Mancano ancora due mesi alla conclusione della stagione, ma le speculazioni sul futuro della SPAL fuori dal campo si sprecano già da un po’. L’ultima in ordine di tempo riguarda la posizione di responsabile dell’area tecnica, visto che non è affatto scontato che la società prosegua con Armando Ortoli, l’unico superstite dello staff arrivato a Ferrara assieme a Fabio Lupo.
Da un paio di giorni circola il nome di Roberto Samaden, che negli ultimi tredici anni ha ricoperto la carica di responsabile del settore giovanile all’Inter. Il nome del dirigente nerazzurro è finito nel frullatore delle indiscrezioni già all’indomani dell’annuncio del suo mancato di rinnovo di contratto col club milanese. Basti pensare che il suo nome è già stato accostato a Palermo, Como, Parma, Cagliari.
A inserire – virtualmente – la SPAL tra le candidate pare aver provveduto per primo il portale online SerieBnews con un titolo peraltro molto suggestivo:
Nell’articolo non solo viene dato conto della presunta preferenza del presidente per la figura di Samaden, ma viene dato per scontato che un suo insediamento alla SPAL porterebbe alla scelta di Christian Chivu – attuale allenatore della Primavera dell’Inter – sulla panchina dei biancazzurri.
Tutto abbastanza prematuro, soprattutto se si considera che Massimo Oddo ha una clausola di rinnovo di contratto automatico in caso di salvezza e che a libro paga è destinato a rimanere anche Daniele De Rossi con relativo staff (sulla carta fino a giugno 2024).
Ma il vero problema di questa storia è che al momento pare non avere particolare fondamento. Tra gli addetti ai lavori, e non solo quelli che gravitano attorno all’ambiente SPAL, sembra esserci innanzitutto un certo consenso sulla debolezza, per non dire inconsistenza, di questa ipotesi. Per molte ragioni: l’incertezza totale sulla categoria nella quale si ritroverà la SPAL da qui a giugno; i legami personali e professionali di Samaden con Palermo e Cagliari (soprattutto) e il precedente non così incoraggiante rappresentato dall’esperienza con Massimo Tarantino nella stagione 2021/2022. Anche Tarantino infatti veniva da una solida esperienza a livello giovanile, principalmente nei ranghi della Roma. Verosimilmente la SPAL vorrà orientarsi (a prescindere dalla categoria) su un profilo dal curriculum più variegato.
Anche le precedenti incursioni di SerieBnews nelle notizie riguardanti la SPAL non rappresentano un indicatore particolarmente incoraggiante di veridicità. Nel 2022 aveva dato per imminente la risoluzione di contratto di Zuculini (mai avvenuta), quindi nell’attuale stagione aveva lanciato le ipotesi dei possibili ingaggi di Gytkjaer, Ariaudo e Aramu (mai cercati) e infine indicato come plausibile una separazione tra la SPAL e Nainggolan dopo l’esonero di De Rossi, peraltro con successivo passaggio del centrocampista al Cagliari (impossibile per regolamento).
Più in generale non risulta che la SPAL in questa fase stia scandagliando il mercato dei dirigenti, impegnata com’è nel cercare delle soluzioni per evitare la retrocessione in serie C. L’accostamento a Samaden va quindi ricondotto alla categoria delle più classiche speculazioni mediatiche, abbastanza tipiche nei periodi di sosta dei campionati, quando gli spunti di carattere tecnico diminuiscono sensibilmente.
Di realmente interessante c’è invece l’effetto-domino che la partenza di Samaden dall’Inter sta per generare. Ne ha parlato in maniera molto specifica il collega Dennis Carzaniga sulla testata lombarda Sprint e Sport: la poltrona di responsabile del vivaio nerazzurro è molto ambita, ma non sarà l’unica disponibile da qui all’inizio della prossima stagione sportiva. Peraltro tra i candidati alla successione dell’esperto dirigente è stato incluso anche Andrea Catellani, attuale responsabile del settore giovanile della SPAL