Volano gli stracci tra la SPAL, Esposito e chi ne sta curando gli interessi professionali. L’attacco di Joe Tacopina all’ex capitano ha infatti causato un’immediata reazione da parte del procuratore Mario Giuffredi, che ha voluto fornire la sua versione dei fatti ed esprimere un giudizio sul presidente del club attraverso un’intervista a Tuttomercatoweb.
“Questa – ha dichiarato Giuffredi – è stata la trattativa più squallida e inelegante che abbia mai fatto nella mia carriera da agente. Mi sono fatto una promessa: non avere a che fare con Joe Tacopina e non parlarne mai più perché non spreco il mio tempo dietro ad un personaggio del genere. Mi sembra però doveroso tutelare il mio calciatore e fare chiarezza“.
“Agli inizi di settembre il direttore Lupo, di cui ho una profonda stima e ringrazio pubblicamente per la correttezza e la pazienza avute in questa trattativa, mi ha chiamato dicendomi che puntavano fortemente su Salvatore certi che avrebbe fatto il salto di qualità. Quindi mi hanno proposto di rinnovare il contratto visto che aveva un solo anno e poteva andare a scadenza. Abbiamo accettato ben volentieri di rinnovare visto che ho trovato un dirigente che credeva fortemente in Salvatore e insieme avremmo potuto creare un percorso che lo avrebbe portato in serie A. Ho deciso di rinnovare alla condizione che se fosse arrivata la proposta di fare il salto la società avrebbe dato via il calciatore per fargli coronare il suo sogno di andare nella massima serie. A novembre è iniziata la trattativa con lo Spezia, il direttore Lupo è stato messo al corrente da me di ogni minimo passo. Quando abbiamo iniziato la trattativa Tacopina non ci ha mai detto che era incedibile, ne faceva solo una questione economica per mettere a posto i bilanci del club. Se ci avesse detto che non lo avrebbe fatto partire, avrebbe disatteso l’impegno preso in fase di rinnovo, ma avremmo potuto comprendere visto che era arrivato De Rossi con cui Salvatore sarebbe rimasto volentieri e non avremmo creato alcun problema. Parlando con me direttamente il presidente ha detto che poteva andare via a condizione che alla SPAL arrivassero quattro milioni, non euro di meno ed è stato accontentato senza neanche dirmi grazie per il contributo portato al club. La trattativa è durata due mesi, il calciatore si è sempre allenato correttamente da leader e capitano facendo prestazioni importanti, invogliando lo Spezia a credere sempre più in lui. Il comportamento a differenza di quanto ha detto è stato ineccepibile“.
“La professionalità del ragazzo non deve essere intaccata in alcun modo. La SPAL il 26 dicembre giocava in casa l’ultima partita di campionato e Salvatore era squalificato. Non ricordo bene se il 23 o il 24 dicembre il ragazzo è andato a Brescia a consegnare i regali alla famiglia sapendo di non trascorrere il Natale con i suoi cari, perché nonostante fosse squalificato voleva stare accanto alla squadra. Ma non si è presentato perché ha iniziato ad avere la febbre, tant’è che è stato inviato un certificato medico alla SPAL attestante i sintomi influenzali. Non vedo il comportamento non corretto a cui riferimento il presidente della SPAL. Una persona dell’età di Tacopina dovrebbe dire sempre la verità, questi ragazzi potrebbero essere suoi figli. E non credo che sia coscienzioso sparare a zero su un ragazzo nato e cresciuto nella SPAL dove ha dato e ricevuto tanto. In più Tacopina ha preteso che il calciatore rinunciasse a 120.000 euro lordi e che io personalmente rinunciassi a 220.000 euro netti di commissioni maturate. Cosa che abbiamo fatto affinché avvenisse il trasferimento. Le conclusioni le lascio a chi legge e mi auguro che Tacopina metta a disposizione le risorse per fare un grande mercato per rispetto dei tifosi della SPAL e del suo allenatore Daniele De Rossi che ci mette tanto cuore, a maggior ragione dopo che è stato venduto Salvatore. Spero che la squadra conquisti una salvezza tranquilla. Inoltre ci tengo a ringraziare Fabio Lupo e Andrea Gazzoli per professionalità, correttezza e pazienza dimostrate“.