Tra gli ultimi arrivi del mercato estivo 2022 c’è stato anche quello di Alessandro Fiordaliso (1999), difensore sul quale la SPAL ha deciso di puntare con un contratto biennale dopo le due stagioni alla Cremonese. “Sono molto contento – ha detto il dt Lupo in presentazione – perché è un giocatore di grandissima utilità, duttile, completo e professionale. Alessandro è sempre a disposizione del gruppo e delle esigenze sia sotto l’aspetto tecnico sia quello morale. Ho avuto il piacere di apprezzarlo a Venezia tre anni fa: era giovane ma già un buon professionista. Quest’anno abbiamo dovuto individuare un giocatore in grado di collocarsi in più posizioni e non c’erano dubbi sulla scelta. Abbiamo optato per lui perché sappiamo cosa ci può dare“.
Fiordaliso quindi ha raccontato le sue prime impressioni: “Mi sono trovato bene dal primo momento. Ho subito avuto la fortuna di essere convocato subito per la partita di Bari nonostante i pochi allenamenti. Ho vissuto subito un bel clima, una bella atmosfera. C’erano le giuste sensazioni nello spogliatoio, anche durante l’intervallo in una situazione non facile. Siamo stati bravi“.
“La duttilità è sicuramente una mia caratteristica. Negli ultimi due anni a Cremona ho fatto più il terzino destro e il centrale. Ho ricoperto anche il ruolo di terzino sinistro a Venezia e negli anni precedenti. Alla fine sono a disposizione del mister, mi trovo bene in tutte e tre le posizioni. Essendo destro prediligo quella zona del campo, ma mi adatto benissimo anche dall’altra parte. Non ho una preferenza particolare sotto questo punto di vista“.
“Ho avuto ottime sensazioni dall’ambiente, conoscevo già parecchi ragazzi ma vivendo lo spogliatoio dall’interno è molto diverso. I primi giorni però hanno confermato quello che pensavo: è un ambiente sano e pieno di persone che hanno voglia di fare e di lavorare in un certo modo. L’obiettivo personale è semplicemente di fare bene. Ho avuto la fortuna di firmare un contratto di due anni quindi si possono fare belle cose e continuare con il mio percorso di crescita. Ho già lavorato con il direttore e so che tipo di progetto ha in mente. Quando mi ha richiamato ero contentissimo. Questo mi responsabilizza e mi spinge a dare qualcosa in più come ho sempre fatto“.
“Il mio stato di forma è buono anche se in questa estate non mi sono allenato con il gruppo. Ho sempre svolto lavoro fisico sia in palestra sia fuori. Mi è mancato un po’ il campo. Però dal punto di vista puramente fisico va tutto bene e sono a disposizione. L’anno scorso si è un po’ interrotto il mio percorso di crescita, ma sono cose che nel corso della carriera possono capitare, anzi, ho cercato di tirare fuori il massimo. Penso anche di essere cresciuto, specialmente dal punto di vista della testa. Per un ragazzo giovane affrontare una situazione così con la giusta mentalità può essere un’opportunità. Ovviamente nel mercato di gennaio c’è stata qualche possibilità che per motivi vari non è andata in porto. Alla fine anche l’anno scorso vivevo in un gruppo talmente sano che per me non è stato un peso dal punto di vista personale“.
“Valzania? Le sue qualità sono tante. Il primo anno che l’ho conosciuto abbiamo legato parecchio. Oltre alle qualità umane ha qualità tecniche parecchio importanti. Si tratta di un giocatore con tanta forza che anche negli allenamenti trascina il gruppo. Ha questa capacità di riuscire a tenere sempre alta la concentrazione non solo dei ragazzi che giocano vicino a lui, ma proprio della squadra intera. In mezzo al campo può fare veramente la differenza“.