foto ufficio stampa Pordenone
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La SPAL ha ufficializzato il primo colpo per la difesa: si tratta di Christian Dalle Mura (2002), che dopo l’esperienza in serie B a Pordenone arriva in prestito dalla Fiorentina.

Dalle Mura nasce a Pietrasanta, in provincia di Lucca, nel febbraio 2002. La sua carriera sportiva inizia nello Juventus Club, un centro multi-sportivo di proprietà del conterraneo Marcello Lippi, ma non con il calcio. Christian gioca infatti per tre anni a pallacanestro prima che la mamma, brasiliana di Santa Caterina, lo convinca a usare i piedi, portandolo tra gli esordienti del Lido Di Camiore. Qui viene notato da Alberto Bernardeschi, padre di Federico, osservatore della Fiorentina nelle zone della Versilia, che ne riconosce il talento e lo porta alla Fiorentina, dove compie tutta la trafila del settore giovanile, arretrando tatticamente da centrocampista a difensore. Proprio per la sua infanzia a metà campo il suo idolo resta Andrea Pirlo e il motivo lo ha raccontato lui stesso in un’intervista a ViolaNews:

Mi è sempre piaciuta la tranquillità e la personalità che aveva palla al piede, la capacità di passare la palla al compagno nel modo migliore per agevolarlo nella giocata successiva“.

Christian Dalle Mura su Andrea Pirlo

Un modo di giocare a cui il ragazzo ha continuato a ispirarsi anche negli anni a venire. Con la Fiorentina, che tuttora ne detiene il cartellino e di cui il ragazzo si dichiara tifoso, arriva anche l’esordio coi professionisti, proprio contro la SPAL al Paolo Mazza, in quello che finora è stato il suo unico match nella massima serie. Contro la formazione estense ormai in disarmo all’ultima giornata di campionato, il ragazzo entra in campo al 95′ minuto per Federico Chiesa, pochi secondi dopo il rigore del definitivo 1-3 realizzato da Pulgar. La stagione successiva (2020/2021) resta nelle file della Fiorentina, dove trascorre i primi sei mesi in alternanza tra Primavera e prima squadra, finendo per giocare solo tre partite coi coetanei e nessuna con i senior. A gennaio, quindi, per il suo bene viene mandato in prestito alla Reggina, in derie B, dove in mezzo campionato mette insieme 9 apparizioni. Parte giocando pochi spiccioli di partita mentre delle ultime otto giornate ne gioca cinque da titolare al centro della difesa, di cui tre facendo reparto con l’ex biancazzurro Cionek.

Passata l’estate, si trova nuovamente con la valigia in mano per un secondo prestito, sempre in serie B, ma questa volta alla Cremonese, dove però non gira per il verso giusto. Agli ordini di Pecchia, complice soprattutto una discreta concorrenza nel ruolo (Bianchetti, Ravanelli, Okoli e Terranova) non concretizza neppure un minuto sul terreno di gioco e a gennaio Cremonese e Fiorentina concordano di trovargli una nuova sistemazione. Il ragazzo passa così al Pordenone: il campionato dei friulani non si chiude bene, ma Dalle Mura gioca 17 delle 19 partite di campionato (quasi tutte da difensore centrale e un paio da terzino sinistro), di cui 15 da titolare. È nell’undici iniziale anche contro la SPAL, per la seconda volta in carriera, nel match finito 1-1.

Alto 185 centimetri, è un difensore centrale, mancino di piede, ragione per cui in alcune (rare) occasioni è stato impiegato anche da terzino sinistro in una linea a quattro. Viene descritto come un giocatore dai piedi buoni, dotato di discreta visione di gioco e l’adeguata capacità di impostare l’azione, tanto da voler avviare spesso la manovra dalla retroguardia. Per chi lo ha seguito il suo modo di giocare ricorda, con le dovute proporzioni, quello di Leonardo Bonucci

Dopo l’esperienza alla Reggina il suo allenatore Marco Baroni in un’intervista a La Giovane Italia aveva evidenziato che “Christian deve migliorare nella determinazione con cui fronteggia gli avversari e nella tenuta fisica”. Una lacuna che sembrerebbe essersi colmata nel tempo: abbiamo sentito Giuseppe Palomba, di PordenoneOggi.it, che negli ultimi sei mesi lo ha seguito da vicino:

“Dalle Mura è un giocatore forte fisicamente e la SPAL ha fatto sicuramente un bel colpo. Sul lato umano è molto serio e a riprova di ciò Mancini lo sta seguendo da mesi. Per me in serie B è abbastanza sprecato e nel suo futuro vedo la Serie A”

Il giocatore ha fatto parte delle nazionali giovanili, con cui ha svolto tutta la trafila partendo dall’Under-15 e vestendo anche la fascia da capitano in un match di Elite League U20 contro perso 1-0 contro la Polonia. Nel maggio 2022 è stato convocato da Roberto Mancini per il maxi stage in Nazionale Maggiore, che ha coinvolto ben 53 giocatori.