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Non più tardi di due giorni fa hai compiuto 26 anni. In teoria l’età perfetta per un atleta professionista. Ma a che punto è Alessandro Murgia come calciatore e come persona?
“Sicuramente sono ad un punto in cui la maturità comincia a farsi sentire. Non mi sento né un ragazzino né uno in fase discendente. Quindi sto bene, sono tranquillo, sento di posso dare tanto come persona e come calciatore e lavoro con la consapevolezza di poter fare meglio, giorno dopo giorno”.
Alla fine della stagione 2020/2021 sei stato preso come esempio di giocatore che non ha onorato la maglia. Ti sei dato una spiegazione per quello che è accaduto?
“Per tanto tempo no, perché è stata una cosa dolorosa e mi è dispiaciuto vista la stagione non buona da parte dell’intera squadra. Essere preso come capro espiatorio non è stato bello. Però al tempo stesso mi ha fatto capire quanto le persone si aspettassero tanto da me, perché sanno quanto posso dare. Quel momento mi ha dato tanta forza e tanta maturità. Certo, mi ha fatto del male, però mi è servito per capire che devo dare di più per ottenere le occasioni in cui far vedere quello che valgo”.
A Dimaro, dopo la partita contro la Cremonese, gli ultras ti hanno sostanzialmente “perdonato”, mostrando fiducia nei tuoi confronti. Quanto è stato importante quel momento?
“È importante proprio per il principio che ho espresso poco fa: so bene che i tifosi vogliono bene della SPAL. Se hanno scelto di fare questa cosa mi fa super piacere e voglio ripagare questa loro fiducia in campo, allenandomi bene e cercando di dar loro delle gioie nelle partite. Le meritano per tutta la vicinanza che esprimono tutti i giorni nei confronti della squadra”.
Che ruolo puoi avere in questa SPAL?
“Parto col dire che faccio parte di un gruppo molto sano, sincero e voglioso di fare bene. Questa è la cosa più importante. Non c’è qualcuno che si sente migliore di un altro. C’è davvero un senso molto forte di condivisione. Poi ognuno ha il suo carattere e può mettere al servizio degli altri la propria esperienza ed è quello che cerco di fare io, soprattutto per i ragazzi più giovani. Il mio esempio è quello di un calciatore che si mette a completa disposizione del mister e dei compagni, sia per le questioni tecniche che morali”.
Ma sarai davvero parte di questa SPAL oppure lasci aperta la porta a una partenza prima della chiusura del mercato?
“Oggi sono qui e mi vedo qui. Mi vedo soprattutto dove ho la possibilità di giocare il più possibile. Quello che cerco è continuità e un progetto tecnico in cui essere coinvolto al 100%. Il mio obiettivo è trovarlo qui, poi si vedrà”.
Come detto, questa è solo una piccola parte della chiacchierata fatta con Alessandro Murgia. Il resto lo trovate sul nostro profilo Substack, dopo aver scelto “Let me read it first“. E non dimenticavi di iscrivervi, così la prossima volta riceverete direttamente la newsletter via mail.