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Da gennaio a giugno la SPAL dovrà tenere d’occhio anche il piccolo contingente di propri calciatori mandati in prestito in giro per l’Italia: qui prendiamo in considerazione i giovani nati in annate compatibili con l’attività nel settore giovanile, anche quelli con la qualifica di fuoriquota (nel caso dei 2003). In un articolo a parte invece analizziamo la prima parte di stagione dei senior che il club ha fatto partire a titolo temporaneo.

PIETRO SAIO
Difensore centrale (2003), in prestito al Villa Valle (Serie D, girone B), 4 presenze, 360 minuti di gioco

Il prestito del centrale difensivo spallino è divenuto ufficiale ad inizio dello scorso dicembre dopo un inizio di stagione passato ad allenarsi a Ferrara facendo la spola tra Under 18 (pur essendo fuori età) e allenamenti personalizzati. Anche per questo motivo il diciannovenne ha immediatamente trovato spazio nella formazione titolare del Villa Valle, dove ha giocato da titolare le 4 partite di dicembre prima della sosta. Con un contratto in scadenza nel giugno 2023, e dopo una stagione in Primavera 1 terminata con la retrocessione della SPAL, le possibilità che il contratto gli venga rinnovato sono esigue. Starà a lui giocarsi le sue carte al meglio per instillare il dubbio nella testa di Fabio Lupo e del suo staff.

CHRISTIAN BASILE
Difensore/esterno (2003), in prestito all’Audace Cerignola (serie C, girone C) nella prima parte della stagione, ora alla Cavese (serie D, girone H) 0 presenze, 0 minuti di gioco

Confermato in prestito in Puglia nonostante il grave infortunio rimediato lo scorso inverno, il terzino destro di scuola SPAL ancora non ha visto la luce in fondo al tunnel. Se si considera la fiducia che in estate la società aveva riposto in Basile riconfermandolo in rosa dopo le tredici presenze (con una rete) collezionate fino a febbraio 2021, la casella zero alla voce presenze è stata sicuramente anche influenzata dal lungo percorso di recupero. Lo scorso 20 novembre Basile è tornato stabilmente tra i convocati, senza però mai scendere in campo, anche per i meriti e per le buone prove fornite da Giuseppe Coccia e Ismail Achik che si sono avvicendati nel ruolo in questa prima parte di campionato in assenza di Basile. L’Audace si trova ora in quinta posizione quindi in piena lotta playoff, e visto l’ottimo andamento (individuale e di squadra) per Basile non sarebbe stato facile rientrare in organico. Motivo per cui il terzino è passato alla Cavese (serie D, girone H, di cui attualmente è capolista) con la speranza di ritrovare minutaggio.

MATTEO BORSOI
Difensore/esterno (2003), in prestito alla Vis Pesaro (serie C, girone B), 14 presenze, 695 minuti di gioco, 1 assist

Campionato altalenante quello dell’ex terzino della formazione Primavera di Piccareta e Mandelli. Partito dietro Riccardo Zoia nelle gerarchie dell’ex David Sassarini, si è gradualmente guadagnato fiducia prima come subentrante e poi come titolare, servendo un assist alla prima presenza dall’inizio. Con l’avvento di mister Brevi e il conseguente passaggio definitivo dal 433 al 352, Borsoi ha visto nuovamente calare il suo minutaggio, seppur in maniera non drastica: per tutto il mese di novembre infatti, era stato alternato nell’undici titolare di partita in partita con lo stesso Zoia. Da dicembre in poi ha raccolto un totale di 157 minuti su 450 disponibili: subito titolare alla prima del nuovo mister, ha vissuto poi dalla panchina le seguenti partite, subentrando però in due occasioni su tre, e occupando anche l’insolita posizione di mezzala sinistra.

