L’ormai tradizionale partita di Santo Stefano metterà la SPAL di fronte a uno degli avversari più ostici dell’intera serie B. Il Pisa di mister Luca D’Angelo non perde addirittura da settembre e grazie al ritorno dell’allenatore abruzzese è rientrata in zona playoff dopo un avvio terribile. Per capire come stanno gli avversari abbiamo chiesto informazioni a chi li segue da vicino: Giovanni Lobaccaro, editore di Pisa in Video.
La quinta vittoria interna di fila arrivata contro il Brescia ha certificato il ritorno a pieno titolo del Pisa nella lotta playoff. Dopo un inizio complicato, quali sono ad oggi i punti di forza su cui può far leva il gruppo di D’Angelo?
“La principale forza di questa squadra è la coesione del gruppo, ritrovata con il ritorno del mister. Con la gestione Maran si era lentamente disperso uno degli aspetti principali di questo sport di squadra, che molto spesso riesce ad essere anche più decisivo rispetto alle qualità tecniche. Il mister attuale riesce a far sentire importanti tutti i componenti del gruppo e a tirare fuori il meglio da ognuno. Questa unità ha pesato tantissimo nei risultati positivi degli ultimi mesi”.
C’é però una differenza di rendimento tra partite casalinghe e gare in trasferta. Al netto delle cinque vittorie in casa ci sono altrettanti pareggi esterni. Come si spiega questo aspetto?
“In alcune gare in trasferta la squadra è stata sfortunata, meritando più di quel che dice il risultato. In altre occasioni si sono invece accontentati a gara in corso, comprendendo che, a volte, anche portare via un punto può risultare comunque utile. Da qui è nata questa serie positiva che ha fatto scalare quindici posizioni in classifica in breve tempo”.
Con il ritorno in panchina di mister D’Angelo la squadra ha guadagnato 24 punti in 12 partite. Il problema principale della falsa partenza del Pisa era esclusivamente l’allenatore?
“Diciamo che Rolando Maran ci ha anche messo del suo. Ma bisogna comunque ammettere che il primo mese è stato difficoltoso per tutta la squadra. Infatti molti giocatori dell’anno scorso dovevano riprendersi dai playoff di maggio (sia moralmente sia fisicamente per diversi acciacchi), poi anche il mercato è andato per le lunghe. Ci fosse stato D’Angelo fin dall’inizio sicuramente la squadra avrebbe ottenuto qualche punto in più, ma non tantissimi come accadde all’inizio dello scorso campionato, quando durante le prime sei gare ottenne 5 vittorie ed 1 pareggio”.
I nerazzurri vantano il miglior attacco (29 reti) al pari di Reggina e Bari. Chi sono gli uomini più pericolosi da tenere d’occhio nel reparto offensivo?
“Il Pisa a oggi è un collettivo che gioca a memoria. Il mister ha cambiato spesso i tre giocatori davanti, alternando anche diverse soluzioni tattiche: un trequartista con due punte; una punta con dietro due mezze punte e così via. Ma è sempre riuscito ad andare a rete con facilità. Senz’altro Morutan al momento si sta dimostrando un giocatore fuori categoria, con qualcosa in più, ma nessuno è da sottovalutare”.
Lo scorso anno la promozione è sfumata per un soffio nella finale playoff contro il Monza. Il mancato accesso alla serie A, anche per quest’ anno, verrebbe considerato un fallimento da parte della piazza?
“La piazza negli ultimi trent’anni ha vissuto situazioni al limite del paradossale, che se iniziassimo a trascrivere potremmo farci uscire un best seller da cui poi trarre un film, per cui un altro anno di serie B non sarebbe di certo una delusione. Casomai la società nell’ultimo periodo sta iniziando a spendere un po’ di più e a credere molto alla serie A, forse la delusione sarebbe più per loro piuttosto che per la tifoseria”.
Nella rosa del Pisa c’è anche una vecchia conoscenza della SPAL, ovvero Alessandro De Vitis, che a Ferrara si è guadagnato la storica promozione in serie B nel 2016. Nel girone d’andata, è riuscito a ritagliarsi un po’ di spazio?
“De Vitis è un giocatore fondamentale per lo spogliatoio del Pisa, negli ultimi tempi ha qualche difficoltà a trovare spazi avendo davanti a sé giocatori di grande talento, ma tutte le volte in cui è stato chiamato in causa ha sempre apportato con utilità il suo contributo”.
In vista di lunedì che formazione possiamo aspettarci da parte dei nerazzurri?
“Lo staff tecnico prepara spesso la formazione in base all’avversario. Per il Pisa non ci sono squalificati né infortunati per la partita di lunedì. Sicuramente scenderà in campo con una difesa a 4 e un centrocampo a 3. L’attacco potrebbe schierare o due punte, come successo con il Brescia con Torregrossa e Gliozzi assistiti da Morutan trequartista, o rilanciare Tramoni al fianco di Morutan lasciando davanti solo uno tra Torregrossa e Gliozzi”.
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-2-1): Livieri; Calabresi, Hermannsson, Barba, Beruatto; Tourè, Nagy, Marin; Morutan, Tramoni M.; Gliozzi.
SQUALIFICATI: Nessuno
INDISPONIBILI: Nessuno
IN PIU’ RISPETTO ALLA PASSATA STAGIONE: Rus (D, Fehervar); Beruatto (D, Juventus U23); Jureskin (D, Sered); Tramoni (A, Cagliari); Gliozzi (A, Como); Calanbresi (D, Lecce); Morutan (A, Galatasaray); Canestrelli (D, Empoli); Esteves (D, Porto); Cissé (A, Atalanta); Obam (D, Juventus)
IN MENO RISPETTO ALLA PASSATA STAGIONE: Birindelli (D, Monza); Siega (C, Sudtirol); Berra (D, Sudtirol); Bruschi (A, Pro Patria); Langella (C, Cerignola); Soldani (C, Prato); Fischer (D, Sanremese); Kucich (P, SSU Poli); Lucca (A, Ajax); Leverbe (D, Sampdoria); Loria (P, Frosinone); Di Quinzio (C, Lucchese); Izzillo (C, Pontedera)