Qualche appunto sparso, a mente fredda, sul deludente pareggio casalingo col Brescia che tiene la SPAL inchiodata alla zona retrocessione diretta.
Non c’è pericolo di vincerne due di fila
Dopo il secondo gol di Maistro l’abbiamo pensato un po’ tutti, in un modo o nell’altro: “Finalmente un gol decisivo per la vittoria, ci voleva proprio“. Ma facendo così ci siamo illusi, come peraltro accade in tutte le relazioni disfunzionali. Perché è bastato dare un’occhiata al cronometro per rendersi conto che mancavano ancora venti minuti (recupero incluso). E lì è subentrato lo sconforto di chi conosce bene chi ha di fronte. Una squadra che semplicemente non è in grado di vincere due partite di seguito, in nessuna circostanza. Che trasforma un Olzer (Olzer, classe 2001 con 2 gol in B in carriera) in un epigono di Mbappé capace di passare attraverso due difensori sul lato corto dell’area di rigore. Oddo dice di vedere segnali di crescita nell’atteggiamento, ma alla fine i risultati sono sempre quelli. Con modalità diverse questo gruppo dimostra con regolarità quello che è nel profondo: un collettivo da un punto di media a partita.
Non c’è pericolo nemmeno di tenere un vantaggio
Vale la pena di aggiornare il conto totale dei vantaggi entro la metà del primo tempo che sono stati puntualmente vanificati da ritirate frettolose, distrazioni, errori tecnici o colpi di sfortuna (giusto per fornire una singola attenuante). La lista parla da sola.
* Como-SPAL 3-3 (Venturato), vantaggio all’8 e primo pareggio al 12′
* SPAL-Sudtirol 1-1 (De Rossi), vantaggio al 4′ e pareggio al 54′
* SPAL-Benevento 1-2 (De Rossi), vantaggio al 10′ e pareggio al 74′
* SPAL-Palermo 1-1 (De Rossi), vantaggio al 10′ e pareggio al 32′
* SPAL-Ascoli 1-1 (De Rossi), vantaggio al 16′ e pareggio al 41′
* SPAL-Como 1-1 (Oddo), vantaggio al 6′ e pareggio al 38′
* SPAL-Ternana 1-1 (Oddo), vantaggio al 4′ e pareggio all’84’
* SPAL-Brescia 2-2 (Oddo), vantaggio al 1′ e primo pareggio all’11’
Sarebbe bastato arraffare 4 o 6 punti tra tutti questi per guardare con occhio diverso le ultime cinque di campionato.
Sarebbe bello sapere cos’è successo a La Mantia
I fischi piovuti su La Mantia al momento della sua sostituzione (minuto 60) certificano l’ormai definitiva perdita di pazienza del pubblico nei confronti dell’attaccante che in teoria doveva spostare gli equilibri in questa stagione. È oggettivo che il suo rendimento rappresenti un problema piuttosto serio e sarebbe bello sapere quali sono le ragioni di una simile involuzione. Perché con De Rossi ci poteva essere la (parziale) attenuante delle scelte tecniche e delle distrazioni di mercato, ma certe prestazioni sono davvero difficili da spiegare in maniera sensata. Sarebbe bello chiedere un’opinione al diretto interessato, ma le tradizionali liturgie mediatiche del calcio italiano prevedono che un giocatore in difficoltà mai e poi mai possa essere messo a disposizione della stampa ed esposto all’opinione pubblica.
Occhio a guardare solo al Perugia
Dice Oddo: “Almeno abbiamo guadagnato un punto sul Perugia“. Bella consolazione. Perché sì, da un punto di vista strettamente aritmetico è un bene essersi ulteriormente avvicinati agli umbri a due giornate dallo scontro diretto, ma rischia di esserci un altro problemino. Se Cosenza e Cittadella non rallentano si rischia arrivare quart’ultimi e retrocedere comunque. Questo per effetto del regolamento che prevede le retrocessione diretta delle ultime quattro classificate in caso di distacco di 5 o più punti tra 16^ e 17^ in classifica. Nel prossimo turno ci sarà Perugia-Cosenza, coi calabresi (sedicesimi) che si presentano all’appuntamento con un vantaggio di +3.
Tacopina ha scelto il basso profilo (per ora)
Chi ha incontrato Joe Tacopina nei corridoi del Paolo Mazza a partita conclusa l’ha descritto come piuttosto contrariato, ma non furibondo com’era apparso in altre occasioni. In sala stampa ci si aspettava anche solo un passaggio fugace da parte del presidente e giustamente nell’opinione pubblica qualcuno s’è interrogato sull’assenza di sue dichiarazioni. A meno che decida di affidare qualche considerazione al fidato ItaSportPress pare proprio che l’avvocato ripartirà per New York senza aggiungere molto altro a quanto già detto di recente. Per rivederlo dalle parti di Ferrara potrebbero servire altre tre settimane. Il prossimo 25 aprile infatti inizierà un processo nel quale il suo cliente Donald Trump è accusato di diffamazione dalla giornalista e scrittrice Elizabeth Jean Carroll.