di formazione di Marino?
“Negli effettivi cambierà poco: dovrebbe esserci il rientro di Benali, difficile vedere Contini, Mogos invece è fuori. Sicuramente Marino continuerà con il 4-3-3, al massimo si potrà variare in un 4-3-2-1. In porta sicuramente ci sarà Festa, in difesa possibile rivedere Molina e Sala dal primo minuto sulle fasce. Al centro Canestrelli potrebbe giocare insieme a Paz. A centrocampo con il rientro di Benali ad affiancarlo potrebbero esserci Donsah ed Estevez. In attacco Oddei, Mulattieri e Kargbo, con Marci possibile alternativa a quest’ultimo”.

Probabile formazione (433): Festa; Molina, Canestrelli, Paz, Sala; Benali, Estevez, Donsah; Kargbo (Marci), Mulattier, Oddei.

Infortunati/Indisponibili: Mogos.
In dubbio: Contini.
Rientranti: Benali.
Squalificati: nessuno.
Fuori rosa: Rojas.

IN PIU’ RISPETTO ALLA SCORSA STAGIONE: Maric (A, Monza); Sala (D/C, Sassuolo); Nedelcearu (D, AEK Atene); Estevez (C, Estudiantes); Donsah (C, Bologna); Juwara (A, Bologna); Oddei (A, Sassuolo); Mulattieri (A, Inter); Mogos (D, Chievo), Canestrelli (D, Empoli).

IN MENO RISPETTO ALLA SCORSA STAGIONE: Simy (A, Salernitana); Ounas (A, Napoli); Reca (D, Atalanta); Messias (C, Milan); Magallán (D, Ajax); Luperto (D, Napoli); Pereira (C, Benfica); Djidji (D, Torino); Henrique (C, Sporting Lisbona); Petriccione (C, Pordenone).

 

foto: ufficio stampa FC Crotone