foto Filippo Rubin
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In poco più di un secolo d’attività organizzata solo in sei occasioni la SPAL si è ritrovata ad avvicendare tre o più allenatori sulla propria panchina nella stessa stagione sportiva. Quanto sta accadendo con la gestione di Joe Tacopina rappresenta quindi una rarità con pochi precedenti e per trovare il più recente bisogna girare le pagine del calendario di ben quindici anni. Anche se c’è un singolo caso – si spera ineguagliabile – che ha visto la SPAL rappresentata addirittura da quattro tecnici differenti.

In genere cambiamenti così frequenti e massicci non sono mai segno di stagioni proficue: nelle sei stagioni da tre allenatori diversi in tre casi è arrivata una retrocessione, in due casi una salvezza e in uno l’obiettivo della promozione è stato fallito.

LE STAGIONI DA TRE ALLENATORI DIVERSI

Stagione 1927-28 – Prima Divisione Nord girone A
Presidente: Giannino Bonfiglioli
Allenatori: Carlo Osti – Carlo Marchiandi – Bela Karoly
Risultato: salvezza (8° posto su 10 partecipanti)
In quello che allora era l’equivalente (a gironi) dell’attuale serie B, la SPAL visse un anno di transizione con la perdita di giocatori importanti come Abdon Sgarbi e il polacco Mrkwiska. Spiega Mauro Malaguti nel suo imprescindibile volume “SPAL 110” (2017, Gianni Marchesini Editore): “Tra tutte le varie traversie la squadra si classifica terz’ultima, quanto basta per salvarsi. L’utilizzo di 28 calciatori per 18 partite in un’epoca in cui non c’erano le sostituzioni rende bene l’atmosfera di cambiamento anche generazionale che la SPAL sta intraprendendo“.

Stagione 1968/69 – serie B
Presidente: Paolo Mazza
Allenatori: Francesco Petagna (giornate 1-4) – Serafino Montanari (5-31) – G.B. Fabbri (32-38)
Momento del secondo esonero: 11 maggio 1969, a seguito di SPAL-Reggina 0-0. La SPAL era diciottesima su venti, a -1 dalla salvezza.
Risultato: retrocessione in serie C.
La stagione 1968/69 era partita con grosse difficoltà: la SPAL era retrocessa dalla serie A alla B e in estate aveva perso colonne importanti come Massei e Bozzao per ritiro dal calcio giocato, mentre vennero ceduti Pasetti (Juventus) e Stanzial (Fiorentina). Francesco Petagna (nonno di Andrea), allenatore già dalla stagione 1964/65, durò solo quattro partite (1V, 1N, 2S) e fu sostituito dall’allenatore delle giovanili Serafino Montanari. Neppure per lui le cose purtroppo andarono meglio: la SPAL era già in zona retrocessione quando Mazza optò per richiamare Gibì Fabbri (anche lui già allenatore della SPAL nella stagione 1963/64), che però non riuscì ad evitare al club il doppio salto indietro in serie C.

Stagione 1975/1976 – Serie B
Presidente: Paolo Mazza
Allenatori: Francesco Petagna (giornate 1-13) – Umberto Pinardi (14-20) – Guido Capello (21-38)
Momento del secondo cambio in panchina: 15 febbraio 1976, a seguito di SPAL-Sambenedettese 0-0. La SPAL era ottava in classifica.
Risultato: 7° posto.
A sette anni di distanza l’esperienza di Francesco Petagna non partì nuovamente nel migliore dei modi. Mazza si affidò a Umberto Pinardi, allenatore che aveva già una quindicina d’anni di esperienza, ma l’esperienza durò poco a causa di dimissioni allora definite “misteriose”. Il presidente quindi promosse Guido Capello, tornato nelle giovanili dopo il subentro in prima squadra della stagione precedente (iniziata col leggendario Mario Caciagli). Con lui le cose andarono decisamente meglio: la SPAL chiuse settima, ma a soli cinque punti dalla promozione diretta, mancata per un soffio.

Stagione 1976/1977 – serie B
Presidente: Primo Mazzanti
Allenatori: Guido Capello (giornate 1-10) – Giovanni Ballico/Ottavio Bianchi/Ottavio Bugatti (11-13) – Ottavio Bianchi (14-20) – Luisito Suarez (21-38).
Momento del secondo esonero: 19 dicembre 1976, a seguito di Palermo-SPAL 1-0. La SPAL era diciottesima su venti.
Risultato: retrocessione in C.
Forse una delle stagioni più surreali e indecifrabili della storia biancazzurra. Di sicuro uno spartiacque fondamentale, visto che il campionato iniziò con l’estromissione del presidentissimo Paolo Mazza dall’organigramma societario. Fu il sipario su una vicenda trentennale. La gestione fu inevitabilmente confusionaria: sulla panchina si alternarono quattro allenatori (record e unico storico), alcuni dei quali ex-giocatori dai nomi illustri (Bugatti, Suarez) ma nessuno riuscì a fare in modo di evitare la retrocessione. Per Bugatti era la prima esperienza da allenatore dopo sei mesi a Salerno da subentrato mentre per Suarez la terza dopo Inter (parziale) e Cagliari.

