foto Ascoli Calcio 1898
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Obiettivo principale della SPAL nella seconda giornata di campionato: dimenticare l’esordio traumatico con la Reggina e fare i primi punti della stagione. Di certo non sarà un compito facile allo stadio Del Duca contro un Ascoli che sembra non aver smarrito la brillantezza della passata stagione. Per capire come stanno i bianconeri, che hanno tra l’altro cambiato allenatore, abbiamo chiesto informazioni a chi li segue da vicino: Marco Amabili, direttore di Picenotime.it.

L’Ascoli ha vinto le prime due partite ufficiali tra campionato e Coppa Italia. Che cosa è andato bene e che cosa può essere invece migliorato dopo queste prime partite?
“L’Ascoli ha fatto un buon precampionato, in cui spicca la vittoria di prestigio a Trigoria con la Roma e il successo in Coppa Italia, per 3-2, contro il Venezia. Per quest’ultima sfida c’è da dire che i lagunari erano molto rimaneggiati a causa delle numerose assenza causa Covid, ma comunque i bianconeri hanno offerto una buona prestazione nonostante la vittoria in pieno recupero. L’esordio in campionato contro la Ternana è stato altrettanto convincente, con due gol di testa su due calci d’angolo nel primo tempo e qualche sofferenza nella ripresa, tipo la sbavatura difensiva che ha portato al gol di Favilli. In generale c’è ancora qualcosa da registrare nel reparto arretrato, ma l’atteggiamento e le trame di gioco hanno sicuramente trasmesso buone sensazioni”.

La sessione estiva di calciomercato è stata soddisfacente o forse manca ancora qualche tassello per rendere la squadra ancora più competitiva?
“Diciamo che per il 90% il mercato dell’Ascoli è concluso. Arriverà molto probabilmente un altro attaccante e c’è da valutare la situazione relativa a Dario Saric, che già da metà maggio ha espresso la volontà di cambiare aria, possibilmente in serie A. Attualmente ci sono dei discorsi aperti con la Cremonese. Tuttavia, prima di poter passare all’acquisto del serbo, i grigiorossi gli devono fare posto con la cessione di Valzania, che potrebbe interessare proprio all’Ascoli nel ruolo di mezzala. Vedremo se questo scambio alla fine riuscirà a concretizzarsi. In uscita, dalla squadra di Bucchi, ci sono anche i due attaccanti Depaoli e Iliev, insieme ai centrocampisti Fabbrini e Castorani, tutti fuori dal progetto tecnico”.

Quali sono i giocatori che ad oggi si possono definire dei punti fermi della squadra marchigiana?
“I punti fermi sono tanti, anche perché è stata confermata in larga parte l’ossatura della scorsa stagione. Penso al portiere Leali, ai due terzini d’esperienza Salvi e Falasco e alla coppia centrale molto affidabile formata da Botteghin e Bellusci, quest’ultimo ascolano doc e fresco di rinnovo fino al 2024. A centrocampo la regia è sempre affidata a Buchel, con al suo fianco due incursori giovani e molto interessanti come Collocolo e Caligara. Davanti è rimasto il capitano Dionisi e c’è ancora Bidaoui, che lo scorso anno sulla corsia mancina ha fatto al differenza con 6 assist e 8 gol”.

Come sta andando la fase di transizione dovuta al passaggio in panchina da Sottil a Bucchi? Quali sono le principali differenze tra i due tecnici?
“Nonostante tutti pensassero ad una sua permanenza, lo scorso maggio Sottil ha deciso di accettare la proposta dell’Udinese e misurarsi con la massima serie. L’Ascoli ha optato così per Christian Bucchi e la principale differenza tra i due tecnici è rappresentata prima di tutto dal modulo di gioco. Sottil faceva del 4-2-3-1 il suo mantra tattico, mister Bucchi invece preferisce il 4-3-3 con due attaccanti larghi. In Bucchi s’è notata anche una certa propensione verso il possesso palla e sulla costruzione dal dietro, con il portiere Leali molto più sollecitato rispetto alla passata stagione”.

