Sono segnali preoccupanti quelli che la SPAL fa vedere a Brescia, perché la prestazione – peraltro dopo una sosta in cui è stato possibile tirare il fiato – assomiglia in modo molto inquietante a quella di Frosinone che costò la panchina a Roberto Venturato.
VOTO DI SQUADRA: 4,5 – La SPAL subisce gol alla prima occasione avversaria, ma la squadra di De Rossi gioca un primo tempo troppo piatto dal punto di vista emotivo, in cui si vede solo uno sterile possesso palla. Nella ripresa una sorta di reazione di nervi c’è stata, con alcune buone occasioni sui piedi e sulla testa di Moncini, ma bisogna anche sottolineare come Alfonso abbia sventato più volte il 3-0 bresciano.
ALFONSO 6,5 – Subisce due gol senza nemmeno dover fare una vera e propria parata, anzi: l’unico intervento che compie nel primo tempo è per evitare che un retropassaggio avventato di Dalle Mura finisca in porta. Nei secondi quarantacinque minuti di gioco evita più volte un risultato ben peggiore con interventi su Moreo e Galazzi.
ARENA 4,5 – Al rientro dopo l’infortunio, denota parecchia ruggine da smaltire. In fase di impostazione si propone con continuità, pur peccando a volte di superficialità. In occasione del vantaggio rimane a metà strada, sul 2-0 sembra essere lui quello fuori posizione sull’incursione di Mangraviti. De Rossi gli risparmia la ripresa (dal 1’ s.t. FIORDALISO 5,5 – Ammonito dopo nemmeno tre minuti dal suo ingresso in campo per un’entrata su Ndoj, se la cava un po’ meglio del compagno).
MECCARIELLO 5,5 – Nell’azione del vantaggio alza le braccia di fronte a Ndoj come se il centrocampista del Brescia fosse ricoperto di aculei velenosi. Non sembra sicuro come al solito, anche se qualche pezza ce la mette, come a fine primo tempo quando in scivolata anticipa un avversario in piena area.
DALLE MURA 5 – Pericoloso in avvio con un tiro dalla distanza, poi commette troppi errori col pallone tra i piedi, come il retropassaggio sul quale, intorno alla mezz’ora, Alfonso deve mettere una mano per evitare che finisca in porta, regalando una punizione in area al Brescia (dal 39’ s.t. FINOTTO ng – Tanta buona volontà, poco tempo per far vedere qualcosa di utile).
DICKMANN 5 – La SPAL sceglie di attaccare soprattutto a sinistra, quasi dimenticandosi di lui. Quando però spinge qualcosa di buono succede, come il bel pallone messo in mezzo per Rauti a fine primo tempo, ma ci prova troppo raramente. In più soffre in fase difensiva (dal 35’ s.t. TUNJOV 6 – Pochi minuti per lui, ma il tempo necessario per accendere il suo sinistro e regalare un bell’assist, non sfruttato, a Moncini).
MURGIA 4,5 – Protagonista in negativo su entrambe le azioni da gol del Brescia. Ndoj gli va via con troppa facilità e lo costringe a un intervento disperato in area; poi regala un assist involontario a Mangraviti prolungando il pallone sul secondo palo su un traversone proveniente dall’angolo. Come nel caso di Arena viene sacrificato all’intervallo (dal 1’ s.t. MAISTRO 5 – Prova a proporsi per inventare qualcosa, ma non lascia il segno).
ESPOSITO 5 – Schermato con grande disciplina tattica da Ayè, sbaglia troppi palloni, uno dei quali gli costa il giallo per interrompere l’azione di contropiede (dal 30’ s.t. PROIA ng – Comparsata di un quarto d’ora senza sussulti)
CELIA 5 – Spinge con grande continuità, soprattutto nel primo tempo, ma azzecca pochissimi dei cross che tenta. Sicuramente poco reattivo sul primo gol, con Ayè che è più lesto nel capire che il pallone sarebbe arrivato in quella zona.
ZANELLATO 4,5 – La sua presenza da titolare è una mossa difficile da spiegare a sole due settimane da una tribuna per scelta tecnica. Viene preferito a Maistro probabilmente per provare a limitare il palleggio bresciano, ma finisce col sembrare un corpo estraneo alla manovra biancazzurra. A inizio secondo tempo viene spostato al fianco di Esposito dove dimostra di essere un po’ più a suo agio.
RAUTI 5 – All’esordio stagionale da titolare inizia molto male, con tanti contrasti persi, uno dei quali innesca la ripartenza di Ndoj per l’1-0. Col passare dei minuti entra meglio in partita e, pur senza giocate indimenticabili, mostra una volontà di incidere maggiore rispetto ai compagni di reparto.
MONCINI 6 – Per più di un’ora è abbandonato al suo destino in mezzo ai difensori del Brescia. Però appena viene servito ha due occasioni di testa e una di destro con cui avrebbe potuto riaprire la partita. Un gol lo segnerebbe anche, ma il VAR glielo toglie per una questione di centimetri.
DE ROSSI 5 – La sua SPAL fa un passo avanti e due indietro. Sceglie Zanellato al posto di Maistro nel ruolo di trequartista, ma questa scelta non porta gli effetti sperati, con la manovra biancazzurra che, a parte il fraseggio tra difensori, non trova mai gli spazi per rendersi pericolosa. Qualcosa in più dal punto di vista offensivo si vede nella ripresa grazie i cambi, ma gli equilibri erano già venuti meno. Nemmeno la difesa sembra più essere solidissima, con quattro gol presi in due partite.