foto Filippo Rubin
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Quasi certamente Joe Tacopina confidava di rientrare negli Stati Uniti con altri tre punti nelle tasche della sua SPAL, ma anche di fronte al pareggio col Sudtirol il presidente ha speso parole improntate alla soddisfazione.

Che giocare contro il Sudtirol sia complicato è cosa nota. Sono tosti e per noi affrontare una partita come questa ha rappresentato un altro passo nel nostro processo di crescita con De Rossi. Non posso recriminare nulla per la partita di oggi, tre punti sarebbero stati un bel risultato, ma il pareggio va bene. I nostri giocatori hanno messo anima e corpo, hanno dato tutto e per lo stile di gioco del Sudtirol è stata una partita complicata. Lo ribadisco, per me questo è solo l’inizio del nostro nuovo viaggio. Un viaggio che probabilmente sarà lungo e tortuoso ma, come si suol dire, ‘per vedere spendere il sole devi attraversare la tempesta’“.

Se ho avuto paura di non mantenere il pareggio e perdere la partita? Io? (ride, ndr) No, la paura non fa parte del mio vocabolario. Sicuramente bisogna essere consci del fatto che nel calcio le cose cambiano improvvisamente e che le partite possono essere decise da episodi. La paura è stato uno dei problemi dell’anno scorso e, parzialmente, all’inizio di questa stagione: la paura ti può paralizzare. Io e Daniele ne parliamo spesso, il credere in te stesso ti porta a non avere paura e oggi ho visto dei ragazzi non avere paura. Di questo sono soddisfatto“.

La serie B è una maratona e fare confronti con altre squadre è sempre pericoloso. Il nostro campionato è partito di nuovo tre settimane fa e nel corso di questo arco di tempo abbiamo giocato tre partite: siamo imbattuti e abbiamo raccolto 5 punti. Avrebbero potuto essere 7 o 9, questo è chiaro. Ma siamo in positivo e siamo soddisfatti. Ciò che manca ai vostri occhi e a quelli che giudicano per forza di cose da fuori è il quotidiano che viviamo noi all’interno della squadra. Tutta un’altra realtà, un mondo diverso a ciò cui eravamo abituati prima e presto saremo pronti a spiccare il volo. La strada potrà essere lunga o tortuosa, ma daremo filo da torcere a tutti. Credo ciecamente in questa squadra: con De Rossi i giocatori hanno piena fiducia in loro stessi e vedo nei loro occhi la voglia di non mollare e di non arrendersi. Questo è ciò che voglio e che cerco“.

Sono assolutamente soddisfatto delle presenze allo stadio, ma come sempre sono convinto che si possa e si debba puntare a fare di meglio. Abbiamo una delle curve migliori in Italia e tifosi che sanno sostenerci in maniera grandiosa. Il mio obiettivo da presidente è sostenere a loro volta i tifosi, per far sì che anche gli altri settori del Mazza diventino caldi e pieni come la curva. Abbiamo in previsione un progetto importante e vogliamo coinvolgere quante più persone possibili. Sono convinto che la crescita del club porti a un aumento del seguito e del numero di tifosi per toglierci tante soddisfazioni insieme. Al momento siamo uno dei club con più presenze della B, quindi non ho ragione di lamentarmi“.

Tutti i giocatori titolari di oggi erano di proprietà della SPAL: sono molto contento di questo, è un’altra dimostrazione delle nostre intenzioni e delle fondamenta che stiamo piano piano costruendo. Di questo alcuni sono davvero giovani, mi riferisco a Peda, Tunjov o Tripaldelli, e questo non può che essere incoraggiante perché avranno la possibilità si svilupparsi e crescere ulteriormente. E il nostro settore giovanile ha ancora ragazzi come loro da cui potremo attingere e che nel tempo spingeremo sempre più dentro le dinamiche della squadra: Saiani, Rao, Simonetta, Puletto, Abati, Parravicini. C’è un gruppo di ragazzi in gamba in rampa di lancio e vedere che anche Daniele (De Rossi, ndr) non ha paura a lanciarli è sicuramente incoraggiante“.