Il secondo scudetto consecutivo dell’Under 18 della SPAL ha confermato il grande valore che esprime il settore giovanile biancazzurro, ma al tempo stesso ha amplificato le preoccupazione del pubblico su una sua possibile dispersione a causa della rovinosa retrocessione della prima squadra.
La stagione 2023/2024 non segnerà un anno zero, ma senz’altro il percorso si complicherà e potrebbe diventare difficoltoso trattenere i talenti più luminosi cresciuti dalle parti del centro G.B. Fabbri. Fatta eccezione per la categoria Primavera cambieranno i campionati di competenza e sarà necessario operare tagli sia negli organici, sia nel personale tecnico.
UNDER 15, UNDER 16 E UNDER 17
Le tre selezioni minori prese in considerazione scenderanno di categoria a causa della retrocessione in serie C. Da avversari come Milan, Inter e Atalanta si passerà a Rimini, Fermana e Fiorenzuola. L’impostazione sarà comunque nazionale, ma il criterio predominante diventerà quello della vicinanza geografica per agevolare le trasferte.
Le Under 17 di squadre di serie A e B sono suddivise in tre gironi, raggruppate indifferentemente dalla categoria occupata dalla prima squadra (quest’anno la SPAL era nel girone B con Inter, Milan e Atalanta ma anche Cittadella, Sudtirol e Venezia). Con la retrocessione della SPAL in serie C, i gironi in cui sono inserite le selezioni U17 diventano 6, da dieci squadre ognuno. Le selezioni dell’Under 17 competono secondo il criterio che vedrà a fine campionato prime, seconde e quattro migliori terze dei gironi eliminatori accedere agli ottavi di finale che rappresentano il primo turno per il passaggio finale alla Final Four in cui verrà poi decretata la vincitrice dello scudetto di categoria.
Per quanto riguarda l’Under 16 l’inserimento è in uno dei quattro gironi essendo la categoria meno rappresentata con 33 partecipanti all’ultimo campionato (contro le 60 delle due selezioni contigue); l’inserimento in uno dei quattro gironi è il prologo di un campionato che alla fine si articola di gironi eliminatori e playoff per le migliori classificate di ogni raggruppamento. Al termine di questi due turni, la competizione procede con ottavi, quarti, semifinale e finale per la vittoria dello scudetto.
La struttura predisposta per il campionato Under 15 è la medesima dell’Under 17: l’inserimento torna ad essere in uno dei sei gironi totali, ma a differenza della selezione maggiore prima dell’accesso agli ottavi si passa di nuovo (come per l’Under 16) attraverso gironi eliminatori e playoff. La vincente della finale conquisterà lo scudetto di categoria.
Per tutte e tre le categorie, così come per tutte le selezioni Under all’infuori della Primavera, non c’è possibilità di promozione o retrocessione: la collocazione dipenderà unicamente dalla categoria della prima squadra.
UNDER 18
Qui non c’è un modo carino per dirlo: la SPAL Under 18 non esisterà più fino a che la prima squadra non riuscirà a tornare in serie B. La partecipazione a tale campionato è infatti riservata alle squadre di serie A e B. A meno che il conseguimento del secondo tricolore consecutivo non possa fornire una base per chiedere una deroga alla Figc. Scenario poco realistico, ma da tenere in considerazione come remota ipotesi.
UNDER 19 (PRIMAVERA)
Dopo la sconfitta ai quarti playoff contro l’Ascoli (2-1) è fallito al primo turno l’aggancio all’obiettivo di ritornare in Primavera 1. Sarebbe stato un risultato notevole e che avrebbe consentito di mantenere una vetrina di primo piano per i ragazzi più talentuosi. La permanenza in Primavera 2 presenta alcune incognite, a partire dalla guida tecnica: Vito Grieco ha un altro anno di contratto, ma non è scontato che rimanga a Ferrara. A maggior ragione vista la totale incertezza sui piani tecnici che ancora domina dalle parti di via Copparo. Il nuovo gruppo sarà composto in larga parte dai reduci dello scudetto U18 e da una pattuglia piuttosto ampia di giocatori delle annate 2005 e 2006. Usciranno dalla Primavera i classe 2004, non più arruolabili se non come fuori quota: è il caso dunque di Abati, Contiliano e Puletto su tutti, che verosimilmente faranno parte del gruppo prima squadra assieme a qualche compagno più giovane come i 2005 Parravicini, Saiani e Marcolini. Fuori età con più incertezze ed il futuro da scrivere i 2003 Breit e Meneghini, e gli altri 2004. Tra questi: Gobbo, Cavallini, Bugaj, Boccia, Semenza, Imputato e Carrozzo. Bugaj e Boccia hanno un contratto da pro.
Così come molti altri gioiellini sono stati messi in cassaforte per tempo con contratti in scadenza dal 2024 in poi. Nello specifico – oltre ai già citati Bugaj (2025) e Boccia (2026) – fanno parte di questa lista: Abati (2026), Saiani (2025), Puletto (2025), Svoboda (2025), Parravicini (2025), Antonciuc (2025), Jacopo Simonetta (2025), Bugaj (2025), Rao (2025).
Il settore giovanile andrà incontro anche a un sensibile ridimensionamento dei costi, che si sono progressivamente alzati dal 2021 a oggi, eccedendo di molto lo standard della serie B. Questo comporterà la separazione da diversi allenatori e da alcuni professionisti degli staff tecnici, oltre che un minore afflusso di giocatori a Casa SPAL, con un ricorso maggiore a ragazzi provenienti dal territorio e zone limitrofe.
Chi dovrà sovrintendere questa rivoluzione ancora non è chiaro. Al momento il favorito pare essere Massimiliano Di Gregorio – attuale responsabile dell’attività di base – ma molto dipenderà dai piani di Tacopina e dalla nomina del nuovo direttore sportivo. Non è da trascurare nemmeno la candidatura di Francesco Conti, attuale responsabile dell’area scouting del vivaio.