L’inaspettata vittoria di Reggio Calabria ha portato nuovo entusiasmo nell’ambiente SPAL e Daniele De Rossi spera di poter contare su questo slancio per iniziare al meglio il 2023 anche al Paolo Mazza. Il mister si è presentato in conferenza stampa con la determinazione di chi non vuole fermarsi e tornare a gioire davanti al proprio pubblico.
DISPONIBILI/INDISPONIBILI – “Dovrebbero essere tutti disponibili. C’era qualcuno un po’ acciaccato, valuteremo come sempre all’ultimo ma dovrebbero essere tutti convocabili”.
L’AVVERSARIO – “È un avversario complicato, come dico sempre. Nessuno in conferenza dice mai ‘domani giochiamo contro una squadra di pippe’ (ride, ndr). A parte gli scherzi loro sono davvero forti, hanno giocatori importanti, altri li conoscevo meno, ma mi sono saltati subito all’occhio. Uno su tutti Botteghin che ha grande tecnica e qualità ed è in grado di far girare la squadra pur giocando da difensore. Hanno poi le mezzali, Caligara e Collocolo, e gli attaccanti li conosciamo perché sono di categoria. L’allenatore li fa giocare bene e lo conosco da una vita. C’è poi una piccola difficoltà in più nel fatto che giocano con i quinti come noi, cosa che ci chiude gli spazi e gli sbocchi che di solito troviamo sulle fasce. Sarà una bella sfida in cui i duelli individuali decideranno tanto”.
CLIMA – “La situazione in spogliatoio è perfetta. Come sempre si lavora con entusiasmo e con serietà ed è ovvio che dopo una vittoria in trasferta contro la seconda in classifica c’è sempre quel sorriso in più, è fisiologico. Non perdiamo comunque di vista l’obiettivo che è il match di domani”.
ASTINENZA CASALINGA – “Ci servono vittorie in generale. Dovessimo vincere tutte le partite fuori casa e qualcuna in meno in casa sarebbe comunque positivo. La motivazione è la classifica, l’obiettivo stesso. Non mi piace fare il ruffiano, ma quell’applauso finale dopo la partita contro il Pisa ci mette nelle condizioni di essere in debito: dobbiamo dare qualcosa sotto forma di vittorie, di gioco e di festeggiamenti alla curva, allo stadio e alla città. Vogliamo toglierci la soddisfazione davanti ai nostri tifosi anche se con Pisa e Palermo sono stato soddisfatto e avremmo meritato di più”.
FETFATZIDIS – “È un giocatore che conosco perché ci ho giocato contro. Dobbiamo valutare la condizione fisica, perché psicologicamente è in condizioni ottimali, con un entusiasmo contagioso ed è stato immediatamente ben accettato dal gruppo. Deve darci qualità perché ne ha tanta e deve essere messo a puntino a livello fisico e tattico, in una serie B in cui bisogna correre tanto oltre che avere qualità”.
ROSSI – “Se Fetfatzidis lo consideriamo come di uno di altre categorie, Peppe sta anche sopra. Io ne ho visti di forti, ma lui era uno che prometteva tantissimo: se penso ad uno così forte alla sua età mi viene in mente solo Cassano, seppure con caratteristiche diverse. Era uno di quei quattro o cinque che prometteva davvero bene. Da quando ci ho giocato io ad oggi ha fatto tanti anni ad alti livelli, ma purtroppo ha avuto anche tanti infortuni che fanno parlare di lui per il 10% a livello calcistico e per il 90% a livello fisico. Siamo qui a disposizione, abbiamo il difficile compito di equilibrare quello che fa con i piedi e quello che vorremmo a livello fisico, senza metterlo sotto pressione a livello atletico. É un provino ma è anche un tentativo di ricondizionarlo che facciamo volentieri e con entusiasmo perché ha un potenziale infinito”.
NAINGGOLAN – “È un giocatore che onestamente non c’entra niente con la categoria e non è un’offesa per chi ci gioca. È un giocatore unico, forte. I giocatori forti e senza squadra io li vorrei tutti quanti. Radja porta con sé altri discorsi che possono spaventare qualcuno, ma non me perché lo conosco ed è un ragazzo con un cuore gigante. Mi piacerebbe ovviamente averlo nella mia squadra, alla SPAL come in una qualsiasi eventuale squadra futura perché è forte e mi fido di lui. La mia testa, i miei pensieri e il mio impegno sono però tutti rivolti a domani. Non lo sento da un sacco di tempo, è una cosa di cui devono occuparsi il presidente e il direttore”.
CENTROCAMPO E MERCATO – “Abbiamo Prati, Zanellato, Murgia, Valzania, Zuculini e anche Ayoub. Siamo questi, ma abbiamo anche gli occhi aperti su quello che può offrire il mercato. Staremo attenti pur consapevoli che quello del centrocampista non è un ruolo in cui siamo carenti. Come per tutti gli altri ruoli siamo pronti ad accogliere le opportunità importanti, che è poi la filosofia con cui si affronta il mercato di gennaio a meno che uno non sia in emergenza, ma non è il nostro caso”.
RABBI – “Può giocare anche nei due dietro la punta e lo ha già fatto contro il Palermo molto bene. Ha caratteristiche diverse da Maistro: è un giocatore di grande spinta, uno dei pochi che ci da profondità e forse è uno dei piccoli difetti di questa squadra, che ha poca profondità e gamba per andare alle spalle dei difensori. Stiamo lavorando tanto per farlo giocare tra le linee, anche se è più attaccante rispetto agli altri”.
MODULO – “Non do per scontato niente a livello di modulo, in testa ho questo (il 3421) perché secondo me si può sposare bene con le caratteristiche di questa squadra, ma sono aperto anche a cambi tattici in base alla condizione fisica dei giocatori: se qualcuno sboccia avremo modo di trovargli il posto”.
MONCINI – “Si è allenato, lo considero alla pari degli altri attaccanti e può giocare. Viene da un infortunio lungo, ma si allena già da un po’ di settimane a ritmi alti quindi sono contento di averlo recuperato”.
IPOTESI DI FORMAZIONE (3421): Alfonso; Peda, Varnier, Meccariello; Dickmann, Murgia, Zanellato (Prati), Celia (Tripaldelli); Valzania, Maistro; Moncini (Rabbi).