Sei mesi di inattività possono bastare. Dopo l’amara separazione dalla SPAL l’ex direttore sportivo Giorgio Zamuner scende in serie C per provare a raddrizzare la situazione dell’AC Trento, squadra che occupa la quart’ultima posizione nel girone A. Nel corso dell’estate il suo nome era stato accostato soprattutto a Palermo (serie B) e Catania (serie D), ma per diverse ragioni non se ne è fatto nulla.
In Trentino Zamuner ritroverà l’allenatore Bruno Tedino, subentrato lo scorso 11 ottobre a Lorenzo D’Anna. I due hanno collaborato a Pordenone, sempre in serie C, nella stagione 2015/2016, ottenendo ottimi risultati. Quella squadra, reduce dal ripescaggio della stagione precedente e allestita con risorse modeste, stupì tutti gli addetti ai lavori chiudendo alle spalle del Cittadella dominatore del girone A dell’allora Lega Pro. I sogni di promozione dei ramarri, guidati dai gol di Strizzolo e De Cenco (l’anno prima a Ferrara) vennero spezzati dal Pisa di Gennaro Gattuso nella doppia semifinale dei playoff.
A Trento il contesto è un po’ diverso: la stagione era iniziata con aspettative di playoff espresse pubblicamente dal presidente Mauro Giacca, ma il rendimento della squadra è andato nella direzione opposta con appena 5 punti nelle prime 7 partite e il conseguente esonero di D’Anna. L’insediamento di Tedino ha leggermente migliorato le cose (2 vittorie, 2 pareggi, 3 sconfitte), ma sembra ormai evidente la necessità di un intervento sul mercato nella sessione invernale per evitare il ritorno in serie D ad appena due anni dal rientro tra i professionisti dopo trent’anni di attesa.