Dopo l’esaltante campionato scorso, con i bianconeri arrivati ai playoff, cosa ci si aspetta per la stagione appena iniziata?
“L’obiettivo principale, innanzitutto, è quello di provare a ripetere quanto di buono s’è fatto nel campionato precedente. L’Ascoli è stato protagonista di un ottimo girone di ritorno, risultando la miglior squadra a livello di punti conquistati e guadagnandosi il sesto posto alla fine della stagione regolare. Purtroppo i play-off sono stati sfortunati (con la sconfitta per 1-0 sul campo del Benevento nel turno preliminare) ma la volontà della proprietà e del ds Valentini è quella di poter accedere nuovamente agli spareggi promozione, per poi giocarsela e sperare ovviamente in un esito differente”.

Il dt Fabio Lupo e Fabio Maistro saranno i due grandi ex della sfida. Che ricordi hanno lasciato dopo la loro esperienza ad Ascoli?
“Maistro è stato uno dei protagonisti della scorsa stagione, sia nel ruolo di mezzala sia in posizione di trequartista. Ha messo a segno 3 gol pesanti, ha conquistato due rigori e ha messo a referto ben 6 assist . È un giocatore che si è rivelato importantissimo, in particolare dopo che nel mercato del gennaio scorso è stato ceduto Sabiri. Sa ricoprire praticamente tutti i ruoli del centrocampo e credo che la SPAL abbia fatto un gran colpo acquistando il suo cartellino. Di lui ci ricordiamo soprattutto la precisione e la qualità sui calci piazzati. Anche per quanto riguarda Lupo ci sono dei bei ricordi: ad Ascoli arrivò lo scorso giugno e non si può non menzionare il buon lavoro costruito nella campagna acquisti dell’estate 2021. I principali movimenti positivi furono quelli di Baschirotto e Collocolo, entrambi provenienti dalla serie C e grandi protagonisti dell’ultima annata. Ad ottobre poi Lupo rassegnò le dimissioni per divergenze con la società, che mise poi sotto contratto l’attuale ds Valentini”.

Sabato ci sarà il ritorno di Dionisi dopo la squalifica. In vista della sfida di sabato che formazione possiamo aspettarci da parte dei bianconeri?
“Sì, torna Dionisi e questa è senza dubbio una buona notizia per Bucchi, che davanti terrà in ballottaggio fino all’ultimo il capitano con il nuovo arrivato Gondo. A destra Lungoyi è favorito su Falzerano, a sinistra Bidaoui è intoccabile. Nei tre di centrocampo ci sono pochi dubbi, con Caligara in gran forma dopo i due assist dalla bandierina contro la Ternana. In difesa, davanti a Leali, sicuri Botteghin e Belluschi come centrali; a destra il giovane Donati sembra favorito su Salvi, mentre a sinistra c’è un ballottaggio tra Giordano e il più esperto Falasco”.

PROBABILE FORMAZIONE: (4-3-3): Leali; Salvi (Donati), Botteghin, Bellusci, Giordano (Falasco); Collocolo, Buchel, Caligara; Lungoyi (Falzerano), Gondo, Bidaoui.

SQUALIFICATI: Nessuno
INDISPONIBILI: Tavcar

IN PIU’ RISPETTO ALLA SCORSA STAGIONE: Caligara (C, Cagliari), Simic (D, Lecce), Falzerano (C, Perugia), Ciciretti (A, Pordenone), Lungoy (A, Juventus), Giordano (C, Sampdoria), Donati (D, Empoli), Giovane (c, Atalanta), Gondo (A, Cremonese)

IN MENO RISPETTO ALLA SCORSA STAGIONE: Baschirotto (D, Lecce), Spendlhofer (D, Maccabi Bnei Reineh), D’orazio (D, Sudtirol), Ganz (A, Triestina), Ricciardi (D, Avellino), Di Francesco (A, Monterosi), Sarzi Puttini (D, Triestina), Maurizii (D, Pro Sesto), Ghazoini (D, Vis Pesaro), Semeraro (D, Gubbio), Ventola (A, Recanatese)