La SPAL vista contro la Ternana ha ancora una volta palesato tutti i suoi limiti tecnici e mentali, sprecando un vantaggio immediato e rischiando anche di perdere. C’è pochissimo da salvare nella prestazione della squadra di Oddo, che si è ritrovata completamente schiacciata dagli avversari nella seconda parte di gara.
VOTO DI SQUADRA 5 – Media tra un primo tempo da 5,5, con il gol del vantaggio e i rischi ridotti quasi a zero, ed un secondo tempo da 4,5 che probabilmente è anche generoso, in cui la SPAL ha rinunciato a giocare. La difesa del vantaggio poteva essere una buona soluzione se unita al gioco, ma i biancazzurri sono rientrati in campo in preda all’ansia e non hanno trovato contromisure agli attacchi della Ternana. E c’è da ringraziare Alfonso per il punto.
ALFONSO 7 – Spettatore fino al finale di primo tempo, si lancia fuori dall’area per allontanare un pallone schizzato via da una sua respinta di pugno. Nella ripresa viene salvato anche dal palo prima di compiere due grandi interventi sul colpo di testa di Diakite da pochi passi e sul tiro di Partipilo. Capitola senza colpe sul colpo di testa di Favilli.
DICKMANN 5 – La coreografia della curva chiedeva di combattere e nella sua partita c’è tanta grinta su ogni contrasto, almeno inizialmente. In proiezione trova il cross raramente, ma anche quando riesce a metterla in mezzo l’area è vuota. Secondo tempo di sofferenza in cui bada più al sodo, soprattutto perché viene messo alle corde dalle discese di Corrado.
MECCARIELLO 6 – Nel primo tempo perde Coulibaly che segna, ma per sua fortuna la palla era uscita prima. Si tratta forse dell’unico vero errore di una partita fatta di randellate e di anticipi. Favilli gli salta sulla testa, ma il problema è che nella sua zona erano in due ad aspettare il pallone. E tutto il reparto veniva da mezz’ora buona di apnea.
DALLE MURA 5,5 – Deve tenere a bada Falletti che si muove sempre in maniera pericolosa, oltre a vigilare sugli inserimenti di Coulibaly e Partipilo che gli creano qualche problema. Nel complesso se la cava in anticipo e con il pressing alto, ma non sempre con tranquillità. Salva quasi sulla riga su Corrado a porta sguarnita (dal 43′ s.t. ZANELLATO ng – Dentro per provare a riacciuffare la vittoria nel finale: non tocca palla).
CELIA 5 – Si propone con costanza, sfruttando anche qualche ispirazione di Maistro: Diakite lo sovrasta fisicamente ma riesce comunque a trovare il fondo. Nel secondo tempo si limita a compiti più difensivi, provando a disinnescare senza successo un cliente scomodo come Partipilo che lo grazia sbagliando un gol fatto quando a metà tempo si addormenta.
PRATI 6 – Nella coppia di centrocampo di giovani scelta da Oddo è quello che deve mettere i mattoncini della costruzione del gioco: si comporta ormai da veterano sia in copertura sia quando ha la palla tra i piedi. Delizia con giocate ad altissima qualità come la veronica che fa ammonire Di Tacchio poco fuori dall’area. Peccato che poi la punizione finisca in curva sull’esecuzione di Tunjov.
CONTILIANO 6 – Prima da titolare in casa, gioca con personalità proponendosi e contrastando gli avversari con spirito combattivo. Rischia un po’ troppo nelle situazioni di possesso in cui si trova chiuso, ma se la cava uscendone quasi sempre pulito o minimizzando i danni. Fuori per passare alla difesa a tre e provare a mantenere il vantaggio (dal 23′ s.t. PEDA 5 – Con lui si torna alla linea a tre: attento soprattutto in marcatura in un finale in cui la SPAL si abbassa troppo prematuramente e pericolosamente. Regge l’urto insieme ai compagni mettendoci tutte le pezze che può fino al gol del pareggio quando abbandona Meccariello da solo contro due avversari).
FETFATZIDIS 6 – Trotterella un po’ per tutto il primo tempo, fino a dieci minuti dal 45′ quando non sfrutta a dovere un cross di Celia a centro area mandando alto al volo. Cresce nel secondo tempo giocando più vicino a Moncini e gestendo più ripartenze in velocità, anche se non sempre con la giusta dose di lucidità (dal 17′ s.t. MURGIA 5 – Teoricamente più funzionale al mantenimento del vantaggio, si ritrova come gli altri a rincorrere i giocatori rossoverdi come se fosse Space Invaders. Emblematico è l’ultimo pallone della sua partita, sparato in fallo laterale su un tentativo di apertura).
NAINGGOLAN 5 – Si vede che è in modalità risparmio energetico e fa più da regista che da assaltatore. Contribuisce a far girare il motore della SPAL nel primo tempo, anche se a volte commette errori per eccesso di sicurezza. Nella ripresa cala vistosamente perdendo un pallone pericoloso che gli porta il giallo e il cambio (dal 23′ s.t. LA MANTIA 5,5 – Dentro anche lui per passare alle due punte e coprirsi di più dietro. Pressing e aggressività non mancano, spirito di sacrificio nemmeno in un finale di totale sofferenza in cui mette la sua fisicità al servizio della squadra. Non gli arriva un pallone giocabile in area).
MAISTRO 6 – Parte forte e dopo un minuto conquista il primo rigore della stagione alla seconda incursione pericolosa in area. Il problema è che le sue improvvisazioni non sempre sono facilmente decodificabili dai compagni e di tanto in tanto va a finire nei più classici vicoli ciechi. Ha una buona occasione nella ripresa, spara alto. Esce in riserva (dal 17′ s.t. TUNJOV 5 – Viene sballottato tra l’attacco e il centrocampo, ma il suo impatto è comunque negativo con una punizione alle stelle e un giallo per l’ennesimo intervento in ritardo. Butta via una ripartenza con un pallone incomprensibile al primo di recupero).
MONCINI 6 – Non fa in tempo a toccare un pallone che si incarica della battuta del rigore: è glaciale e spiazza Iannarilli, non era scontato. Alla consueta generosità aggiunge intelligenza nelle giocate facendosi trovare anche spesso in verticale. Nel secondo tempo finisce per assentarsi per colpa però di una squadra che ha rinunciato a giocare troppo presto.
ODDO 5 – Il primo tempo è tutto sommato positivo, perché la SPAL approccia bene la gara e la sblocca mostrando aggressività. Nel secondo tempo si ritrova senza alternative appena tutti i giocatori di maggiore qualità e personalità finiscono la benzina. Ma ci sono grosse perplessità anche sugli aggiustamenti tattici, perché la sua squadra si abbassa drammaticamente lasciando il campo alla Ternana.