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Chissà a cos’ha pensato Roberto Venturato dopo aver sentito (per almeno due volte) Joe Tacopina dire che la SPAL vincerà sicuramente ad Alessandria. Il tecnico, d’altra parte, ha messo di frequente una certa enfasi su un concetto lievemente diverso, quello di una SPAL che va sul campo per fare tutto il possibile per vincere, ma senza proclami particolarmente altisonanti.

Si pensi anche solo alle dichiarazioni precedenti a Como-SPAL: “Non voglio vedere scritto sui giornali che la SPAL va a Como per vincere. Perché ho grande rispetto per il Como. Noi andiamo a giocarci la partita per provare a vincere. Sarà una battaglia ma ci proveremo con grande determinazione”. 

Molto probabilmente Venturato riproporrà un concetto molto simile venerdì, quando sarà chiamato a presentare la sfida del “Moccagatta”. Con un vantaggio di +7 sui grigi – che non vincono da 11 partite – potrebbe essere utile anche solo evitare di perdere, ma è abbastanza chiaro come un successo pieno potrebbe dare la spinta decisiva per un finale di stagione nel quale la SPAL dovrà incrociare alcuni dei pesi massimi del campionato.

Il calendario parla chiaro: tre delle prossime quattro partite varranno un pezzo consistente di salvezza. Altrimenti si dovrà andare a caccia di punti contro avversari dotati di grandi ambizioni.

32^ giornata / Alessandria-SPAL — sabato 2 aprile ore 14
33^ giornata / SPAL-Cosenza — martedì 5 aprile ore 19
34^ giornata / Lecce-SPAL — sabato 9 aprile ore 14
35^ giornata / SPAL-Crotone — lunedì 18 aprile ore 12.30
36^ giornata / Brescia-SPAL — lunedì 25 aprile ore 18
37^ giornata / SPAL-Frosinone — ancora da definire
38^ giornata / Benevento-SPAL — ancora da definire

Finora gli scontri diretti non hanno riservato chissà quali soddisfazioni a Venturato, per quanto il campione da esaminare sia piuttosto limitato. I pareggi con Pordenone e Vicenza, entrambi ottenuti in trasferta, hanno un po’ rallentato il ritmo di una SPAL che nel girone d’andata – con Clotet in panchina – aveva fatto un 4 su 5 battendo tutte le dirette concorrenti, con l’unica eccezione dell’Alessandria. Il bilancio complessivo rimane comunque in attivo, con un totale di 14 punti su 21 complessivamente disponibili.

Il peso specifico degli scontri diretti in zona salvezza è accentuato dall’andamento di un campionato in cui le grandi squadre, quelle che lottano per promozione diretta e playoff, stanno lasciando poco più che le briciole alle formazioni più deboli. La SPAL, in base alla classifica e al netto della litania “questa-squadra-vale-più-punti-di-quanti-ne-ha“, è una di esse.

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Su un totale di 89 partite giocate dalle prime nove della serie B contro le ultime sei sono arrivate 59 vittorie, 23 pareggi e appena 7 sconfitte. In una categoria che spesso viene definita tra le più equilibrate in assoluto, lo squilibrio tra testa e coda della classifica sembra essersi decisamente ampliato e i successi delle “piccole” contro le “grandi” sono diventati merce rara.

La SPAL è riuscita a strappare la vittoria (in trasferta) solo all’Ascoli e per il resto ha collezionato dei pareggi perlopiù meritati. I biancazzurri probabilmente possono recriminare per lo 0 della partita di Pisa (debutto assoluto in campionato) e forse per lo 0-2 incassato dalla Cremonese, mentre negli altri casi sono stati battuti in maniera abbastanza netta, se non proprio fragorosa (Monza, Lecce, Frosinone).