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Sette giorni dopo aver riacceso le speranze di salvezza la SPAL di Massimo Oddo perde malamente a Cosenza contro quella che era l’ultima in classifica, lasciando per strada una grossa occasione per uscire dalla zona rossa. Dopo un primo tempo in cui i biancazzurri avrebbero potuto concludere in vantaggio con un po’ più di precisione, il secondo tempo è stato nettamente insufficiente, col mister che ci ha messo del suo.

VOTO DI SQUADRA: 5 – Dopo una mezzora in cui a prevalere era stata la paura di perdere i biancazzurri erano riusciti, nel finale di primo tempo, a impensierire più di una volta Micai, meritando il vantaggio. I cambi operati da mister Oddo e un approccio non consono alla posta in palio hanno però portato a un secondo tempo a dir poco sottotono, con i calabresi bravi ad approfittarne e più volte vicini al raddoppio.

ALFONSO 7,5 – Dopo il gran riflesso al 12′ su Zilli in abbondante posizione di fuorigioco deve aspettare il recupero del primo tempo per compiere un altro intervento sul tiro da lontano di Florenzi. Poi deve indossare il mantello e fare il supereroe respingendo almeno quattro conclusioni molto pericolose del Cosenza: questo permette non solo di evitare un vero e proprio tracollo, ma anche di tenere vive le speranze di pareggio.

DICKMANN 5 – Florenzi lo mette seriamente in difficoltà e forse è anche per questo che Oddo pensa di correre ai ripari dirottandolo a sinistra, piazzando al suo posto un giocatore di caratteristiche più difensive come Fiordaliso. Il piano funziona solo parzialmente, perché sì, a sinistra è meno sollecitato dai rossoblù, ma non riesce comunque ad alimentare le poche azioni offensive della SPAL. Ha sfortuna nel finale con il gran riflesso di Micai sulla deviazione aerea al 96′.

ARENA 5,5 – Fosse finita al 45′ sarebbe stato da 7 perché di fatto annulla Nasti e se la cava quasi sempre bene. Va in crisi col passaggio a tre e il relativo abbassamento dell’intera squadra.

MECCARIELLO 5,5 – A tratti un po’ più in difficoltà rispetto al compagno, caricato di un’ammonizione dopo appena 25 minuti, ma cerca di cavarsela con esperienza.

TRIPALDELLI 5 – Inizia con fiducia e infatti spinge parecchio, anche se di cross veri e propri al centro dell’area ne recapita pochi. Dietro cerca di arrangiarsi come può, confermando le solite difficoltà in marcatura. Rispoli lo fa soffrire (dal 1′ s.t. DALLE MURA 6 – Entra per far passare dalla difesa da quattro a cinque uomini. Non commette grandi errori ed è sfortunato nella dinamica dell’azione che porta al gol).

MURGIA 4,5 – Costruisce il primo tiro da lontano dopo una bella iniziativa personale. Tiene bene la posizione, limitandosi all’ordinaria amministrazione, prima di dimenticarsi completamente di andare a coprire al limite dell’area sul tiro di Brescianini che porta il vantaggio il Cosenza. Da lì in poi ne azzecca poche.

ZANELLATO 5,5 – Un po’ meglio rispetto alle ultime uscite. Di fatto opera da mezzala e prova a metterci sostanza e quella qualità che sembra disperatamente mancare. Potrebbe anche segnare alla mezzora, ma il suo colpo di testa finisce alto.

FETFATZIDIS 5 – Evanescente nel primo tempo, viene spostato al fianco di Moncini dopo l’intervallo e dopo pochi minuti si fa notare per una bella accelerazione sulla destra pur partendo a posizione di fuorigioco. La sua partita è tutta qui (dal 32′ s.t. ROSSI 6 – Schierato per essere ancora una volta il salvatore della patria, va molto vicino a diventarlo di nuovo: Meroni gli toglie questa possibilità)

TUNJOV 5 – Sostituito nell’intervallo dopo un primo tempo contraddistinto dalla solita inconsistenza e da una scarsa pericolosità in zona-gol (dal 1′ s.t. FIORDALISO 5 – Non passano nemmeno cinque minuti dal suo ingresso e si divora il pallone dell’1-0, anche se poi il gol sarebbe stato annullato per il fuorigioco iniziale di Fetfatzidis. Completamente fuori ruolo da quinto di difesa).

MAISTRO 5,5 – Praticamente invisibile per quasi tutto il primo tempo, si accende in pieno recupero con un tiro a giro che sbatte sulla traversa. Prova a raccordare centrocampo e attacco con risultati modesti, poi da trequartista torna nell’anonimato, probabilmente anche a causa del fiato corto (dal 25′ s.t. RAUTI 5 – In una fase della partita in cui la SPAL butta palloni a caso nei pressi dell’area viene regolarmente sovrastato dagli avversari. Non crea alcunché).

MONCINI 5 – Dopo tanto lavoro di sponda, attacca la profondità intorno al 35′, ma il suo diagonale viene respinto da Micai. Combina poco altro e dopo un’ora viene sostituito (dal 13′ s.t. LA MANTIA 5 – Una quarantina di minuti a disposizione in cui non riesca né a rendersi utile come sponda né come finalizzatore. Raccoglie un solo cross con un colpo di testa ma non inquadra la porta).

ODDO 5 – Conferma 9/11 della formazione che aveva ritrovato la vittoria contro il Cittadella, con la sola scelta tecnica di Moncini al posto di La Mantia. L’impostazione di base sembra riversarsi azzeccata perché, almeno nel primo tempo, la SPAL cresce alla distanza, sfiorando in un paio di volte il vantaggio. I cambi dell’intervallo, con relativo passaggio alla difesa a tre, si rivelano perdenti: la SPAL si abbassa, diventa timorosa e finisce col subire la spinta del Cosenza.