foto Filippo Venezia
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Giuseppe Rossi si è infortunato di nuovo nella partita giocata dalla SPAL a Brescia ed è decisamente improbabile, se non del tutto impossibile, che possa indossare di nuovo la maglia biancazzurra nell’attuale stagione. Uno stringato comunicato societario ha fatto sapere l’attaccante italo-americano si è procurato un “trauma distorsivo al ginocchio sinistro e ulteriori approfondimenti saranno svolti nelle prossime settimane“.

Una formula di rito che lascia aperte tutte le speculazioni possibili sull’eventuale gravità del problema. Rossi è andato a terra al 24′ della sfida del “Rigamonti”, nel tentativo di contendere un pallone ad Adorni all’interno della propria metà campo difensiva. Nell’occasione ha immediatamente chiesto il cambio, senza nemmeno attendere una valutazione preliminare da parte dello staff medico della squadra.

 

Nell’immediato postpartita di Brescia Roberto Venturato si era espresso con un certo grado di preoccupazione in merito alle condizioni di Rossi: “[…] In questo momento ci sono solo sensazioni, ma sicuramente siamo preoccupati”.

Nel passato di Rossi ci sono già cinque operazioni chirurgiche alle ginocchia, anche se il ginocchio sinistro è stato quello complessivamente meno colpito. L’ultimo infortunio significativo in quell’area risale al 9 aprile 2017, quando l’attaccante vestiva la maglia del Celta Vigo.

Con 3 gol nell’arco di 14 presenze in campionato, per un totale di 382 minuti di gioco, Rossi rischia seriamente di chiudere la stagione come l’attaccante della SPAL con il miglior rapporto tra tempo speso in campo e reti messe a segno. Non male per un ingaggio curato personalmente da Joe Tacopina a novembre inoltrato. L’ex centravanti della nazionale ha messo a segno un gol da tre punti a Cosenza e messo la firma per pareggi negli scontri diretti contro Vicenza e Crotone, terminati entrambi col punteggio di 1-1. Al di là dei numeri, Rossi ha dimostrato di avere ancora colpi eccezionali nel proprio repertorio, ma ha anche dovuto fare i conti con gli acciacchi di un fisico piuttosto fragile. In 8 occasioni (su 24) non ha potuto rispondere alla convocazione per problemi di varia natura.

foto Filippo Rubin

Il futuro, ora, è un enigma. Una volta stabilita la gravità del nuovo infortunio ci sarà da capire sia quali saranno le intenzioni del presidente Tacopina, sia quelle di Rossi. Da parte sua Tacopina non ha mai mancato di elogiare il giocatore e il suo spirito combattivo, lasciando intendere di volerlo includere nei progetti futuri della SPAL. Dall’altra c’è un contratto che scadrà il prossimo 30 giugno, con ragionamenti sempre subordinati al finale di stagione.

In tutte le interviste rilasciate fin dal suo approdo a Ferrara Rossi ha sempre rimarcato di non aver mai considerato il ritiro dal calcio giocato nei momenti più difficili e di non volerlo fare nemmeno nell’immediato futuro.

Lo ha ribadito anche a dicembre 2021 a Sportweek: “Mai pensato di mollare. Assolutamente, mai, mai, mai. I miei desideri per il futuro sono di sentirmi protagonista di nuovo e aiutare la squadra a centrare gli obiettivi. Fuori dal campo non chiedo altro che vedere mia figlia crescere contenta. A Ferrara si sta molto bene. Sarà la bambina più brava che c’è“.

Nella stessa occasione aveva anche parlato della cura riservata al proprio corpo: “Ho una routine meticolosa e scrupolosa. Regolo gli esercizi anche in base ai dolori muscolari che sento, ogni giorno non è uguale all’altro. Mi aiuta la grande preparazione che ho compiuto prima di ogni stagione, anche quando mi sono allenato da solo. Gestiamo tutto con intelligenza, ma non mi risparmio“.

Più di recente, a metà marzo, aveva anche fissato alcuni propositi per la stagione 2022/2023 in un’intervista realizzata per Helbiz Live: “Finora è stato un campionato in cui ci sono stati tanti errori bisogna crescere, capire gli sbagli fatti per fare un bella stagione il prossimo anno. […] Non c’è niente che vorrei rivivere di nuovo. Lo sto già vivendo in campo. Ho perso tanti anni tra infortuni e altre cose. Volevo sentire di nuovo le sensazioni del campo: ora sono qui e mi diverto tantissimo. È la cosa più importante e vorrei continuare a divertirmi qui a Ferrara“.

In attesa di capire cosa succederà non resta che augurare un po’ di fortuna ad un campione che ne ha avuta decisamente poca.