foto Filippo Rubin
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La SPAL non aveva in mente rivoluzioni di mercato prima, né le ha ora che ha deciso di sostituire Pep Clotet con Roberto Venturato. Il nuovo tecnico ha accettato l’offerta del club biancazzurro senza porre particolari condizioni in merito agli interventi da operare a gennaio, pur concordando con le idee dei responsabili dell’area tecnica. La strategia delineata a dicembre rimane tale e prevede di ingaggiare un portiere, un difensore (Meccariello, già messo sotto contratto), un centrocampista e un attaccante.

PORTIERI
Da ormai un paio di settimane si discute del possibile arrivo in prestito di Falcone (1995) dalla Sampdoria. La SPAL è ancora fiduciosa sulle possibilità di vederlo arrivare a Ferrara, ma più passano i giorni e più si fa strada la necessità di guardare altrove per non farsi trovare impreparati. La trattativa è in stallo per un motivo molto semplice: la Sampdoria è alle prese con una delicata riorganizzazione interna e pare ormai imminente il reintegro dell’ex ds Carlo Osti, che per alcuni mesi dovrebbe lavorare accanto all’attuale direttore sportivo Daniele Faggiano. Proprio Faggiano avrebbe voluto portare in blucerchiato Luigi Sepe, attualmente fuori rosa al Parma, ma non è detto che questo scenario si realizzi. In tal caso la SPAL potrebbe fare un tentativo per Enrico Alfonso (1988), attuale secondo portiere della Cremonese, in scadenza di contratto al termine della stagione. Nel suo curriculum ci sono 113 presenze in tre stagioni al Cittadella (2015-2018), ovviamente alle dipendenze di mister Venturato. Sembra invece meno probabile la pista che porta a Plizzari (2000) del Milan, anche a causa dei recenti guai fisici che lo hanno interessato.

DIFENSORI
Detto dell’arrivo di Meccariello (1991) per il reparto dei centrali, non dovrebbero esserci altri movimenti in entrata di particolare rilievo. La SPAL si riserva di valutare la possibilità di inserire un terzino destro da poter alternare a Dickmann, ma al momento non si tratta di un tema ad alta priorità. È decisamente plausibile che ogni valutazione venga rinviata all’ultima settimana di mercato. Spaltro (2000) ha proposte da mezza dozzina di squadre di serie C ed è stato invitato a scegliere la migliore per le sue esigenze. Coccolo (1998) è in attesa di essere ricollocato dalla Juventus, proprietaria del suo cartellino: Alessandria e Reggina sarebbero interessate. Su Heidenreich (2000) sono in corso valutazioni, ma potrebbe rientrare all’Atalanta. A meno di particolari sorprese non verrà toccata la fascia sinistra, visti gli investimenti fatti sui cartellini di Tripaldelli (1999) e Celia (1999).

CENTROCAMPISTI
È il reparto che verrà maggiormente “rimescolato”, visto che Venturato predilige un’impostazione a quattro con un mediano davanti alla difesa, due mezzali e un trequartista. In termini strettamente numerici il nuovo allenatore dovrebbe già avere tutto ciò che gli occorre, ma il piano è quello di aggiungere un elemento di spessore, in grado di dare una marcia in più anche in termini realizzativi. In cima alla lista sembra proprio esserci Federico Proia (1996), pupillo di Venturato a Cittadella (101 partite, 19 gol tra il 2018 e il 2021), attuale centrocampista del Vicenza. Non si tratta di un profilo facilmente raggiungibile in quanto i biancorossi lo hanno pagato oltre 1 milione la scorsa estate e lo hanno messo sotto contratto fino a giugno 2024. Federico Balzaretti, ds del Vicenza, ha detto di non aver alcuna offerta per Proia, ma risulta che dei contatti esplorativi ci siano stati e che lo stesso procuratore del giocatore sia al corrente dell’interessamento. La SPAL potrebbe anche proporre un prestito con diritto di riscatto, mentre i berici vedrebbero di buon occhio l’idea di un’acquisizione a titolo definitivo. Probabilmente se ne discuterà nel corso della settimana. Sembra invece difficilmente raggiungibile Luca Valzania (1996), che alla Cremonese non è titolare inamovibile, ma viene tenuto comunque in seria considerazione da mister Pecchia.

