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Prima di provare a rincorrere la zona-playoff – più volte evocata dalle dichiarazioni di Joe Tacopina – la SPAL dovrebbe provare a distanziare la zona-playout e un buon modo per farlo potrebbe essere quello di battere a domicilio un Monza che di recente è sembrato un po’ incerto, malgrado un altro mercato grandi firme. Per capire la situazione in casa avversaria abbiamo chiesto informazioni a chi segue quotidianamente le vicende brianzole, ossia Stefano Peduzzi, direttore di Monzanews.it.

L’ultima partita a Cremona ha portato una sconfitta che conferma il periodo di alti e bassi. Cosa non sta funzionando nel Monza?
“Sicuramente c’è stata una sorta di involuzione per quanto riguarda il rendimento della squadra, perché il Monza aveva chiuso il 2021 con dieci risultati utili che lasciavano ben sperare. Poi il Covid ha condizionato gli allenamenti e una volta ripartiti dopo la pausa invernale la rosa ha esibito sul campo prestazioni diverse. Ne sono la prova le due sconfitte negli scontri diretti contro Benevento e Cremonese. La condizione non è al top, ma c’è sicuramente da chiamare in causa anche un aspetto psicologico: basta guardare i primi due gol subiti nell’ultima sconfitta contro i grigiorossi”.

Rispetto alla gestione Brocchi di un anno fa, che cosa è cambiato con Giovanni Stroppa? Ci si può dire pienamente soddisfatti del suo operato, viste le aspettative iniziali?
“Diciamo che non si può essere soddisfatti al 100%. Ci si aspettava, senza troppi giri di parole, di vedere un Monza al comando del campionato, o comunque nelle primissime posizioni pronto a competere con tutti. Al di là dei risultati positivi messi in fila nell’ultima parte dell’anno, la squadra è invece sempre rimasta ai margini della zona playoff. Era lecito attendersi un percorso diverso nel girone d’andata, anche perché l’organico non è stato stravolto. Rispetto al periodo con Brocchi in panchina si riscontrano meno malumori. L’ambiente è molto più sereno e non ci sono prime donne (com’erano Boateng e Balotelli) che catalizzano l’attenzione mediatica. In generale diciamo che è un gruppo più umile, che sta lavorando tanto durante la settimana, ma manca ancora quel piccolo step per avvicinarsi alle prime della classe”.

Sono state diverse le operazioni messe a segno dal Monza nel mercato invernale, tra cui due colpi da novanta come Ramirez e Mancuso. È stato fatto il massimo o c’era qualche area della squadra ulteriormente migliorabile?
“Credo che sulla carta ci sia sempre la possibilità di migliorarsi. Qualcuno dice che a questa squadra manchi un difensore di grande valore e se osserviamo le ultime partite di gennaio si può essere d’accordo. Viceversa, considerando le ultime partite prima di Natale, s’è vista una buona tenuta anche nel reparto arretrato. Oltre ai due giocatori che hai citato, nel mercato di gennaio è arrivato un altro rinforzo a mio parere molto importante: Salvatore Molina. L’ex Crotone è uno dei migliori centrocampisti della categoria e va ad alzare ulteriormente il livello qualitativo della rosa. Bisognerà forse aspettare qualche settimana per consentire ai nuovi arrivati di assimilare al meglio le idee del tecnico”.

Per il secondo anno di fila il proposito di dominare il campionato si sta rivelando più difficile del previsto. Cosa manca al Monza per giocarsela stabilmente per i primi due posti della classifica?
“Il pensiero dei protagonisti principali, ovvero Giovanni Stroppa e Adriano Galliani, è che le pressioni su questi giocatori siano davvero enormi. La rosa del Monza è composta da diversi elementi che hanno giocato in tante piazze importanti, ma il contesto specifico unito alle aspettative dei tifosi – e non solo – si fa parecchio sentire. Avere come patron Silvio Berlusconi, lo stesso Galliani come amministratore delegato e il mondo Fininvest che gravita intorno a questa realtà sono sicuramente fattori da considerare se parliamo di approccio mentale alle partite. Oltre a queste dinamiche interne, bisogna anche tener conto della categoria in sé: la serie B è un campionato che definisco ‘maledetto’, perché durante la stagione non esistono partite facili. In serie A il divario tra prime e ultime è molto ampio, mentre nella serie cadetta la forbice è molto più stretta. Chi ha investito fa comunque molta fatica, come ad esempio sta succedendo anche al Parma che ad oggi non si trova nemmeno in zona playoff”.

Come sta andando la stagione dei due ex spallini D’Alessandro e Valoti?
“D’Alessandro è partito in sordina, ma attualmente si può considerare un titolare quasi inamovibile nella formazione di Stroppa. Gioca esterno nel centrocampo a cinque e ogni tanto viene impiegato anche come attaccante di fascia, quando si passa al tridente offensivo. Ha provato addirittura a fare il terzino sinistro in situazioni d’emergenza. È un calciatore molto duttile che si trova bene negli schemi del mister. Nella prima parte della sua avventura qui a Monza (dal gennaio della scorsa stagione) non era stato chiamato in causa troppo spesso da Brocchi, mentre ora non si può farne a meno. Valoti invece così così. Anche qui le aspettative erano un po’ più alte, nonostante lo stesso discorso valga per buona parte dei nuovi arrivati in questa stagione. È stato impiegato in una posizione un po’ anomala come falso nove: ha reso abbastanza, ma è stato anche frenato da molti problemi fisici. Gli stessi che lo stanno condizionando anche nelle ultime settimane. È uno di quegli elementi che deve prendere in mano la squadra e trascinarla verso gli obiettivi. La maglia numero dieci gli è stata data proprio per questo”.

In vista della partita di sabato quale potrebbe essere la formazione titolare?
“Stroppa dovrebbe recuperare Donati e Pirola. Il primo potrebbe partire titolare nei tre dietro, per il secondo invece è da escludere un impiego dal primo minuto. Manca Marrone per squalifica e il suo posto come centrale difensivo verrà preso da Paletta. Il centrocampo probabilmente sarà un po’ diverso rispetto a quello visto contro la Cremonese. A destra Pedro Pereira potrebbe far riposare Sampirisi e Molina può sostituire l’acciaccato Colpani. lI resto della linea sarà completata da Barberis, Mazzitelli e D’Alessandro. Davanti sono in pole Mota Carvalho e Valoti sulla trequarti, ma non è da escludere un impiego di Mancuso per attaccare con due punte di ruolo”.

PROBABILE FORMAZIONE (3-5-2): Di Gregorio; Donati, Paletta, Carlos Augusto; Pedro Pereira, Molina, Barberis, Mazzitelli, D’Alessandro; Mota Carvalho, Valoti (Mancuso).

INDISPONIBILI: Scozzarella.
IN DUBBIO: Donati, Pirola, Colpani, Bettella
SQUALIFICATI: Marrone

IN PIU’ DOPO IL MERCATO DI GENNAIO: Molina (C, Crotone); Mancuso (A, Monza); Ramirez (C, Svincolato); Pinotti (C, SPAL); Camarà (A, Benfica B)

IN MENO DOPO IL MERCATO DI GENNAIO: Finotto (A, SPAL); Bellusci (D, Ascoli); Anastasio (D, Pordenone); Barillà (C, Svincolato)