Un paio d’articoli apparsi qua e là in rete hanno contribuito a far pensare a più di qualcuno che la SPAL sia in procinto di incassare un po’ di denaro per il passaggio definitivo di Etrit Berisha (1989) al Torino. Nello specifico un milione di euro. Ma le cose non stanno esattamente così.
Il portiere albanese si era trasferito al Torino il 3 luglio 2021, con la formula del prestito con obbligo di riscatto. Per cui sì, tecnicamente diventerà a tutti gli effetti un giocatore del club granata a partire dal prossimo 1 luglio 2022 al termine del periodo di prestito, ma non vi sarà alcun esborso economico da parte del Torino.
All’epoca della trattativa, infatti, le due società concordarono quello che in sostanza era un trasferimento gratuito, nel quale il Torino si faceva carico del pesante contratto da 800 mila euro netti a stagione fino al 2022 e in cambio la SPAL accettava di ricevere una somma, di gran lunga inferiore al milione di euro, nel caso Berisha avesse raggiunto un determinato numero di presenze nell’arco di un biennio. Questo numero di presenze non è ancora stato raggiunto, per cui l’operazione-Berisha rimane negativa in un’ottica di bilancio.
Non che un milione di euro avrebbe comunque comportato chissà quali cambiamenti per i conti biancazzurri. O meglio: ci sarebbe stato solo un alleggerimento delle perdite. Berisha venne infatti acquistato da Davide Vagnati (oggi ds del Torino) nell’estate 2019 per 3,5 milioni di euro.
Berisha ha vissuto una stagione da alternativa nel suo primo anno con la maglia granata. L’allenatore Ivan Juric gli ha spesso preferito l’altro ex spallino Vanja Milinkovic-Savic e questo ha fermato a 10 il conto delle sue presenze in campionato. Considerato che le cronache di mercato torinesi riferiscono di possibili trattative per Cragno (Cagliari) e Gollini (Tottenham) la situazione per lui non dovrebbe cambiare granché.