Non poteva andare meglio l’esordio al Paolo Mazza di Daniele De Rossi nella veste di allenatore. Pur tenendo conto del modesto valore dell’avversario, il 5-0 con cui la SPAL ha travolto il Cosenza rispecchia una prestazione che ha fatto felice il pubblico presente allo stadio. L’auspicio è che questo sia solo il punto di partenza.
VOTO DI SQUADRA: 7 – Già dai primi minuti si è vista una squadra scesa in campo con la voglia di fare la partita. La pressione alta e un possesso palla efficace hanno dato subito i frutti, con un meritato doppio vantaggio nei primi 25 minuti del primo tempo. I ragazzi di De Rossi hanno poi cercato di controllare il gioco, rischiando solo su calcio d’angolo e arrotondando il risultato nella ripresa. Il Cosenza di oggi non è sembrato un avversario irresistibile, ma qualche sprazzo del gioco a cui sembra ambire il nuovo tecnico spallino si è visto.
ALFONSO 6 – Svegliato da un colpo di testa di Butic sugli sviluppi di un calcio d’angolo alla mezz’ora risponde con un grande riflesso. Nel resto della partita si gode lo spettacolo da una posizione privilegiata, concedendosi anche una litigata un po’ inutile con Rigione, probabilmente per vivacizzare il suo pomeriggio.
PEDA 7,5 – Non deve faticare più di tanto nel controllare gli attaccanti calabresi e, appena può, si esibisce in alcune partenze palla al piede che esaltano i presenti al Mazza. Corona la sua giornata con un bel gol di testa di testa sull’angolo battuto da Esposito.
MECCARIELLO 7 – Dirige il traffico senza pensieri per poco più di un’ora, prima che De Rossi lo richiami in panchina per preservarlo in vista di impegni più significativi (dal 22′ s.t. ALMICI 6 – Qualche altro minuto per lui dopo l’esordio stagionale in Coppa Italia).
DALLE MURA 7 – Uno di quelli che hanno maggiormente beneficiato dal cambio di modulo. Aggressivo e attento in marcatura, sfodera anche qualche bel lancio col suo sinistro.
DICKMANN 7 – In avvio era sembrato un po’ meno brillante del solito, soprattutto a causa di diversi palloni sbagliati, ma poi lascia un segno indelebile sulla partita trovando l’incornata giusta sul cross di Tripaldelli per il 2-0 e provocando il terzo gol (dal 15′ s.t. FIORDALISO 6 – Entra sul 3-0 col compito di tenere la posizione).
MURGIA 7 – Provoca qualche mugugno nei primi minuti, poi si prende la scena giocando una partita di grande generosità, ma anche di buona qualità. Nelle previsioni della vigilia non era nemmeno nei ballottaggi per sostituire Proia, ma con questa prova potrebbe ritagliarsi nuovi spazi in futuro (dal 32′ s.t. PRATI 6 – Altri minuti di esperienza per lui in serie B).
ESPOSITO 7 – Partita di grande intelligenza tattica, anche perché è costretto a muoversi molto per liberarsi della marcatura di D’Urso. Giocate semplici, pochi errori, esattamente quello di cui c’era bisogno. Sfiora anche il gol su punizione prima di mettere il pallone sulla testa di Peda per il 5-0.
MAISTRO 7,5 – Prova a togliere il peso delle recenti difficoltà offensive con un tiro dalla distanza dopo nemmeno un minuto. Ritenta dieci minuti dopo e arriva il gol fortunoso del vantaggio di Moncini. Ordinato in fase difensiva e bravo a trovare gli spazi giusti sulla trequarti in possesso, sfrutta anche un imbarazzante errore della difesa calabrese per segnare (dal 15′ s.t. VALZANIA 6 – Tanta volontà, ma sul 3-0 era difficile incidere. Si prende anche un’ammonizione a dir poco evitabile sul 5-0).
TRIPALDELLI 7 – Nel primo tempo la SPAL sfrutta più la sua fascia per creare occasioni pericolose e, dopo due cross non sfruttati a dovere dai suoi compagni in mezzo all’area, mette a referto l’assist sul colpo di testa di Dickmann.
LA MANTIA 6 – Lotta con grande energia, come sul pallone scagliato in tribuna a metà primo tempo. Di giocate di qualità, però, gliene riescono poche.
MONCINI 6 – Segna nel modo più casuale possibile il primo gol della gestione De Rossi. Cerca di muoversi in verticale rispetto a La Mantia, ma l’intesa sembra essere ancora in divenire (dal 22′ s.t. FINOTTO 6 – Una ventina di minuti a partita sostanzialmente conclusa).
DE ROSSI 7 – Per la sua prima partita al Mazza trova riscontri positivi da ogni sua scelta. Conferma Murgia, pur tra mille perplessità, dopo la partita di Coppa Italia e l’ex laziale gioca la miglior partita degli ultimi tre anni. Imposta la partita con un piglio molto aggressivo e un possesso palla fatto di rotazione continue in mezzo al campo per liberare uomini o sulla trequarti o gli esterni al cross e la dinamica dei gol gli dà ragione.