foto Filippo Rubin
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Ferrara è un paese per giovani, soprattutto se si tratta della SPAL: lo certifica il Weekly Post 417 del CIES Football Observatory con un’ampia analisi statistica curata da Raffaele Poli, Roger Besson, Loïc Ravenel e Thomas Gonzalez. Dai dati analizzati emerge che la SPAL è stata la terza squadra italiana per numero totale di giocatori Under 20 mandati in campo almeno una volta, con un totale di 15.

Un risultato che parla da solo e testimonia ancora una volta la portata del lavoro fatto col settore giovanile a partire dal 2013, soprattutto se si considera il divario ancora ampio del calcio italiano col resto d’Europa. L’analisi copre il periodo che va dal 1 aprile 2018 (la SPAL stava affrontando la parte finale della sua prima stagione di serie A) al 31 marzo 2023. In termini calcistici si va quindi da SPAL-Atalanta 1-1 a Sudtirol-SPAL 2-0 compresa e tiene conto delle sole partite di campionato. Il campione analizzato comprende ben 1.168 squadre professionistiche di 76 differenti campionati (in Italia sono state prese in considerazione serie A e serie B).

La squadra che ha concesso un maggior minutaggio ai propri U20 è stata il Nordsjælland, militante nel campionato danese, che ha concesso ai non ancora ventenni il 37% del tempo totale a disposizione, facendo giocare in poco più di cinque anni la bellezza di 41 calciatori U20 diversi. Numero, quest’ultimo, battuto solo dai rumeni del FCV Farol, che ne hanno fatti giocare 45 (!), ma solo per il 15.5% del tempo totale. Tra l’altro entrambe le squadre nel periodo preso in analisi hanno ottenuto discreti risultati. Completano il podio – staccatissimi – gli slovacchi del MSK Zilina (20%) e i bulgari del Septemvri Sofia (17%). Se invece restringiamo il campione alle squadre dei cinque grandi campionati europei (serie A, Premier League, Liga, Ligue1 e Bundesliga) le migliori sono Borussia Dortmund (12.5%), Stade Rennais (9.4%) e FC Barcelona (8.2%), con percentuali alte, ma decisamente più realistiche.

Le prime squadre italiane in termine di minutaggio percentuale concesso ai giocatori non ancora ventenni sono a pari merito l’Empoli (4.8%), da sempre avvezzo al concedere molto spazio a giovani promesse, e forse più sorprendentemente il Brescia (4.8%). Il Bologna è invece la squadra che ha dato una possibilità a più giocatori diversi, ben 22, cinque in più dell’Atalanta. Non sfigura, almeno a livello nazionale, la SPAL, terza dietro ai rossoblù con 15 (gli stessi del Cagliari) e nella top ten per percentuale di minutaggio concesso rispetto al totale. Va inoltre sottolineato come la (quasi) totalità del minutaggio concesso dalla SPAL agli Under 20 venga dagli ultimi tre anni e che quindi ponderando la media su questo arco di tempo il risultato probabilmente premierebbe molto di più i biancazzurri.

La top-10 italiana per minutaggio percentuale concesso agli Under 20 (2018-2023)

  1. ex aequo Empoli e Brescia (4.8%)
  2. Parma (4.3%)
  3. Hellas Verona (3.8%)
  4. Perugia (3.7%)
  5. Bologna (3.5%)
  6. SPAL (3.3%)
  7. Roma (2.8%)
  8. Udinese (2.5%)
  9. Atalanta (2.4%)
  10. Ascoli (2.4%)

In coda troviamo club di grosso calibro come Inter (0.3%), Lazio (0.3%) e Napoli (0.1%). In serie B spicca il Bari (0.1%) che non a caso ha anche l’età media più alta dell’attuale campionato.

foto Mario Taddeo – Contiliano (2004) abbraccia Prati (2003). I due giocatori hanno esordito con la SPAL rispettivamente a 18 anni e 7 mesi e 18 anni e 8 mesi. Nella foto anche Rabbi (2001) che il giorno di Empoli-SPAL 1-2 aveva 20 anni e 9 mesi.

Andiamo a riepilogare chi sono i 15 spallini ad essere scesi in campo non ancora ventenni.