Stagione 1992/1993 – serie B
Presidente: Giovanni Donigaglia
Allenatori: G.B. Fabbri (giornate 1-7) – Rino Marchesi (8-29) – G.B. Fabbri (30-33) –
Gian Cesare Discepoli (34-38)
Momento del secondo esonero: 10 aprile 1993, a seguito di SPAL-Monza 0-0. La SPAL era sedicesima su venti (salva).
Risultato: retrocessione in C.
Altra stagione tanto bizzarra quanto indelebile nella memoria dei tifosi. G.B. Fabbri partiva dalla vittoria della stagione precedente nel campionato di C1, ottenuta con un calcio spettacolare e convincente. La squadra però venne modificata eccessivamente ed entrò in difficoltà. Col subentro di Rino Marchesi la SPAL rimase in linea di galleggiamento fino al ritorno dello stesso Fabbri. Infine venne promosso Gian Cesare Discepoli quando probabilmente era troppo tardi per arrivare alla salvezza nonostante due vittorie e due pareggi nelle ultime quattro.

Stagione 2007/2008 – Serie C2
Presidente: Gianfranco Tomasi
Allenatori: Francesco Buglio (giornate 1-23) – Roberto Labardi (24-25) – Angelo Alessio (26-34 + playoff)
Momento del secondo esonero: 24 febbraio 2008, a seguito di Poggibonsi-SPAL 1-0. La SPAL era quinta, ultima posizione valida per i playoff.
Risultato: 4° posto, playoff persi in semifinale.
Dopo il buco nell’acqua nella finale playoff con la Paganese la SPAL di Tomasi ci riprova, separandosi da Leonardo Rossi. L’esperienza del toscano Buglio però porta a risultati sotto alle aspettative e così per un paio di partite tocca all’ex beniamino Roberto Labardi accomodarsi in panchina. Per il finale di stagione il presidente sceglie Angelo Alessio, che pur a fatica condusse la squadra ai playoff. Il finale, anche in questo caso, è di quelli che bruciano ancora nella memoria: eliminazione nella semifinale playoff col Portogruaro, con lo smacco della rimonta da 0-2 a 3-2 in poco meno di mezz’ora nella decisiva gara di ritorno.

LE STAGIONI DA TRE CAMBI CON DUE ALLENATORI

Stagione 1984/1985 – Serie C1
Presidente: Primo Mazzanti
Allenatori: Giovanni Galeone (giornate 1-6) – Giancarlo Danova (7-12) – Giovanni Galeone (13-34)
Momento del secondo esonero: 9 dicembre 1984, a seguito di SPAL-Pavia 1-2. La SPAL era ultima in classifica.
Risultato: salvezza (14° posto).
L’avvio della SPAL fu abbastanza disastroso e Galeone fu esonerato dopo appena sei giornate in favore di Giancarlo “Pantera” Danova. Tuttavia le cose non cambiarono, anzi andarono peggiorando e Mazzanti decise (si racconta su pressione dei giocatori stessi) di richiamare Galeone. È la prima volta nella storia che il club biancazzurro richiama un allenatore esonerato nel corso della stagione. La SPAL riesce a salvarsi, risalendo dall’ultimo posto, grazie soprattutto all’attaccamento dei giocatori verso il proprio tecnico.

Stagione 2001/2002 – Serie C1
Presidente: Giovanni Donigaglia
Allenatori: Mauro Melotti (giornate 1-13) – Fabio Perinelli (14-30) – Mauro Melotti (31-34)
Momento del secondo esonero: 7 aprile 2002, a seguito di SPAL-Pisa 0-1. La SPAL era quattordicesima (salva).
Risultato: salvezza (12° posto).
Il ritorno di Melotti, dopo la parentesi Perinelli – allenatore del settore giovanile promosso in prima squadra – servì a far arrivare la SPAL a una salvezza complessivamente tranquilla. Non che con Perinelli la squadra fosse in zona rossa, però le cose stavano iniziando a prendere una piega pericolosa, con sole due vittorie nel girone di ritorno. Melotti iniziò il suo (secondo) cammino con due vittorie e due pareggi in quattro gare, risollevando soprattutto umore e ambiente.

Una curiosità finale: nell’intero decennio 2010-2019 la SPAL ha avuto otto allenatori differenti (Notaristefano, Remondina, Vecchi, Sassarini, Rossi, Gadda, Brevi, Semplici), esattamente lo stesso numero di quelli finora alternati nel triennio 2020-2023 (Semplici, Di Biagio, Marino, Rastelli, Clotet, Venturato, De Rossi, Oddo).