BADARA DIAGNE
Attaccante (2003), in prestito al Casale (serie D, girone A) nella prima parte della stagione, ora al Derthona (serie D, girone A), 16 presenze, 741 minuti di gioco

Mandato nuovamente in prestito in serie D dopo l’ottima stagione da 5 gol in ventuno 21 gare ad Asti, il trequartista senegalese si stava ritagliando discreto spazio nell’undici di mister Sesia prima della crisi societaria che ha travolto il Casale. Dopo i soli cinque minuti raccolti nelle prime cinque giornate, per il jolly offensivo erano arrivati cinque gettoni da titolare nelle successive dodici giornate, entrando sempre a partita in corso nelle restanti sette. Ancora nessuna gioia personale né alla voce gol e né alla voce assist, ma comunque un’ottima considerazione da parte dello staff dei piemontesi. Il terremoto societario di dicembre però ha interrotto il buon ruolino di Diagne, con il Casale che è sceso in campo con la formazione Under 19 nelle ultime due partite del girone d’andata, subendo due sconfitte contro Pinerolo e Asti. La SPAL è già intervenuta con Diagne che a inizio gennaio è passato al Derthona, formazione di metà classifica del girone A di serie D con la quale il ragazzo ha già fatto il suo debutto (72 minuti nel 0-0 col Vado).

ANTONIO FIORI
Attaccante (2003), in prestito al Vastogirardi (serie D, girone F), 18 presenze, 1230 minuti di gioco, 3 gol, 2 assist

Ottimo impatto tra i ‘grandi’ per l’ala sinistra di proprietà biancazzurra, in prestito in serie D al Vastogirardi. Nelle 18 giornate di campionato fin qui disputate Fiori è sceso in campo dal primo minuto in undici occasioni, subentrando in altre quattro e rimanendo fuori dai convocati solamente per due giornate. Due gol nelle prime tre partite hanno senz’altro influito nel far crescere la fiducia nei confronti dell’ala sinistra spesso chiusa dal non rimpianto francese Noireau-Dauriat durante la scorsa stagione in maglia SPAL. Schierato frequentemente come esterno di destra nel 4231 di mister Coletti, Fiori si gioca il posto con il quasi coetaneo Makni (Tunisia, 2001), ed è al momento sicuramente avanti nelle gerarchie di titolarità. Il terzo dei suoi gol è arrivato nel derby molisano contro il Termoli del 7 novembre, nel match terminato 1-1.

MARCO FORAPANI
Difensore/centrocampista (2003), in prestito all’Adriese (serie D, girone C), 19 presenze, 1391 minuti di gioco, 1 gol

Punto fermo dell’Adriese capolista nel suo girone, l’ex jolly della Primavera Marco Forapani. Partito subito con i gradi di titolare, Forapani ha di rado lasciato spazio ai colleghi pari ruolo ritrovandosi negli undici di partenza in 14 occasioni su 18 gare di campionato. La duttilità che lo ha contraddistinto anche durante l’esperienza giovanile ne fa uno degli elementi più utilizzati della rosa di Roberto Vecchiato, che lo impiega principalmente come mezzala destra o centrocampista centrale di una linea a quattro. Il ferrarese ha collezionato già 1391 minuti (Coppa compresa) e un gol, arrivato nel pirotecnico 4-4 col Cartigliano. Anche quando non è stato impiegato dal primo minuto Forapani ha sempre trovato spazio anche a partita in corso, subentrando spesso e volentieri al collega Capellari. Dalla sua, come si diceva, ci sono senz’altro le capacità di adattarsi come esterno di centrocampo (suo ruolo naturale) ma anche come terzino (ruolo ricoperto per la maggior parte delle volte lo scorso anno in Primavera).

