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Di buono c’è che si è smesso di perdere in casa, di pessimo c’è che proprio non si riesce a vincere in un momento in cui ce ne sarebbe disperatamente bisogno. Nel giorno del debutto di Massimo Oddo i biancazzurri hanno iniziato con grande determinazione, trovando subito il vantaggio con La Mantia, ma piano piano l’intensità dell’avvio è scemata lasciando spazio al merito pareggio dei lariani. Il pareggio è giusto.

VOTO DI SQUADRA: 6 – Un ottimo inizio fatto di energia e tanti palloni diretti verso le punte biancazzurre, sia in verticale sia dagli esterni, sembrava il modo migliore per scacciare le ultime paure. Ma appena i biancazzurri hanno allentato un po’ la morsa il Como è riuscito a trovare il pareggio. Nella ripresa, invece, complice forse un calo fisico, la spinta è calata molto, con la punizione di Nainggolan come unica occasione pericolosa creata.

ALFONSO 6 – Un intervento, anche per i fotografi, sul tiro dalla distanza di Bellemo intorno alla mezz’ora, poi viene graziatopochi passi dentro l’area piccola, prima di doversi arrendere sulla deviazione di Gabrielloni. Bene anche in avvio di ripresa con la risposta sulla conclusione di Binks.

PEDA 5,5 – Sempre molto attento come al solito, ma sull’unica distrazione della sua partita Gabrielloni lo brucia firmando l’1-1. Esce per una contusione, non dovrebbe essere nulla di serio (dal 24′ s.t. ARENA 6 – Scongelato dopo diversi mesi, ma tiene bene).

VARNIER 5,5 – Inizia positivamente, vincendo alcuni duelli contro gli attaccanti del Como. Poi col passare dei minuti sembra meno pulito e preciso del solito sia negli interventi che nel giocare il pallone. Anche sul gol del pareggio ospite, probabilmente, avrebbe potuto fare qualcosa in più nel cercare di intercettare il cross che stava arrivando nella area piccola (dal 41′ s.t. DALLE MURA ng – Deve solo mantenere la calma).

MECCARIELLO 5,5 – Non la sua miglior partita. Alterna buone letture difensive, con anticipi in bello stile, a svarioni inaspettati come quando a metà primo tempo svirgola il pallone al limite dell’area lanciando Cutrone verso la porta di Alfonso.

DICKMANN 5,5 – Primo tempo di grande energia, con pochi cross, ma anche una provvidenziale chiusura sul secondo palo al 35′ che evita, almeno temporaneamente, l’1-1 lombardo. Così così nella ripresa, con diversi palloni persi e traversoni provati un po’ a casaccio.

PRATI 5,5 – Il gioco voluto da Oddo richiede un minor possesso palla basso e quindi lui risulta un po’ meno coinvolto, ma i palloni che tocca li smista spesso nel modo giusto. Ha il rimpianto della conclusione debole tra le braccia di Gomis al 17′ del primo tempo, era in buona posizione. La percentuale di giocate corrette cala drasticamente col passare dei minuti.

VALZANIA 6 – Preferito, probabilmente senza grandi difficoltà dopo le ultime prestazioni, sia a Murgia sia a Zanellato, ci mette grande dinamismo del solito, sbagliando anche meno palloni.

CELIA 6 – Ogni tanto un po’ arruffone e impreciso, cerca comunque di spingere con grande continuità, recapitando in area anche qualche pallone. Esce dopo quarantacinque minuti di gioco (dal 1′ s.t. TRIPALDELLI 6 – Arriva sul fondo crossando di sinistro più volte rispetto al compagno, ma un po’ la misura dei suoi tentativi e un po’ le letture sbagliate dei due attaccanti non portano risultati apprezzabili ai suoi tentativi).

NAINGGOLAN 7 – Dopo la risposta social nel corso della settimana risponde anche sul campo a chi avesse dubbi sul suo atteggiamento in vista del finale di stagione. Si prende sulle spalle tutta la squadra scippando il pallone al limite dell’area a Canestrelli e creando il pallone del vantaggio. Ci mette tanta corsa, alcune belle aperture e una punizione con cui impegna Gomis che avrebbe potuto nuovamente portare in vantaggio i suoi (dal 32′ s.t. MAISTRO 5 – Entra con lo stesso atteggiamento di Cagliari, ma almeno riesce a finire la partita).

LA MANTIA 6 – Il suo ritorno in campo dal primo minuto è l’unica vera scelta che segna la discontinuità con la gestione De Rossi e l’ex attaccante dell’Empoli, al primo vero pallone giocabile, rompe il digiuno che durava ormai da 1199 minuti. Senza un grande intervento di Gomis avrebbe anche potuto timbrare la doppietta nel giro di pochi minuti. Perde di efficacia quando la SPAL esaurisce le idee valide.

MONCINI 5 – La sua generosità è sempre encomiabile, ma dopo un primo quarto d’ora promettente finisce troppo ai margini della partita (dal 32′ s.t. RABBI 5,5 – Nel poco tempo a disposizione è comunque più attivo del compagno sostituito, pur senza riuscire a combinare granché).

ODDO 6 – Si era presentato dicendo di non volere stravolgere troppo il lavoro di mister De Rossi, ma tiene fede a quanto detto solamente in termini di undici iniziali, mentre dal punto di vista tecnico la sua SPAL è una squadra molto verticale e fisica più vicina all’idea di calcio di Venturato che a quella di De Rossi. È una scelta di buonsenso, visto che la coppia La Mantia-Moncini resta comunque l’asset più importante di questa squadra. Nonostante il calo fisico dei suoi nella ripresa dimostra grande coraggio mantenendo comunque tre giocatori offensivi in campo fino alla fine, pur passando al 352 nell’ultimo quarto d’ora.