foto ufficio stampa SPAL
Dimedia – leaderboard
Dinamica Media – leaderboard

Roberto Venturato è pronto a mettersi alla prova a Ferrara. Altra dimensione rispetto a Cittadella, anche se l’ex tecnico granata ci ha tenuto a sottolineare l’importanza acquisita dal club veneto grazie anche ai suoi sei anni in panchina.

Sono venuto a Ferrara dopo una prima breve telefonata e durante l’incontro coi dirigenti la prima impressione è stata di avere a che fare con persone perbene e che mi hanno trasferito sensazioni positive. La scelta è stata facile. Vengo in una realtà che ha ambizione, voglia, entusiasmo e passione. Credo che la SPAL da sempre rappresenti un po’ una realtà in cui i giovani possono crescere e i calciatori possono esprimere il loro talento grazie anche all’energia che la città trasferisce. Mi piace ricordare Paolo Mazza e Gibì Fabbri che hanno trasferito un modo di fare calcio che ha sempre entusiasmato. Negli ultimi anni va ricordato anche Leonardo Semplici che ha fatto un percorso straordinario. In questo momento la SPAL rappresenta una realtà importante in serie B e per me è un vero onore venire qui a trasferire il mio modo di pensare il calcio. L’obiettivo è di andare a giocarsela contro tutti e mettersi nelle condizioni di esprimere un gioco piacevole“.

La serietà delle persone fa sempre la differenza. Qui credo di aver trovato riferimenti importanti, dal presidente a tutti i suoi collaboratori. Hanno capacità e ambizione di costruire qualcosa di significativo. Tutti nel calcio lo vogliono fare, ma per riuscirci serve la qualità delle persone e penso che sia sempre decisiva“.

Ricordo con grande piacere i sei anni di Cittadella e tutte le persone con le quali ho condiviso un periodo fantastico e che mi ha dato tanto. Ferrara è importante in ambito calcistico, ma penso di essere stato in una piazza altrettanto importante in serie B. Cittadella rappresenta senz’altro il mio passato, però da tanti anni dimostra di essere tra le realtà più importanti della categoria e ha sempre avuto l’ambizione di crescere. Per quanto riguarda il diverso livello di pressione, penso che questa aiuti e sia un valore, perché contribuisce alla volontà di migliorare. Per come la vedo io la difficoltà è un’opportunità. Il confronto con la stampa è sicuramente un valore che ci mette nella condizione di crescere tutti insieme. Questo aspetto mi dà grande stimolo per cercare di conquistare qualcosa. Nel calcio la capacità di lavorare insieme e vivere certi obiettivi aiuti a poterli raggiungere. Quindi ben vengano le pressioni“.

Al momento la SPAL è una squadra molto giovane e con grandi potenzialità e questo è un valore. Ci sono anche giocatori importanti, che conoscono la categoria e hanno vinto qualche campionato di B. Penso sia un organico con caratteristiche che si abbinano col mio modo di pensare il calcio. Ed è uno dei motivi per i quali ho avuto da subito indicazioni importanti e credo di poter fare qualcosa, credo di poter incidere col lavoro, con la passione e la determinazione. Questo è un aspetto che mi ha subito colpito di questa squadra. Vengo a Ferrara con entusiasmo perché credo che ci siano le potenzialità per fare un ottimo lavoro“.

Credo che giocare col trequartista e i due attaccanti sia qualcosa che mi piace molto e ci sono giocatori che si adatteranno a farlo. Io e lo staff cercheremo di dare un’identità in modo che i giocatori possano esprimere le loro capacità e il loro talento. Di sicuro partiremo da questo modo di interpretare il calcio. In questa prima settimana i ragazzi hanno lavorato con grande attenzione e collaborazione. Ho visto persone che hanno voglia di tornare in campo ed esprimere tutte le loro potenzialità. Ovviamente è stata una nota particolarmente sfortunata avere 22 calciatori positivi al Covid tutti nello stesso periodo. Questo sta incidendo un po’ sulla condizione atletica. Ma al tempo stesso sto vedendo giocatori che si stanno rimettendo nelle condizioni di lavorare con grande entusiasmo e spirito di sacrificio. Col Benevento non saremo al massimo, ma in condizioni buone“.

Avevo un contratto al Cittadella ed è stata una mia scelta fermarmi. Non ci sono stati problemi, è stata una scelta personale. Ho avuto qualche squadra che mi ha contattato. In momenti precedenti ho avuto un incontro con una squadra di serie A. Diverse di B si sono fatte sentire. Semplicemente volevo fermarmi dopo sei anni straordinari e fare il punto della situazione. Trovare il contesto giusto in cui provare le sensazioni che volevo sentire. Sono sereno per quello che ho costruito con la società precedente e sono convinto ed entusiasta dell’attuale scelta“.