Servirà ancora un po’ di pazienza per scoprire se Radja Nainggolan (1988) sceglierà effettivamente di accettare la proposta della SPAL o di andare altrove. Il belga è senza squadra e può firmare un contratto anche dopo la scadenza del 31 gennaio che segna la chiusura della finestra invernale del calciomercato. In via Copparo nessuno si vuole realmente sbilanciare in una direzione o in un’altra. Si sta facendo un tentativo concreto, quello sì, con la consapevolezza che la riuscita dell’operazione dipenderebbe molto dai sacrifici che il Ninja sarebbe disposto a fare a livello economico in nome dell’amicizia con De Rossi.
L’argomento viene affrontato estensivamente anche sull’edizione di martedì 24 gennaio de La Gazzetta dello Sport con un articolo firmato da Francesco Velluzzi. Al suo interno la SPAL viene data come favorita per l’ingaggio di Nainggolan con tanto di grafico esplicativo.
Si legge: “Radja a 34 anni non si sente certo finito. È convinto, al netto di alcuni errori comportamentali che hanno dato una spallata in negativo a una carriera che poteva molto più importante, di poter ancora dare molto sul campo. Chi lo prende fa un affare. Nainggolan, tornato ad Anversa dove si è sempre allenato con un preparatore personale, è pronto a rientrare in Italia (alcuni giorni fa è stato avvistato a Milano, prima era andato a Cagliari vedendo anche un paio di ex compagni rossoblù). Su di lui è piombata con maggior convinzione la SPAL, allenata da Daniele De Rossi che col Ninja ha un rapporto stupendo. Hanno giocato insieme alla Roma dal 2014 al 2018. De Rossi è convinto delle qualità di Nainggolan che alla SPAL può agire sia in mezzo al campo che da trequartista. La differenza la faranno i soldi. Radja non intende giocare gratis. Anche perché con la risoluzione all’Anversa ci ha rimesso un milioncino“.
Velluzzi spiega come il Cagliari sia altrettanto interessato, ma ci siano anche diversi ostacoli. A partire dalla presenza in rosa di Falco e Mancosu, considerati titolari. Oltre a questo c’è un limite anche nel budget: “Il Cagliari accetterebbe questa operazione vintage solo se l’ex numero 4 accettasse un contratto simile a quello che ha appena firmato Mimmo Criscito al Genoa con degli ottimi bonus in caso di promozione. E qui sta la questione di fondo: Radja uno sconto lo fa, e siamo in tempi di saldi, ma la svendita totale non è disposto ad accettarla. La strategia del club di Giulini, che cerca prima di tutto un difensore, è quella di vedere quali altri pretendenti ci sono e, poi, eventualmente, muoversi“.
A Cagliari si parla insistentemente di una proposta (rifiutata) da 200 mila euro fino al termine della stagione con un’aggiunta di altri 400 mila in caso di promozione in serie A. Un ordine di grandezza quasi insormontabile per la SPAL a meno di prendere dei rischi che sarebbero incompatibili con l’attuale politica di bilancio. Oltre a questo va considerata anche la concorrenza di altri club: secondo la rosea anche Salernitana ed Hellas Verona in serie A si sarebbero informate sulla disponibilità del giocatore.