L’arrivo di Venturato potrebbe invece comportare una seria rivalutazione di Mora (1988), anche se l’ex capitano deve ragionare sulle prospettive future, avendo il contratto in scadenza nel prossimo mese di giugno. Anche in questo caso si navigherà un po’ a vista, fermo restando che le sue quotazioni dovrebbero riprendere a salire. Non c’è alcun dubbio sulla permanenza di Da Riva (2000), mentre Crociata (1997) dovrebbe fare da principale alternativa a Mancosu (1989). Le voci, per la verità molto vaghe, di un interessamento del Cagliari nei suoi confronti non sembrano avere alcuna consistenza. Zuculini (1990) dovrebbe rimanere un’alternativa (Tacopina ne sta un po’ reclamando l’utilizzo) mentre per Abou (1998) si sta ipotizzando una sistemazione in prestito. Non sembra comunque esserci la fila per prenderlo.

Di mediani da mettere davanti alla difesa invece ce ne sono già due ed entrambi sono potenziali titolari: Esposito (2000) e Viviani (1992) e sarà interessante capire come verranno gestiti. Logica vorrebbe che venissero alternati, ma i diretti interessati potrebbero anche avere qualche obiezione. La SPAL ha tutto l’interesse di mettere in mostra il più giovane dei due (scadenza 2023, con opzione per un ulteriore anno), ma la stagione di Viviani (scadenza 2023) ha contribuito a riaccendere di nuovo i riflettori su di lui e questo potrebbe fare decisamente comodo in chiave mercato estivo, considerato il pesante ingaggio che l’ex Roma si porta dietro.

ATTACCO
Considerato che Venturato non deroga, se non in rare occasioni, dal 4312, le punte esterne verranno “tagliate”. Partirà D’Orazio (2000) che ha una proposta di prestito dall’Avellino, verrà anche restituito Piscopo (1998) all’Empoli. Seck (2001) verrà ovviamente mantenuto in organico nella speranza di riuscire a valorizzarlo ed entro febbraio dovrebbe essere di nuovo a disposizione anche Latte Lath (1999). Con Rossi (1987) come alternativa di lusso – almeno per ora – e la coppia Colombo-Melchiorri a fare da riferimenti classici nel ruolo di centravanti, in via Copparo si sta ragionando con molta cautela.

Non viene scartata a priori l’ipotesi di un assalto ad Andrea La Mantia (1991), ma per un eventuale arrivo dell’attaccante dell’Empoli si dovrebbero allineare diverse circostanze. Ci dovrebbe essere prima di tutto la convinzione del giocatore, corteggiato da almeno altre tre o quattro squadre di B (di vertice), ma anche il giusto incastro sotto il profilo economico. Al momento l’Empoli non intende scendere sotto i 3,5 milioni di valutazione ed è chiaro che la SPAL non può spendere una cifra del genere, a maggior ragione dopo che lo stesso presidente Tacopina ha dichiarato (a La Nuova Ferrara, 8 gennaio) che verrà impiegato un budget attorno ai 2 milioni per il mercato di riparazione. In tal caso i conti, ovviamente, non tornerebbero. Anche se la SPAL può provare ad abbattere il prezzo col cartellino di Federico Di Francesco (1994), che ad Empoli si trova in prestito e sta facendo una stagione da protagonista. In altre parole non c’è da aspettarsi un attacco frontale: è invece più probabile che venga impostata una strategia d’attesa che porterebbe alla seconda metà del mese di gennaio.

Al tempo stesso la SPAL rimarrà vigile per cogliere eventuali occasioni. Quella del ritorno di Finotto (1992, Monza) sembra essere più di una suggestione, mentre il nome di Moncini (1996) pare decisamente essere fuori dal radar.