Un anno di pausa è stato più che sufficiente e il 2021 ha segnato anche il ritorno del Trofeo Zaganèl, l’ormai tradizionale appuntamento di fine anno che intreccia Subbuteo, tifo per la SPAL e soprattutto beneficenza. L’undicesima edizione della competizione, organizzata come di consueto dall’OldSubbuteo Club Astra Alcool di Ferrara, è andata in scena il 19 dicembre al Circolo Buontemponi nel quartiere Barco e ha visto la rievocazione del mondiale italiano del 1990.
Come spiega Nicola “Delez” Deleonardis: “Nonostante le assenze anche dell’ultimo minuto per disparate cause, venti giocatori hanno dato vita ad un bel torneo che ha visto in semifinali un outsider come Luca Colliva, soprannominato Colpo, e ai quarti diversi underdogs che hanno dimostrato tutta la loro passione. Lo Zaganèl delle Notti Magiche è andato al Belgio di Nicola Bonino che ha avuto la meglio, in una bella e combattuta finale finita 2-1, sulla Jugoslavia di Maurizio Mammano. Degni di menzione anche Gino Brina e Luca Laudrini per la vittoria nel doppio“.
Oltre all’aggregazione e al divertimento lo Zaganèl è stato, ancora una volta, un evento che ha fatto del bene: l’asta di materiali SPAL donati da Giorgio Zamuner ed Enrico Colombani ha fruttato 550 euro che sono stati donati a Franco Pezzato per il sostegno della casa famiglia che il leggendario attaccante contribuisce a gestire in Kenya.
“È stato un successo sotto tutti i punti di vista – spiega ancora Deleonardis – e un ringraziamento di cuore va al Circolo Buontemponi sia per l’ospitalità sia per il contributo che ha fornito per la donazione. A ritirare il metaforico assegno è passato il grande Gigi Pasetti, amico di Pezzato e ormai nostro uomo-immagine da tanti anni a questa parte. Siamo onorati di avere una così splendida persona come sostenitore delle nostre iniziative“.
Il nome del torneo deriva da quello del Zaganèl Club, nato nel 1973 e che ha in comune con il sodalizio subbuteistico la passione per il buon cibo, per il calcio e, ovviamente, per la SPAL. Le cronache raccontano che a far parte di quel gruppo c’erano Giorgio Golinelli, Augusto Scabbia, Vito Deleonardis, Angelo Pellegrinelli, Luciano Garbini, Paolo Parmeggiani, Nino Gallerani e Silvio Vignali. La loro intenzione era quella di formare un club che potesse seguire la SPAL anche in trasferta e non solo all’allora “Comunale” di Ferrara e che avesse una connotazione fortemente popolare: per questo fu scelto il nome Zaganèl, maschera tutta ferrarese nata da un’idea di Golinelli e del pittore Giorgio Balboni.
Ben presto lo Zaganèl divenne un punto di riferimento per tanti tifosi spallini, riuscendo a mettere insieme diverse centinaia di iscritti grazie anche a un’infaticabile attività che andava oltre il sostegno alla SPAL: iniziative culturali, turistiche ed enogastronomiche che nel 1976 portarono all’istituzione dello “Zaganèl d’Oro”, un concorso itinerante che metteva in competizioni ristoranti della provincia ferrarese. Tanti giovani gravitavano attorno al club: alcuni di loro contribuirono anche alla nascita del movimento ultras a Ferrara, altri furono pionieri del gioco del Subbuteo in città, tanto da organizzare i primi tornei nel 1980.