ANDREA MAGRI
Portiere (2003), in prestito alla Pistoiese (serie D, girone D), 3 presenze, 270 minuti di gioco, 3 gol subiti

Meno fortunata rispetto ad altri finora la scelta di Andrea Magri, ex portiere della Primavera biancazzurra. Il classe 2003 alla Pistoiese sta vivendo una stagione da comprimario, essendo ufficialmente il secondo alle spalle del titolare Urbietis. Solo due presenze in campionato per lui, alla quattordicesima e quindicesima giornata nelle vittorie contro Lentigione e Corticella, peraltro mantenendo la porta inviolata in entrambe le occasioni. La terza ed ultima presenza è arrivata invece nel match di Coppa del 2 novembre, con la sconfitta per 3-0 subita dal Seravezza Pozzi. Difficilmente cambieranno le gerarchie nel corso del campionato, con la Pistoiese che viaggia nelle zone alte della classifica tra l’altro con la miglior difesa del girone. Magri già lo scorso anno era riserva di Rigon in Primavera, con il sorpasso ai danni del compagno avvenuto solo nella fase finale di campionato, con Mandelli in panchina e gli estensi ormai condannati alla retrocessione. Lo scarso impiego di Magri è causa di valutazioni in corso in casa SPAL, con il responsabile del settore giovanile, Andrea Catellani, che deciderà assieme al giocatore ed ai suoi rappresentanti se proseguire l’esperienza in Toscana o cercare più spazio (e fortuna) altrove.

LUCA ALESSANDRO MIHAI
Centrocampista (2003), in prestito al Trento Calcio (serie C, girone A), 16 presenze, 913 minuti di gioco, 1 assist

Dopo i sei mesi vissuti con la maglia della SPAL Primavera Mihai è stato uno dei primi ragazzi a lasciare i biancazzurri in prestito. Accasatosi al Trento, il centrocampista romeno ha raccolto finora un ruolino accettabile, con otto titolarità su ventuno gare di campionato e sette gettoni dalla panchina. Il cambio alla guida tecnica non ha influito sostanzialmente sulla condizione del classe 2003 all’interno della rosa: se per mister D’Anna era una più che valida alternativa al titolare Cittadini davanti alla difesa, lo stesso vale per l’attuale allenatore Bruno Tedino, che anzi ne ha aumentato il minutaggio schierandolo talvolta anche come mezzala di destra in un centrocampo a tre. Ben 370 minuti giocati nelle ultime sei partite sono frutto di quattro gare da titolare e due ingressi all’intervallo, in tutti i casi come mezzala, lasciando a Damian o Cittadini i compiti da play davanti alla difesa, ruolo che stabilmente ricopriva in maglia biancazzurra. Con la rivoluzione di gennaio messa in atto dal nuovo ds Giorgio Zamuner è possibile che la situazione prenda una piega sfavorevole per il giovane centrocampista.

ALESSANDRO ORFEI
Attaccante (2003), in prestito alla Fidelis Andria (serie C, girone C), 14 presenze, 463 minuti di gioco, 1 gol

Tra i protagonisti della prima parte di stagione della SPAL Primavera dello scorso anno, Orfei è ripartito dalla Fidelis Andria in serie C. Prestito finora non troppo positivo per l’ala offensiva che dopo una partenza buona (360 minuti nelle prime otto giornate) con anche una rete segnata, ha visto calare drasticamente il suo minutaggio da metà ottobre in poi. Indipendentemente dallo schieramento a due o tre punte, Orfei ha trovato spazio solo nei minuti finali, finendo nelle gerarchie dietro a Bolsius, Pavone, Urso e Djibril per quanto riguarda le posizioni offensive, nonché a Persichini e Sipos per il ruolo, seppur non suo, di punta centrale. Le difficoltà di classifica della Fidelis, penultima a quota sedici punti, non aiuteranno l’ala di proprietà biancazzurra a ritrovare in tempi brevi spazio e posizioni agli occhi di mister Doudou, subentrato a Mirko Cudini. Per di più il silenzio stampa indetto durante l’ultima settimana di dicembre, e le voci sulla possibile cessione del club, non sono di certo elementi in grado di generare il clima ideale attorno al classe 2003 ed ai suoi compagni.

