foto ufficio stampa Ravenna FC
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La notizia dell’ingaggio di Matteo Prati (2003) da parte della SPAL ha senz’altro destato curiosità, visto che il giovane centrocampista originario di Ravenna è sostanzialmente sconosciuto al grande pubblico. Con questa operazione il dt Fabio Lupo ha confermato ancora una volta la sua tendenza a pescare nelle categorie minori e dopo aver prelevato Arena (1999) dal Monopoli ha messo sotto contratto (fino al 2025, con opzione 2026) questo ragazzo proveniente dalla serie D.

Pur provenendo da Ravenna, Prati muove i primi passi calcistici nel Cesena, dove compie il più classico percorso fino al momento del fallimento della squadra romagnola (estate 2018) che lo porta a spostarsi nell’Academy ravennate. Considerato già da diversi anni uno dei principali prospetti del vivaio giallorosso, si guadagna la convocazione nella selezione della Nazionale Under 17 per poi venire precocemente aggregato, a diciassette anni, alla formazione Under 19 dello stesso Ravenna.

L’esperienza accumulata gli fa guadagnare diverse chiamate con la prima squadra, fino al debutto in serie C il 24 marzo 2021 nel finale di partita a San Benedetto del Tronto. I mesi finali della stagione 2020/2021 sono fatti di allenamenti e di alcune comparsate nei convocati per le ultime partite di un campionato in cui il Ravenna è protagonista in negativo. A maggio 2021 infatti il Ravenna retrocede in serie D uscendo sconfitto ai playout dal Legnago.

La crisi del club però diventa un’opportunità per Prati, che nel giro di poco tempo viene messo al centro del nuovo progetto tecnico. Dopo due gare viste da bordocampo  arriva il debutto stagionale (e anche quello ufficiale in serie D) da terzino sinistro, complice l’infortunio che costringe Luca Magnanini (terzino classe 2003 della SPAL) a stare fuori per tutta la stagione. Da quel momento Prati viene considerato un titolare inamovibile a tutti gli effetti, premiato soprattutto per i suoi progressi sul campo e per il suo atteggiamento. I numeri della stagione 2021/22 sono abbastanza eloquenti: 37 presenze complessive tra campionato, Coppa Italia e playoff, con l’aggiunta di 5 gol e 4 assist. Inevitabili gli interessamenti dalle categorie superiori, con la SPAL rapida ad anticipare eventuali concorrenti, che non mancavano affatto.

Dal punto di vista tattico Prati è un giocatore dal percorso piuttosto comune: nato come centrocampista d’attacco, tanto da giocare spesso con la maglia numero dieci negli anni di calcio giovanile, si è progressivamente spostato all’indietro, imparando a fare sia la mezzala, sia il mediano davanti alla difesa. In quest’ultimo ruolo è stato schierato con maggior frequenza da mister Andrea Dossena nel suo 433. Eletto tra i migliori fuori quota della stagione in serie D, nel mese di febbraio ha anche partecipato allo stage della selezione Rappresentativa di categoria allenata da Giuliano Giannichedda, con cui ha sfidato la formazione Primavera della Sampdoria.

LINK: Dossena racconta Prati: “Giocatore duttile e glaciale, alla SPAL può crescere tantissimo”

Inizialmente considerato un po’ esile a fronte dei 185 cm di statura, in tempi recenti Prati ha sviluppato una buona struttura fisica che potrebbe consentirgli di competere con gli avversari in serie B. Il salto dalle selezioni giovanili al calcio dei senior lo ha visto sviluppare in maniera molto incoraggiante la capacità di leggere il gioco e di sfruttare al meglio i movimenti senza palla. Nel corso della stagione disputata in Serie D ha saputo adattarsi alla perfezione anche nel ruolo di terzino dove è stato collocato in casi di emergenza indifferentemente a destra o a sinistra, dimostrando duttilità.

Dal momento del suo arrivo Prati è stato aggregato al gruppo a disposizione di Roberto Venturato e le referenze che filtrano da via Copparo sono positive. Il ragazzo ha subito destato una bella impressione, soprattutto per l’atteggiamento competitivo mostrato in allenamento. Avrà a disposizione tutto il mese di agosto per mettersi in mostra, poi l’area tecnica dovrà decidere se prestarlo in serie C per garantirgli continuità o tenerlo a Ferrara per metterlo alla prova nel campionato cadetto.

 

ha collaborato Riccardo Condarcuri