Anche nella 29^ di campionato la SPAL si ritrova di fronte a uno scontro diretto: un pezzo di salvezza passa dal “San Vito-Gigi Marulla” di Cosenza, campo sempre difficile a prescindere dalla situazione di classifica dei padroni di casa. La squadra calabrese punta molto sul rendimento interno per inseguire il medesimo obiettivo dei biancazzurri, anche se in condizioni ambientali non del tutto ideali. Per capire meglio la situazione dei rossoblù abbiamo chiesto informazioni a chi li segue nel quotidiano: Alessandro Storino di Cosenza Channel.
Ultima in classifica e reduce da una stagione sulle montagne russe, la gara di domenica sarà decisiva anche per il Cosenza. Come ci arrivano i calabresi a livello a livello di testa e condizione?
“Il Cosenza arriva a questa partita consapevole che dovrà giocarsi una vera e propria finale, anche perché tutti nel gruppo squadra sanno benissimo che gli scontri diretti al termine della stagione potranno fare la differenza in ottica classifica. La brutta sconfitta rimediata col Genoa dovrebbe rimanere circoscritta alla scorsa giornata e la testa sarà orientata al 100% sulla sfida salvezza contro i ferraresi. Dal canto suo la formazione rossoblù potrà contare sul fattore campo che potrebbe dare una mano, nonostante il trend delle partite in casa non si possa definire eccezionale. La salvezza passerà necessariamente dai risultati delle partite giocate al San Vito-Gigi Marulla”.
Eppure negli ultimi mesi la squadra ha registrato anche alcuni risultati sorprendenti, come le vittorie con Reggina e Parma o il pareggio col Sudtirol. Come si spiega questa mancanza di equilibrio e l’ultimo posto attuale?
“Sicuramente la mancanza di equilibrio è data dal fatto che la squadra non può contare su un organico di grande valore in rapporto alle avversarie. Inoltre nel mercato di gennaio è stata messa in atto una vera e propria rivoluzione, con l’acquisto di nuovi giocatori che hanno avuto bisogno del giusto tempo per ambientarsi. Già ai nastri di partenza in agosto era chiaro che la rosa non fosse all’altezza per affrontare un campionato di serie B, tanto che dei dodici giocatori ceduti nel mercato invernale solo uno è rimasto in cadetteria, mentre tutti gli altri si sono collocati in serie C. Gli errori del Cosenza, che si rispecchiano nell’attuale situazione, stanno a monte e riguardano, come da parecchi anni, l’aspetto della pianificazione”.
Rispetto al girone d’andata, Il mercato invernale è riuscito comunque ad alzare l’asticella in termini di qualità della rosa?
“Un pochino sì, in quanto si è cercato di rattoppare i buchi creati dal mercato estivo andando a reperire giocatori più esperti e di maggiore tasso tecnico. In quest’ottica si sono subito inseriti bene il portiere Micai, l’esterno Marras e il giovane Cortinovis, che ha messo in mostra spunti interessanti. Altri invece non sono ancora riusciti a fornire l’apporto che ci si attendeva, come ad esempio Finotto e Mauro Zarate. Quest’ultimo sarebbe dovuto essere il colpo tecnico e mediatico per conquistare la salvezza, ma un infortunio ha chiuso anzitempo la sua stagione”.
L’arrivo di mister Viali a novembre, in sostituzione dell’esonerato Dionigi, è stata la scelta giusta per dare una svolta al campionato dei rossoblù?
“Difficile dire se il cambio di allenatore a novembre sia stata la scelta giusta, perché ovviamente sarà il risultato finale a stabilirlo. Diciamo che Viali si è ritrovato certamente in una situazione pessima, ma non completamente disperata. Con lui non c’è stato un vero e proprio cambio di rotta in termini di risultati e prestazioni generali, però c’è concedergli l’attenuante che la rosa, fino a gennaio, era altamente al di sotto rispetto al valore di tutte le altre concorrenti”.
Un’altra notizia che ha scosso l’ambiente cosentino è quella riguardante lo sciopero della curva del Cosenza: da dove è nato e che conseguenze sta generando questa iniziativa?
“Lo sciopero della curva nasce come protesta nei confronti del presidente Eugenio Guarascio. Una frattura che ha origini lontane e che si è ingigantita sempre di più col passare del tempo, ovviamente a causa dei risultati e delle prestazioni deludenti. C’è stato un incontro nelle scorse settimane per provare a ristabilire in qualche maniera un’equilibrio e riportare i tifosi allo stadio, ma fino ad oggi questa mediazione societaria non è riuscita nel suo intento. Domenica dovrebbe tornare una parte di tifoseria, quella che si colloca in Curva Sud, mentre quella più numerosa della Curva Nord non tornerà nemmeno per la sfida contro la SPAL. La mancanza del tifo organizzato rappresenta sicuramente un handicap per la squadra quando gioca in casa, nonostante il resto del pubblico non abbia mai fatto venire meno il proprio sostegno”.
Come sono andati i primi due mesi a Cosenza per l’ex spallino Mattia Finotto?
“Finotto in due mesi è sceso in campo cinque volte su otto partite totali, giocando solo in due occasioni tutti i novanta minuti da titolare. In queste occasioni non è riuscito a lasciare il segno offrendo prestazioni abbastanza deludenti, poi è stato bloccato dai problemi fisici e non è stato disponibile nelle ultime due sfide contro Genoa e Reggina. Dovrebbe tornare tra i convocati proprio per la sfida di domenica contro la sua ex squadra, anche se è da escludere un suo utilizzo dal primo minuto”.
In vista della sfida di domenica che formazione possiamo aspettarci da parte dei padroni di casa?
“Dovrebbero tornare sicuramente i diffidati che sono stati risparmiati nella sfida di Genoa, ovvero D’Orazio e Florenzi. Il primo si collocherà a sinistra mentre il secondo riprenderà il suo posto come esterno di centrocampo. Potrebbe esserci un ritorno al modulo classico 4-4-2, con Micai tra i pali, Rispoli a destra, al centro della difesa due tra Rigione, Vaisanen e Meroni e con D’Orazio come detto sula corsia mancina. A centrocampo spazio a Calò, Brescianini o Voca nei due al centro, con quest’ultimo però in forte dubbio per alcuni problemi fisici dell’ultimo momento. In fascia destra spazio a Marras e a sinistra Florenzi, mentre il tandem d’attacco dovrebbe essere composto da Nasti e D’Urso. Mancherà invece Delic, come confermato da Viali nella conferenza stampa della vigilia”.
PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2): Micai; Rispoli, Rigione (Meroni), Vaisanen, D’Orazio; Marras, Calò, Brescianini, Florenzi; Nasti, D’Urso
INDISPONIBILI: Zarate, Delic
SQUALIFICATI: Nessuno
IN PIU’ DOPO IL MERCATO DI GENNAIO: Zarate (a, Platense), Micai (p, Salernitana, definitivo), Finotto (a, Spal), Cortinovis (c, Hellas Verona), Marras (a, Bari), Marinacci (d, Lazio), D’Orazio (d, Sudtirol), Salihamidzic (d, Bayern Monaco), Praszelik (c, Verona), Delic (a, HNK Sibenik), Agostinelli (c, Fiorentina)
IN MENO DOPO IL MERCATO DI GENNAIO: Vallocchia (c, Reggiana, definitivo), Camigliano (d, Ancona), Panico (d, Feralpisalò), Kongolo (c, svincolato), Larrivey (a, risoluzione), Merola (a, Pescara), Gozzi (d, Pescara)