foto Filippo Rubin
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Ormai non ci sono dubbi: quello del futuro a breve termine di Demba Seck (2001) sarà uno dei temi roventi degli ultimi cinque giorni di mercato invernale. Da ormai diverse settimane si vocifera di un serio interessamento da parte del Torino per l’attaccante senegalese della SPAL e nella serata di mercoledì 26 gennaio la testata online che porta il nome di Gianluca Di Marzio, uno dei massimi esperti del settore in Italia, ha pubblicato un articolo che dà per conclusa la trattativa tra la SPAL e il club piemontese.

Il contenuto dell’articolo di per sé è abbastanza avaro di informazioni significative e riporta due fatti:
1. Che sarebbe stato raggiunto un accordo per il trasferimento immediato del giocatore.
2. Che il costo del trasferimento sarebbe di “circa 4 milioni di euro“.

Tuttavia sia da Ferrara sia da Torino sono arrivate smentite da parte di fonti qualificate interpellate della nostra redazione subito dopo la pubblicazione dell’articolo. Al netto di eventuali depistaggi (che in queste circostanze sono la norma) sembra delinearsi uno scenario nel quale una discussione su Seck è effettivamente in corso tra le rispettive aree sportive, ma senza che un accordo soddisfacente sia ancora stato trovato.

Nei giorni scorsi erano circolate alcune indiscrezioni, parzialmente confermate, di una SPAL intenzionata a ragionare su una cessione del valore di 5 milioni di euro o poco meno. Le prime voci, risalenti al 14 gennaio, riferivano di una prima proposta da 2,5 milioni rifiutata dal club biancazzurro.

Nel corso dell’ultima settimana tutti i dirigenti della SPAL sollecitati pubblicamente sull’argomento (Tarantino, Zamuner e infine Gazzoli) hanno sia negato l’esistenza di una vera e propria offerta per Seck e ribadito che i giocatori importanti (come è considerato l’attaccante classe 2001) verrebbero ceduti solo a fronte di offerte del tutto irrinunciabili. A corroborare questa linea ci sarebbe anche la considerevole stima che Joe Tacopina ha per Seck. Il presidente ha rimarcato in più occasioni di ritenere il giocatore un talento di prim’ordine in grado di poter fare la differenza in serie B.

La sensazione è che qualcosa si stia muovendo seriamente e che l’eventuale sacrificio di Seck sia quantomeno preso in considerazione allo scopo di raccogliere preziose risorse da reinvestire – anche solo parzialmente – nelle ultime operazioni di rafforzamento in vista del girone di ritorno.