L’unica seduta di allenamento a porte aperte della settimana di SPAL-Palermo è stata contraddistinta da un certo grigiore: un po’ per il tempo atmosferico, un po’ per le scorie del deludente pareggio – con polemiche – dell’ultimo turno. La squadra ha dedicato una buona mezz’oretta al lavoro in palestra prima di rivelarsi ai circa venti tifosi fatti entrare a lato del campo 2 del centro “G.B. Fabbri”. In seguito il mister ha concentrato l’allenamento su una simulazione di difesa dell’attacco avversario, cambiando spesso le pedine dello scacchiere alla ricerca degli undici titolari che scenderanno al “Barbera”. A fronte del poco invidiabile talento dei biancazzurri nel risvegliare formazioni avversarie che arrivano da un brutto momento, è bene non rinunciare ad allenamenti mirati alla fase difensiva, uno dei principali punti deboli della formazione di Oddo.
La seduta si è poi conclusa con la consueta partitella, in cui hanno potuto timbrare il proprio cartellino Moncini e Fetfatzidis per la squadra arancio e la coppia La Mantia-Rauti per quella azzurra. Oddo ha potuto lavorare con buona parte del gruppo, esclusi i due infortunati Valzania e Nainggolan. Dopo aver visto dal vivo l’ultima partita della Primavera di sabato scorso, il tecnico ha coinvolto nell’allenamento alcuni elementi (Puletto, Parravicini e Pareiko), probabilmente anche per valutare qualche profilo da convocare in vista del prossimo impegno fuori casa, data la rosa corta.
Un altro motivo di interesse era l’eventuale presenza di Dickmann: il capitano, al pari di Rossi, Ayoub e Zanellato, ha svolto un lavoro differenziato in palestra, terminando il proprio allenamento facendo una corsetta. Da segnalare l’assenza di Zuculini e l’uscita anzitempo di Tripaldelli. Il laterale sinistro ha ricevuto una botta in uno scontro di gioco con Alfonso, ma le sue condizioni non dovrebbero destare preoccupazione in vista di sabato.