Da una parte c’è la SPAL che punta a fare il sesto risultato utile consecutivo in trasferta, dall’altra un Frosinone che nel proprio stadio è reduce da ben tre pareggi di fila. I ciociari si stanno dimostrando di uno spessore ben diverso rispetto alla squadra traballante della scorsa stagione, nonostante il periodo non troppo esaltante che la squadra di Grosso sta ormai attraversando da diverse giornate. Per approfondire le vicende dei gialloazzurri in vista di sabato abbiamo chiesto informazioni a Stefano Pantano, firma di TuSport Ciociaria, Alè Frosinone e MondoSportivo
Fino a novembre il Frosinone ha viaggiato col ritmo delle pretendenti alla serie A, poi è iniziata una fase contrassegnata da quattro pareggi e una sconfitta. Cos’è successo nell’ultimo mese e mezzo?
“La sosta di novembre ha paradossalmente interrotto il cammino del Frosinone, dato che aveva messo insieme tre vittorie e un pareggio prima di fermarsi per le nazionali. Al rientro si sono registrati risultati meno esaltanti, tra cui l’ultima sconfitta di Monza arrivata in maniera a dir poco rocambolesca. I pareggi con Lecce e Cremonese si possono inquadrare in maniera positiva, mentre quelli con Pordenone e Ternana derivano più che altro dalla sottovalutazione dell’avversario. Col Pordenone ci sono state diverse disattenzioni difensive, con la Ternana c’è stato un dominio nel primo tempo che è stato poi vanificato nella ripresa. Entrambe le gare sono sostanzialmente due occasioni mancate per fare punti importanti. La sconfitta di Monza è invece molto difficile da commentare: fino al settantesimo la squadra era avanti di due gol in trasferta, poi nel giro di pochissimo tempo ha subito una rimonta incredibile. A mio avviso qualche colpa ce l’ha anche Grosso per quanto riguarda la gestione dei cambi, soprattutto nella parte finale della gara”.
Il girone d’andata dei ciociari sembra dire che l’obiettivo stagionale potrebbe essere quello della partecipazione ai playoff. Corrisponde alle aspettative iniziali fissate dalla società?
“L’obiettivo stagionale a questo punto è senza dubbio un posto ai playoff, non tanto per i risultati della squadra, ma soprattutto per la campagna acquisti che s’è concretizzata tra la fine di luglio e il mese d’agosto. Stando alle parole del presidente Stirpe l’obiettivo era una salvezza tranquilla, poi con gli innesti di giocatori come Garritano, Canotto e Ricci l’asticella s’è inevitabilmente alzata. Ad oggi, classifica alla mano, la squadra è fuori dalle prime otto, ma ad ogni modo l’obiettivo è arrivare il più in alto possibile. L’ideale sarebbe arrivare almeno a ridosso del quarto posto”.
Nonostante il recente calo di rendimento, il giudizio su Fabio Grosso non può che essere positivo. Quali sono i meriti più importanti che il tecnico ha dimostrato in questa nuova stagione?
“Grosso era arrivato tra lo scetticismo generale dopo le ultime esperienze negative vissute a Bari, Verona e con gli svizzeri del Sion. Lo scorso anno è riuscito a salvare una stagione che s’era messa davvero male, compattando la squadra e raggiungendo una salvezza importante. In aggiunta l’ex campione del mondo ha riportato entusiasmo alla piazza, trasmettendo ai tifosi una grandissima dedizione alla causa. Tra i suoi meriti c’è anche quello di aver dato un’identità alla formazione giallazzurra, insieme all’ottima valorizzazione dei giocatori più giovani. Non è un caso, in questo senso, che molti degli elementi titolari abbiano ricevuto richieste da categorie superiore: penso a Gatti, Boloca e ovviamente Charpentier”.
Che tipo di gioco pratica il Frosinone in questa stagione?
“Il tecnico ha trasmesso una mentalità offensiva, incentrata principalmente su un gioco palla a terra che sfrutta l’inserimento delle mezzali e dei terzini nella difesa a quattro. Quando viaggia a regime, il suo 4-3-3 è veramente bello da vedere e soprattutto a inizio stagione abbiamo assistito a prestazioni di pregevole fattura. L’idea di calcio è ben chiara e definita. Sono sicuro che col passare del tempo riuscirà a rendere gli automatismi ancora più efficaci”.
Due parole in più vanno spese per Gabriel Charpentier, capocannoniere della squadra che s’è fatto male sabato scorso a Monza. In sua assenza quale sarà l’opzione offensiva privilegiata da Grosso?
“L’esplosione di Charpentier è stata davvero una bella sorpresa. Si tratta di un giocatore che nell’ultimo anno è rimasto praticamente sempre fermo a causa degli infortuni, ma già in serie C con l’Avellino aveva fatto vedere qualcosa di buono. A Frosinone è diventato in poco tempo il terminale offensivo perfetto per il gioco di Grosso (otto reti in quindici partite, ndr), ma la scorsa settimana è incappato in un brutto infortunio muscolare. Rimarrà fuori per queste ultime partite del 2021 e bisognerà trovare un’ alternativa. L’opzione migliore ad oggi sembra essere quella di impiegare Ciano falso nove, come era successo prima dell’exploit dell’attaccante francese. Altrimenti, la scelta più ovvia sarebbe impiegare Novakovich in quanto attaccante centrale di ruolo. Credo però che quest’ultimo possa essere utilizzato più come carta da giocare a gara in corso”.
Oltre al grande punto di domanda in attacco, ci sono altri dubbi per quanto riguarda la formazione che vedremo in campo contro la SPAL?
“Rientrerà Gatti dalla squalifica e si riprenderà certamente il suo posto al centro della difesa. Ripensando alla partita con il Monza la sua assenza s’è fatta sentire. Per il resto in porta Ravaglia, Zampano, Szyminski e Cotali completeranno la retroguardia. In cabina di regia Ricci con ai suoi lati Boloca e Garritano. Davanti Canotto, Ciano appunto come prima punta e a sinistra Zerbin, che con il Monza ha sorpreso tutti con un gran gol e un assit. Nel caso Grosso faccia scelte diverse per gli esterni d’attacco è pronto Cicerelli, anche se fin qui l’ex Salernitana ha fatto meglio da subentrato”.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Ravaglia; Zampano, Gatti, Szyminski, Cotali; Boloca, Ricci, Garritano; Canotto, Ciano, Zerbin.
INDISPONIBILI: Charpentier, Brighenti.
SQUALIFICATI: Nessuno.
IN DUBBIO: Rohden
IN PIU’ RISPETTO ALLA SCORSA STAGIONE: Ricci (C, Spezia); Canotto (A, ChievoVerona); Garritano (C, ChievoVerona); Casasola (D, Lazio); Lulic (D, Slaven Belupo); Charpentier (A, Genoa); Gatti (D, Pro Patria);
IN MENO RISPETTO ALLA SCORSA STAGIONE: Beghetto (D, Pisa); Krajnc (D, Hannover 96); Bardi (P, Bologna); Trotta (A, Triestina); Parzyszek (A, Pogon Szczecin); Vitale (C, Pro Vercelli)