foto ufficio stampa Pisa Sporting Club
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L’inizio del girone di ritorno riserva subito l’appuntamento contro la squadra che comanda l’attuale di campionato di serie B. Il Pisa, attualmente a +1 sul Brescia, è reduce da una sconfitta interna – contro il Frosinone – che ha interrotto un’imbattibilità da inizio novembre. Per fare il punto della situazione in casa avversaria abbiamo intervistato un profondo conoscitore delle vicende pisane: Andrea Chiavacci, firma del quotidiano “Il Tirreno”.

Il Pisa ha vissuto un inizio di stagione eccezionale e comanda la classifica: tuttavia, col passare delle giornate la squadra sembra aver perso un po’ di brillantezza in termini di gol e prestazioni. La recente sconfitta col Frosinone può essere un campanello d’allarme?
“La squadra è partita fortissimo e, a parte quelle cinque partite in cui ha fatto tre punti a metà autunno, ha sempre tenuto un ritmo altissimo a livello di classifica, giocando quasi sempre col piglio della grande squadra e sfruttando le sue armi migliori. Ovvero la solidità, l’aggressività e la velocità d’esecuzione. Tolta la gara con il Frosinone la fase di non possesso è sempre stata eccellente, anche nelle gare non vinte. Il Pisa corre tanto ed è estremamente corto e in più alcuni interpreti sanno anche rendersi protagonisti con grandi giocate. La sconfitta con il Frosinone fa suonare un campanello d’allarme legato alla condizione fisica, visto che – come del resto la SPAL- tanti giocatori sono stati alle prese con il Coronavirus. La speranza per sabato è quella di trovare una squadra più pronta a livello atletico”.

Il progetto costruito attorno a Luca D’Angelo, al quarto anno sulla panchina nerazzurra, sta finalmente dando i suoi frutti. Quanto è stato importante dare continuità alla guida tecnica in queste stagioni?
“D’Angelo è stato bravo in ogni stagione a dare il meglio nei momenti più difficili, quando anche lui veniva messo in discussione. La forza del tecnico pescarese è dovuta soprattutto alla capacità di saper integrare i nuovi con i ‘vecchi’. Non è stato facile per ora l’inserimento di Cohen, ma l’israeliano è cresciuto verso la fine dell’anno e comunque nessuno tra i possibili titolari resta ai margini. Tutti sono funzionali al progetto, tutti devono sentirsi importanti. Il credo di D’Angelo è sempre stato quello: prima il collettivo e poi i singoli. Forse è un po’ questo il segreto del Pisa”.

Dopo le ultime annate difficili, vissute tra crisi societarie, serie C e posizioni di metà classifica in B, quest’anno il Pisa è in corsa per la promozione in massima serie: che cosa sta facendo la differenza rispetto al recente passato?
“Il mercato estivo da parte del nuovo ds Claudio Chiellini e di Giovanni Corrado è stato fatto in maniera intelligente e oculata. Acquisti importanti ma contestuali al progetto. Un solo giocatore in prestito, Beruatto, gli altri tutti di proprietà compreso un bel gruppetto di giocatori andati a maturare soprattutto in C. In questo momento il Pisa trasmette una sensazione di grande solidità dentro e fuori dal campo, e di questo beneficia ovviamente anche la squadra. In più, grazie al patron Alexander Knaster che esattamente un anno fa acquistava il 75% delle quote societarie da Enzo Ricci, anche a livello economico il Pisa è cresciuto in maniera esponenziale. Oltre alla promozione gli obiettivi da portare a termine sono la realizzazione del centro sportivo e il restyling dello stadio. Due punti fondamentali per dare un orizzonte sempre più sereno al calcio pisano”.

L’entusiasmante mese di settembre è andato di pari passo all’esplosione del giovane Lorenzo Lucca, ma il periodo d’oro dell’attaccante s’è fermato lì, complice anche un infortunio al ginocchio che lo tormenta. Oltre ai guai fisici quali sono i motivi di questo calo di rendimento? L’ex Palermo riuscirà a recuperare per la sfida del Paolo Mazza?
“Lucca non segna dal 2 ottobre, ma diciamo che il momento più difficile è arrivato a fine novembre. In quel periodo l’attaccante doveva già fare fronte ai problemi al ginocchio stringendo i denti per scendere in campo. Non credo sia una crisi dovuta alle pressioni, perché questo ragazzo ci ha dovuto fare i conti fin da subito. La B è un campionato duro e magari ti presenta il conto quando meno te l’aspetti. Ci sono difensori forti e per un debuttante, seppur di grande talento, non è facile andare in gol quando ti iniziano a prendere le misure e ti ritrovi sempre più di un avversario alle calcagna. Lucca sta recuperando e questa settimana si è allenato regolarmente. Sicuramente sarà convocato per la sfida contro la SPAL, ma D’Angelo deve ancora decidere se schierarlo dall’inizio”.

Oltre a lui, chi sono gli altri giocatori che si stanno mettendo maggiormente in mostra in questa prima parte di stagione?
“Sicuramente i nuovi acquisti hanno fatto tutti molto bene. Scontato dire appunto Lucca per quello che ha fatto vedere all’inizio e nonostante il calo resta comunque una nota lieta di questa stagione. Un giocatore che ha sorpreso in positivo è Touré, mentre l’elemento che ha avuto il rendimento più alto è il difensore Leverbe. Raramente si vedono difensori impostare così bene come imposta il francese, arrivato quest’estate dopo l’esclusione del Chievo dal calcio professionistico. Poi bisogna per forza citare il portiere Nicolas, che non doveva far rimpiangere Gori e ha tenuto spesso in partita la squadra con le sue parate. Anche quelli già in rosa dalla scorsa stagione si sono confermati ad un buon livello: penso a Caracciolo, Mastinu, Birindelli e soprattutto Sibilli. Quest’ultimo quando entra spacca le partite in due. Fino ad ora le sue quattro reti stagionali hanno portato punti pesantissimi alla causa nerazzurra”.

Che formazione possiamo aspettarci per la sfida di sabato al Paolo Mazza?
“Il dubbio più grosso riguarda il sostituto dello squalificato Beruatto sulla sinistra: dovrebbe essere Birindelli. Ma anche a destra bisognerà vedere chi scenderà in campo tra Berra e Hermannsson. A centrocampo va valutato anche Touré, che verrà sicuramente convocato ma non sta vivendo un periodo di grande condizione. Davanti Cohen e Masucci sono favoriti. Occhio però anche al possibile ritorno tra i titolari di Lucca”.

PROBABILE FORMAZIONE (4-3-1-2): Nicolas; Berra (Hermannsson), Leverbe, Caracciolo, Birindelli; Touré, Nagy, Marin; Sibilli; Cohen, Masucci (Lucca).

INDISPONIBILI: Nessuno
SQUALIFICATI: Beruatto
IN PIU’ DAL MERCATO DI GENNAIO: Nessuno
IN MENO DAL MERCATO DI GENNAIO: Nessuno

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