Per la prima volta in quasi tre mesi Fabio Lupo è tornato a parlare della sua esperienza alla SPAL e lo ha fatto attraverso Tuttomercatoweb.com. Ecco le risposte ai quesiti posti da Alessio Alaimo.
Che è successo tra lei e Tacopina?
“Alla partenza tutte le componenti giornalistiche e tecniche ci etichettavano come una squadra da playoff per i contenuti tecnici e d’esperienza. C’erano tutti gli ingredienti per poter fare bene. Poi quando si perde la linea di pensiero si genera confusione e ciò determina risultati negativi. Sono legato a Tacopina, ma non ha imparato nulla da Venezia quando è retrocesso (stagione 2018/2019, ndr) con le stesse dinamiche. Quando arrivai io poi scegliemmo una linea facendo sentire l’allenatore forte per tutta la stagione e mettemmo le premesse per la stagione successiva, quando la squadra vinse il campionato. Le dinamiche della retrocessione sono le stesse di quella del Venezia. Fermo restando che anch’io ho delle colpe e ho fatto degli errori per i quali chiedo scusa”.
Ha pagato gli screzi con De Rossi?
“Abbiamo pagato tutti la mancanza di coerenza. Abbiamo stravolto un progetto e ciò ha portato ad un risultato negativo. L’errore è stato quello di aver tracciato una strada, aver indicato un allenatore esperto come Venturato e non averla più seguita. Errore che invece non facemmo a Venezia io e Tacopina”.
Con De Rossi è mancata intesa?
“È arrivato in una squadra che non era in linea con le sue idee e ciò ha determinato delle difficoltà. Quando si costruisce un organico bisogna seguire una linea. Ogni allenatore ha allenato una squadra che non era la sua: questa è confusione. Le squadre costruite da me hanno sempre raggiunto gli obiettivi, lo avremmo raggiunto anche quest’anno se avessimo avuto un po’ di coerenza. Quando è arrivato Oddo poi sono stato mandato via. Altra confusione. Sono certo che saremmo arrivati fino in fondo centrando la salvezza”.
E la prossima stagione?
“Devo intanto riflettere sui miei errori e valutare bene. Vedremo cosa proporrà il mercato e quali saranno le opportunità. Ma non ho l’ossessione del lavoro. Se ci saranno le condizioni per fare un calcio coerente, ci sono”.
Fabio Lupo e i suoi collaboratori (Armando Ortoli, Mario Donatelli, Alessandro Pizzoli) sono sotto contratto con la SPAL fino al 30 giugno 2024. Lo stesso vale per Daniele De Rossi e il suo ampio staff (Carlo Cornacchia; Marcos Alvarez; Antonio Chimenti; Guillermo Giacomazzi; Emanuele Mancini; Simone Contran). Lupo di recente è stato accostato alla posizione di direttore sportivo del Catania, ma per ora sembra trattarsi solo di una speculazione proveniente dalla stampa. Per De Rossi sono uscite vaghe ipotesi di un futuro al Bologna e al Sassuolo, ma anche in questo caso senza che ci fosse particolare consistenza nelle indiscrezioni.