foto Filippo Rubin
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Alla vigilia di SPAL-Frosinone ci scrive Angelo Barlati – per tutti Barla – tifoso spallino di lunga data e infaticabile organizzatore di trasferte al seguito dei biancazzurri, per raccontare un bell’episodio accaduto in occasione della partita di Genova dello scorso 25 febbraio.

“Sabato scendiamo in Liguria e dopo un tortuoso percorso in mezzo al traffico di Genova arriviamo al piazzale scambiatore, dove ci accoglie come parcheggiatore Bruno Lauzi (o forse era un sosia). Scendo dal pulmino e mentre mi apro una birra vedo il mare e gli scogli: un’ottima location dove poter evacuare le precedenti birre ingurgitate durante il tragitto. Mentre effettuo l’agognata operazione vedo in lontananza un campetto dove chiassosi bambini stanno giocando a calcio. Irresistibilmente attratto mi avvicino. I più grandi stanno disputando una partita, mentre un manipolo di nanerottoli sono nella gabbia accanto e stancamente calciano annoiati un pallone. A questi urlo: ‘Allora raga, adesso voglio vedere chi mi fa il gol più bello!’ “.

“Tutti si girano e vedendo il mio sciarpone biancazzurro cominciano a gridare ‘È della SPAL, è uno spallino, te lo faccio vedere io il gol! Lo faccio io, guarda me…‘ un putiferio! Subito cominciano a tirare rigori, punizioni, fare improbabili rovesciate che finiscono puntualmente a decine di metri dalla porta. Sentito il trambusto, si avvicina l’allenatore dicendo ‘Ehi bambini, cosa succede?‘. Ma appena capisce la situazione si ferma in un angolino a guardare, e sorride. A un certo punto mi chiamano dal parcheggio. Dobbiamo andare, i tram stanno partendo per lo stadio. Allora saluto e questi, incredibilmente, si fermano, si girano tutti verso di me e cominciano a cantare “Forza SPAL! Forza SPAL! Forza SPAL!‘. Solo uno piccolino e timidissimo si avvicina alla rete e mi dice, quasi sottovoce ‘Forza Genoa!‘. Son sincero, mi hanno davvero emozionato. Io a quel punto avevo già vinto tutto. E poi dicono che è solo un gioco…”.