Ultimi due mesi della stagione 2017/2018 e stagione 2018/2019 – Zero U20
Minutaggio concesso a giocatori non ancora ventenni da Leonardo Semplici nel primo biennio di serie A? Zero! Ma bisogna comprendere le difficoltà insite nell’essere gli ultimi arrivati (dopo cinquant’anni) al massimo livello. Nelle due trionfali stagioni precedenti il mister toscano aveva concesso fette importanti di minutaggio a giocatori (non tanti, per la verità) non ancora ventenni, da Meret a Bellemo, scendendo verso i meno utilizzati Ceccaroni e Ghiglione. Nelle due stagioni di serie A prese in esame, invece, Semplici non ha concesso spazio a nessun U20. I più giovani a scendere in campo negli ultimi due mesi del 2018 sono i già ventenni Meret e Bonazzoli, entrambi nati nel maggio 1997, mentre nella stagione successiva (2018/2019) il più giovane ne ha addirittura 21 ed è il portiere Milinkovic-Savic.

Stagione 2019/2020 – Quattro U20 
Nel finale di stagione, con la SPAL ormai retrocessa, Luigi Di Biagio fa esordire tre giocatori della Primavera: il terzino polacco Jakub Iskra (17 anni), l’estrosa ala boliviana Jaume Cuéllar (18 anni) e il mediano ungherese Krisztofer Horvath (18 anni), recentemente tornato in patria dopo una cessione al Torino che fece storcere il naso a molti tifosi. Semplici, vicino al Natale, con diverse assenze pesanti, aveva fatto di necessità virtù e usato il palcoscenico dell’Olimpico per far debuttare come esterno destro Georgi Tunjov (18 anni), nel match perso contro la Roma.

15 dicembre 2019: al 73′ minuto di Roma-SPAL 3-1 Georgi Tunjov sostituisce Felipe. L’estone quel giorno ha 18 anni e 7 mesi

Stagione 2020/2021 – Cinque U20
Si può dire senza essere contraddetti che Pasquale Marino sia stato l’allenatore che più di tutti ha concesso un minutaggio significativo ai giovani in rosa. Anche nell’ottica di riduzione dei costi voluta dai Colombarini. Oltre a Tunjov, in squadra ci sono altri cinque elementi sotto ai vent’anni e pur se non prime scelte sono comunque tutti considerati giocatori importanti nelle rotazioni già dal principio della stagione: il diciottenne Sebastiano Esposito e i diciannovenni Caleb Okoli, Demba Seck, Luca Moro e Salvatore Esposito. L’ex capitano entra a malapena in questa statistica perché il suo esordio in campionato con la maglia della SPAL – tra l’altro con assist dalla bandierina – è datato 3 ottobre 2020 (SPAL-Cosenza 1-1), quattro giorni prima del suo ventesimo compleanno (7 ottobre).

Stagione 2021/2022 – Quattro U20
Con Pep Clotet e la gestione Tacopina nonostante l’età media della squadra si abbassi ulteriormente l’unico U20 a trovare spazio con continuità oltre al già menzionato Seck è Lorenzo Colombo (19 anni). Nel corso della stagione il tecnico concede un po’ di minuti anche a due ragazzi del vivaio, il difensore polacco Patryk Peda e l’esterno d’attacco islandese Mikael Ellertsson (anche loro diciannovenni) mentre il quarto considerato ai fini statistici risulta il massiccio difensore centrale togolese Steven Nador, impiegato per un totale di venti minuti da Clotet in situazione di emergenza e mai lontanamente considerato da Venturato.

Lorenzo Colombo esordisce con la SPAL il 14 agosto 2021 (Benevento-SPAL 2-1) a 19 anni e 5 mesi. Per lui 6 gol in 35 partite con la maglia biancazzurra.

Stagione 2022/2023 – Due U20
Nonostante la SPAL continui ad avere un’età media piuttosto bassa, i soli U20 ad aver giocato nel corso di questa stagione sono stati Matteo Prati e Nicolò Contiliano, debuttanti entrambi a diciott’anni. Prati ha esordito durante la gestione Venturato, più precisamente in Bari-SPAL 2-2, gara in cui ha segnato il ventenne Rabbi, ma ha ottenuto spazio solo dopo la partenza di Esposito a gennaio. Contiliano, capitano dell’U18 campione d’Italia l’anno scorso, è stato invece una mossa coraggiosa (o forse necessaria) di Massimo Oddo.

Ci sono poi due calciatori che non rientrano nella statistica del Weekly Post del CIES perché con la SPAL hanno giocato solo in Coppa Italia: si tratta del mediano figlio d’arte Federico Zanchetta e del terzino Moustapha Yabre. Zanchetta nel periodo preso in esame sarebbe il più giovane ad essere sceso in campo con la maglio biancazzurra (17 anni e 9 mesi il giorno di Milan-SPAL 3-0) ma restando coerenti con le regole dell’articolo viene battuto da Iskra (17 anni e 11 mesi, il giorno di SPAl-Torino 1-1).