foto Cristiano Pedriali
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A tre giorni dalla partita giocata a Como la SPAL ha fornito un aggiornamento sulle condizioni fisiche di Marco Varnier e Alessandro Tripaldelli, i due giocatori usciti anticipatamente per infortunio, rispettivamente ai minuti 23′ e 67′.

Dopo tutti gli accertamenti medici svolti dai due, da via Copparo fanno sapere che Varnier è alle prese con una distrazione del bicipite femorale della coscia destra, mentre Tripaldelli deve fare i conti con una distrazione dell’adduttore lungo della coscia sinistra. “Entrambi – spiegano dall’ufficio stampa – hanno iniziato il percorso di recupero attraverso sedute fisioterapiche e i tempi di recupero saranno valutati settimanalmente insieme allo staff medico“.

Una distrazione muscolare è una lesione che implica la rottura di alcune fibre dei muscoli ed è classifica in tre diversi gradi di gravità. Viene comunemente chiamata anche “strappo”, anche se non sempre è un termine appropriato. Una lesione di primo grado infatti somiglia di più a uno stiramento e può essere risolta in tempi piuttosto brevi, normalmente tra i 10 e i 20 giorni.

La SPAL non ha comunicato l’entità delle distrazioni muscolari di Varnier e Tripaldelli, per cui al momento è complicato tentare di fare ipotesi sulle date dei rientri in campo. Dall’ambiente biancazzurro arrivano comunque segnali di moderata fiducia che fanno pensare si tratti possa trattare di lesioni di primo grado, quindi le meno gravi. Se questo fosse davvero il caso Tripaldelli potrebbe anche essere in grado di forzare un rientro per SPAL-Genoa del 1 ottobre, anche se potrebbe rappresentare un rischio. Sembra quindi più plausibile pensare di ritrovarlo tra i titolari nel turno successivo (Frosinone-SPAL, 8 ottobre).

Diverso è il discorso per Varnier, che nel recente passato ha faticato a ritrovare continuità dopo le operazioni alle ginocchia. Roberto Venturato aveva scelto di inserirlo in formazione con molta cautela proprio per ridurre al minimo il rischio di nuovi problemi fisici. Nella scorsa stagione, trascorsa a Como, il centrale ex Cittadella ha saltato ben 21 partite. Per questo è lecito pensare ad un approccio decisamente più accorto per evitare ricadute ancora più frequenti.