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La SPAL torna da Crotone con una vittoria per 2-1 dal peso specifico notevole in termini di classifica, perché permette ai biancazzurri di restare ancora a una minima distanza dai playout. Come a Cosenza non è stata sicuramente la prestazione più brillante della stagione, ma con tanto carattere e un po’ di fortuna la classifica ha un aspetto maggiormente rassicurante.

VOTO DI SQUADRA: 6 – L’aver segnato nei primi minuti dei due tempi ha forse portato inconsciamente la squadra ad abbassarsi e a lasciare l’iniziativa agli avversari. Nel primo tempo si è visto un sostanziale un monologo della formazione calabrese, mentre nella ripresa, pur concedendo ancora qualcosa ai padroni di casa, i biancazzurri hanno avuto anche un paio di occasioni per il 3-0. Vincere era la priorità, ma oggi la fortuna ha sicuramente sorriso ai ragazzi di Pep Clotet.

POMINI 7,5 – Forse non irreprensibile sul gol subito, ma prima dell’azione vincente di Kargbo compie almeno quattro interventi decisivi per permettere alla SPAL di uscire con tre punti da questa trasferta. Esce da migliore in campo.

DICKMANN 6 – Il vantaggio arrivato dopo pochi minuti lo porta ad una partita più conservativa, nella quale concede poco agli avversari che capitano nella sua zona, almeno fino al gol del 2-1 dove viene bruciato in velocità da Kargbo. Il saldo resta comunque positivo.

PEDA 6 – Confermato titolare dopo il buon esordio dal primo minuto col Lecce, concede poco di testa in mezzo all’area, ma uno contro uno qualche difficoltà la palesa. Esce per infortunio (dal 26’ s.t. HEIDENREICH 5,5 – All’esordio stagionale, Kargbo gli fa fare brutta figura sull’uno contro uno in occasione del gol).

CAPRADOSSI 6,5 – Una sola sbavatura sul finire del primo tempo, per il resto tiene bene contro una coppia di attaccanti ben assortita come quella calabrese. Pericoloso anche nell’area avversaria con un assist per Mancosu sugli sviluppi di calcio d’angolo.

CELIA 6 – Si trova spesso a dover scegliere tra se stare vicino in marcatura a Capradossi o se stare più aperto per chiudere su Giannotti e non sempre trova le misure giuste.

VIVIANI 6 – Ordinaria amministrazione in mezzo al campo, intervallata dal pallone che mette sulla testa per il 2-0 a Mancosu, ma anche a due retropassaggi da brividi con cui libera due avversari nell’area biancazzurra. Sembra un po’ meno brillante rispetto alle prime dieci partite stagionali.

DA RIVA 6 – Recupera diversi palloni in mezzo al campo, come quello che origina il pallone dell’1-0, ma non è sempre altrettanto lucido nel giocarli. Graziato da Sozza a metà ripresa su un contatto che sembrava da rigore.

SECK 6 – Si mette al servizio della squadra raddoppiando costantemente in difensiva. Alterna giocate buone ad altre meno e dopo otto minuti si mangia il pallone del possibile 2-0 per rientrare sul sinistro anziché calciare subito di destro (dal 1’ s.t. ESPOSITO 6 – Entra per passare al 4312 e con lui in campo la SPAL soffre meno. Poco concreto nell’area avversaria).

MANCOSU 7 – Quando la palla è dalle sue parti succede sempre qualcosa di interessante. Un gol, altri due sfiorati, l’assist per Melchiorri in una partita in cui ’atteggiamento molto difensivo della squadra lo ha spesso estraniato dal gioco, soprattutto nel primo tempo.

D’ORAZIO 5,5 – Un po’ in difficoltà nel ritrovare confidenza col campo dopo i pochissimi minuti delle ultime partite (dal 21’ s.t. ELLERTSSON 6,5 – Entra bene, portando freschezza in attacco con qualche spunto in velocità. Guadagna due punizioni importanti per far respirare la squadra nel finale).

MELCHIORRI 7 – Spazza via le preoccupazioni per l’assenza di Colombo con un tiro a giro che sorprende Festa dopo due minuti. Fa una partita di buona qualità come riferimento offensivo per gli inserimenti dei compagni (dal 17’ s.t. ROSSI 5,5 – Lotta, ci mette esperienza, ma da prima punta non sembra molto a suo agio. Non a caso Clotet lo immagina più come trequartista).

 

CLOTET 6 – Senza Vicari e Colombo sceglie una strategia simile a quella usata contro il Cosenza, inserendo un giocatore offensivo in più come D’Orazio al posto di un centrocampista. Nonostante il gol in avvio vede i suoi soffrire in mezzo al campo e dopo il primo tempo si ravvede passando al 4312. Difficile imputargli qualcosa sulla gestione nel corso della partita, ma ultimamente può dormire più sereno per i risultati che per le prestazioni.