MICHELE PEZZOLATO
Portiere (2004), in prestito allo United Riccione (Serie D, girone D), 22 presenze, 1980 minuti di gioco, 33 reti subite, 5 clean sheet

Il giovanissimo portiere campione d’Italia con la formazione Under 18 nella passata stagione ha iniziato il suo percorso tra i senior con lo United Riccione, dove fino a novembre il direttore sportivo era Giacomo Laurino l’ex responsabile scouting delle giovanili della SPAL. Pezzolato non ha avuto particolari problemi a imporsi come titolare indiscusso della squadra: sempre presente in campionato (per un totale di 20 presenze) e 2 partite disputate su 4 in Coppa Italia Serie D. “Voglio giocatori ambiziosi” aveva affermato come suo mantra per la stagione il tecnico Gori e Pezzolato si è da subito dimostrato uno di questi, visto lo status di punto fermo guadagnato sul campo e le diverse parate decisive di cui si è reso protagonista nel corso della prima parte di stagione.

STEVO CHILLEMI
Attaccante (2004), in prestito al USL Dunkerque (quarta serie Francia), 0 presenze

Dopo il titolo vinto con l’Under 18 della SPAL il centravanti francese è stato valutato in estate dal nuovo allenatore Grieco in Primavera. Ritenuto ancora acerbo rispetto ai livelli richiesti per il campionato di Primavera 2, la società ha deciso per un prestito in Francia per metterlo alla prova in un campionato semi-professionistico equivalente alla serie D italiana. Non ha disputato partite ufficiali in prima squadra ma è da subito stato integrato nella formazione Under 19 in cui ha saputo ritagliarsi uno spazio importante: 9 presenze fin qui condite da 5 reti.

RENZO TROTTA
Esterno (2004), in prestito all’Esbjerg fB U19 (massimo campionato U19 Danimarca), 2 presenze, 1 gol

Analogamente a quanto deciso per Pezzolato e Chillemi, entrambi classe 2004, Catellani ha optato per un prestito all’estero anche per il brasiliano ex Under 18 campione d’Italia con cui ha disputato 5 partite ufficiali, tutte da subentrante. Il terzino fa parte della formazione U19 dell’Esbjerg, fanalino di coda dell’equivalente danese del nostro campionato Primavera, e sta momentaneamente occupando il ruolo di riserva per la posizione di competenza. Ha giocato da subentrante in due occasioni, una in campionato ed una in coppa di categoria, dove ha anche trovato il gol. Difficile capire cosa aspettarsi dal giovane terzino anche alla luce delle pochissime presenze in maglia SPAL.

SIMONE CECERE
Centrocampista (2005), in prestito al Casarano (Serie D, girone H), 6 presenze, 150 minuti di gioco

Tra gli ingaggi di giovani di prospettiva effettuati dal settore giovanile nella sessione estiva di calciomercato spicca senz’altro Simone Cecere, protagonista del più classico dei sogni realizzati dei ragazzi di provincia. Dopo essersi fatto notare nel campionato giovanissimi con la maglia del Civitanova, il Portorecanati (formazione di Promozione marchigiana) decide di aggregare alla rosa l’allora quindicenne Cecere, dandogli la possibilità di confrontarsi sin da subito con giocatori ben più anziani ed esperti. La SPAL, dopo averlo visionato più volte, decide di acquisirne i diritti sportivi a luglio 2022 e di mandarlo immediatamente in Serie D per fare un po’ di esperienza in un campionato ancor più competitivo, a dimostrazione della volontà di dare un’opportunità concreta al giovanissimo centrocampista. L’avvio è da sogno: debutto da titolare alla prima con la maglia del Casarano, diventando il più giovane in assoluto ad esordire in serie D. Poi tanta panchina e qualche spezzone di partita da subentrante sono la dimostrazione che il salto tra le varie categorie ha presentato il conto. Il tempo è dalla sua parte e la volontà della società sembra quella di farlo crescere direttamente tra i professionisti.