foto Filippo Rubin
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La nuova avventura professionale di Massimo Oddo inizia in salita non solo per le note difficoltà tecniche mostrate finora dalla SPAL, ma anche perché il calendario gli mette immediatamente di fronte un allenatore che da anni ha fatto soffrire i tifosi biancazzurri. Il bilancio di Moreno Longo contro la SPAL è quasi perfetto: 6 confronti totali nei quali sono arrivate 3 vittorie e 3 pareggi. Che fosse Pro Vercelli, Frosinone, Torino o Alessandria… non c’è mai stato verso di battere le sue formazioni. Che possa essere uno stimolo in più in vista del confronto di sabato?

Tra l’altro il tecnico piemontese, coetaneo di Oddo, spesso è entrato in scena in momenti significativi della storia recente biancazzurra.

Serie B 2016/2017 – Sconfitte da record e quegli ottomila tifosi fermi al palo
Mentre la SPAL più amata dell’ultimo decennio conquista la serie A, Longo compie un mezzo miracolo salvando una Pro Vercelli che sembrava inevitabilmente destinata alla serie C, riuscendo addirittura evitare i playout per un distacco superiore ai cinque punti sul Trapani. Nel match d’andata i piemontesi infliggono un pesante e inaspetatto 3-1 casalingo alla squadra di Semplici, interrompendo una striscia di sette risultati utili consecutivi che aveva iniziato a far sognare la SPAL. Guardando all’intera stagione in retrospettiva quella sconfitta rimane un caso isolato, perché dalla partita seguente la SPAL tornò a vincere e riprese il suo cammino. Ma non si può nascondere che alla vigilia i biancazzurri, che volavano giustamente sulle ali dell’entusiasmo, si aspettavano di tornare dal Piola con almeno un punto in saccoccia. Dopo il palo di Antenucci (elemento ricorrente) i piemontesi si portano senza troppi fronzoli sul 3-0, prima che Bonifazi segni il gol della bandiera. La Pro Vercelli resta l’unica squadra insieme al Verona ad aver segnato tre gol nella stessa partita alla SPAL in quella stagione.

Il ritorno però fu un colpo quasi più duro. Si gioca la terz’ultima giornata di campionato e una vittoria può regalare alla SPAL la certezza della promozione in serie A. Il Mazza è tirato a lucido per le grandi occasioni con ottomila tifosi a riempire anche la gradinata, aperta per l’occasione. Per chi poi è amante delle coincidenza pioveva pure, esattamente come contro l’Arezzo un anno prima. Il pubblico non vede l’ora di liberare la propria gioia, ma la squadra sbatte sul palo colpito ancora da Antenucci (!) e un gol annullato a Zigoni in circostanze dubbie incendia gli animi. A La Mantia (27 presenze e 9 gol con la Pro) e compagni servivano punti per salvarsi e al Mazza strappano uno 0-0 che rimanda la SPAL a Terni. Il resto è storia.

Serie A 2018/2019 – La SPAL vede nero e ne prende ancora tre
Dopo aver vinto i playoff di serie B col Frosinone (una sfida col Palermo passata alla storia per via dei palloni gettati in campo per perdere tempo) Longo è confermato sulla panchina dei ciociari anche in massima serie e alla vigilia la SPAL rappresenta una delle principali rivali nella lotta per la salvezza. La sua prima avventura in serie A dura soltanto fino a dicembre, ma in quel lasso di tempo riesce comunque a rifilare un umiliante 0-3 alla SPAL al Paolo Mazza. Chibsah nel primo tempo (dopo che che il VAR gliene aveva tolto uno segnato di mano pochi minuti prima), Ciano e Pinamonti nella ripresa. Prima (e unica) vittoria della sua gestione, che permette ai gialloblù di salire a 5 punti in classifica mentre la SPAL, ferma a 12 dopo l’incredibile vittoria all’Olimpico contro la Roma, è costretta ridimensionarsi. La sconfitta però porta con sé qualche effetto collaterale a livello psicologico visto che la squadra di Semplici, che aveva ottenuto quattro vittorie nelle prime nove partite, resta senza vittorie per i successivi dieci incontri.

Serie A 2019/2020 – Cambia il mister, ma non arrivano i tre punti
Dopo l’esonero da Frosinone Longo torna a lavorare nel febbraio 2020, chiamato dal Torino (sua città natale) al posto di Mazzarri. Il giorno della sfida la SPAL è già ufficialmente retrocessa da due giornate mentre ai granata serve strappare al Mazza un punto per la salvezza aritmetica dopo una stagione difficile. La SPAL Di Biagio è probabilmente l’avversario perfetto per farlo e Longo porta a casa il necessario senza troppi problemi, ma senza infierire. La sfida, giocata il 26 luglio in uno stadio vuoto, finisce col punteggio di 1-1. Al vantaggio di Verdi (sinistro a giro nel sette) risponde a dieci dalla fine D’Alessandro (destro rasoterra nell’angolino basso), per l’ultimo dei 100 punti conquistati dalla SPAL nel triennio di A.

Serie B 2021/2022 – Longo manda la SPAL in zona playout e non la uscire
Dopo la salvezza conquistata col Torino Longo passa in serie C e al primo anno riporta l’Alessandria in cadetteria vincendo (ancora) i playoff. Così lui e la SPAL si ritrovano per il terzo anno di fila. Biancazzurri e grigi lotteranno per la salvezza fino a maggio e alla fine i piemontesi avranno la peggio, retrocedendo senza passare per i playout. Ma Longo riesce comunque a mantenere la sua fama di guastafeste per i colori biancazzurri. Nel giorno del match d’andata il clima a Ferrara non è sereno: la SPAL sta faticando e al Mazza non vince già da un po’. Un 2-2 preso per i capelli col Parma, poi un 1-1 col modesto Como e infine un brutto KO per 1-2 col Perugia. Per cercare di ripristinare l’umore Tacopina ha appena ingaggiato Giuseppe Rossi, che proprio contro i grigi fa il suo esordio. Ma contro Longo arrivano altre tre sberle, stavolta tutte nel primo tempo. L’unica differenza è che rispetto ai suoi predecessori Pep Clotet vende cara la pelle: la SPAL passa due volte in vantaggio con Mancosu e Dickmann, ma sono fuochi di paglia, perché entrambi non durano più di cinque minuti. L’Alessandria vince 2-3  e accorcia in classifica sulla SPAL che, finisce per la prima volta in stagione in zona playout.

Diciannove partite dopo la SPAL va in trasferta al Moccagatta per uscire definitivamente dalla zona rossa in cui la sconfitta dell’andata l’aveva fatta finire e magari mettere un punto finale sulla lotta salvezza. L’uomo di giornata è Federico Viviani che si fa perdonare l’espulsione dell’andata con un paio di giocate decisive: prima mettendo sulla testa di Capradossi la palla dell’1-1 e poi trovando il vantaggio con una punizione da far vedere e rivedere nelle scuole calcio. Anzi, se non fosse stato per Pisseri un pallone messo sul tacco di Vido sarebbe valso addirittura il doppio vantaggio. Ma dall’altra parte però c’è Longo e nonostante la gara sia dominata dalla SPAL l’Alessandria a dieci minuti dalla fine pareggia l’incontro (2-2) con un gol rocambolesco quanto fortunato segnato addirittura dall’ex di turno Marconi.