foto Filippo Rubin
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Per la prima di Massimo Oddo sulla panchina della SPAL le certezze all’orizzonte sembrano principalmente due: Alfonso è destinato a rimanere il portiere titolare e davanti giocherà la coppia La Mantia-Moncini. Il resto fa parte delle carte coperte tipiche di queste occasioni.

DISPONIBILI / INDISPONIBILI – Non ci sono defezioni per infortunio all’orizzonte e chi rimarrà fuori dalla distinta di gioco lo farà solo per scelta tecnica. “I ragazzi sono tutti disponibili – ha spiegato Oddo – ma ce ne sono anche tanti e inevitabilmente qualcuno rimarrà fuori. Per questa partita. Perché finita una gara si torna tutti in discussione e faccio scelte di partita in partita sia sui convocati sia sulla formazione che parte dall’inizio. La squadra sta generalmente bene fisicamente, anche se è inevitabile che l’aspetto mentale sia importante. Uno spogliatoio che si ritrova al terzo cambio di allenatore e con un cammino non esaltante non può avere il morale alle stelle. Dobbiamo risalire e per farlo bisogna fare dei risultati“.

SCONTRO DIRETTO – “Ovviamente non è un’ultima spiaggia, mancano ancora tante partite. Ma è una gara oggettivamente importante, per tanti motivi. Uno perché c’è stato un cambio di allenatore e quindi partire bene è sempre importante per il morale di tutto l’ambiente. Due perché è uno scontro diretto e tre perché abbiamo bisogno di punti e prima li facciamo e meglio è“.

PREPARAZIONE – “Ogni squadra ha le sue caratteristiche e io ho cercato di lavorare sui pregi dei ragazzi e di limare i difetti che ci sono. Penso sia un passaggio normalissimo. Ho tentato di fare questo secondo le mie idee e non ci sarà uno stravolgimento perché non c’è tempo. La squadra ha bisogno di poche cose ma chiare. Sarebbe un errore rivoluzionare tutto e dare troppe idee. Ci vuole concretezza. La risposta sul campo di questi primi giorni è stata molto positiva, ho trovato grande disponibilità. Poi la parola passerà al campo e sono curioso anch’io di vedere come andrà nel corso della partita, perché subentrano altre componenti come la tensione e la posta in palio“.

CALENDARIO – “Lo sappiamo tutti che la serie B è estremamente equilibrata e chi è in testa è chi è stato bravo ad avere continuità. Ma è davvero un campionato in cui tutti possono perdere contro chiunque. Se ci mettiamo a pensare a cos’era meglio e cos’era peggio a livello di calendario facciamo un errore. La squadra deve pensare a fare il meglio possibile contro chiunque. Ci deve interessare poco quale sarà il cammino: dobbiamo guardare a noi stessi. I ragazzi devono uscire dal campo ogni volta con la consapevolezza di aver dato tutto quello che hanno“.

COMO – “Quando si parla degli avversari si usano sempre parole scontate. Chiaro che per il Como c’è un’incognita perché quando c’è un cambio di allenatore, almeno sulla carta, c’è uno stimolo extra, una reazione. Immagino sia questo che ci si aspetta da noi. Ma serve anche qualcos’altro. Il Como è una squadra di buonissimo livello con giocatori importanti. Noi non dobbiamo pensare di essere inferiori, in nessun caso“.

SCELTE – “Oggi le idee sono piuttosto chiare sulle scelte da fare e devo necessariamente tenere conto delle risposte che ho visto in campo da parte dei giocatori. Ma ripeto, si tratta di una singola partita, perché da sabato alle 16 tutti torneranno in discussione e dovranno essere bravi i ragazzi a farsi scegliere“.

DUE PUNTE – “Quando hai due giocatori simili ma tutti e due molto forti in linea di massima andrebbero fatti giocare insieme. Questo non significa che sabato faremo così, però non credo molto all’incompatibilità. Senz’altro ci sono caratteristiche che si sposano meglio una con l’altra, perché magari un centravanti fisico si abbina meglio con un compagno di reparto più rapido, ma questo non significa necessariamente che elementi con attitudini simili non possano coesistere. Sta anche alla proposta dell’allenatore far sì che i movimenti siano complementari. Un aiuto glielo si può dare da questo punto di vista“.

NAINGGOLAN – “Radja può giocare ovunque a centrocampo, in base alle esigenze gli si troverà una posizione. Più alto o più basso cambia poco: se parte più basso deve fare più strada per arrivare alla porta, se giocherà più alto dovrà correre comunque di più per rientrare“.

ROSSI – “Può rendersi utile come ha fatto l’anno scorso, ma deve stare bene e in condizione. Impensabile possa esserlo ora. Si sta allenando da un mese e ha bisogno di tempo. Si vede quando è in campo che ha letture che vanno oltre la media di questa categoria. Per scendere in campo serve una certa condizione e con quella uno può giocare 5-10-20 minuti, un tempo o un’intera partita. Onestamente in questa settimana non ho avuto tanto tempo dedicare per vedere perfettamente le condizioni di un singolo giocatore. Mi sono concentrato su altre cose, ma Giuseppe ha fatto tutto quanto il lavoro proposto alla squadra. Gli servirà un po’ per entrare in condizione“.

IPOTESI DI FORMAZIONE (3412): Alfonso; Peda, Varnier, Meccariello; Dickmann, Prati, Murgia (Zanellato), Celia; Nainggolan; La Mantia, Moncini.