Come cambiano le cose nel giro di una settimana. Quando tutti gli indizi (e pure qualche conferma…) puntavano sulla permanenza di Mirco Antenucci (1984) al Bari ecco arrivare il colpo di scena. L’attaccante molisano ha riflettuto qualche giorno in più e alla fine ha detto di sì alla proposta fatta dalla SPAL. Antenucci quindi tornerà a giocare con la maglia biancazzurra dopo la splendida esperienza del periodo 2016-2019. L’ufficialità potrebbe arrivare molto presto.
Questione soprattutto di progetto e prospettive. Da una parte una “last dance” di un anno nel capoluogo pugliese coi compagni dell’ultima stagione, dall’altra una proposta biennale per tornare a Ferrara e diventare potenzialmente una figura importante anche dentro l’organigramma societario. Ha prevalso l’orizzonte futuro, seppure una categoria di sotto.
Le condizioni che avevano fatto riavvicinare Antenucci ed il Bari erano senz’altro di natura personale ma anche sportiva: la sconfitta in finale playoff contro il Cagliari aveva senz’altro lasciato in sospeso una questione che Antenucci avrebbe volentieri ripreso a settembre, ma evidentemente sono sopraggiunti fattori e pensieri che hanno sormontato anche lo spirito di rivalsa per la mancata promozione. La SPAL è dunque riuscita a far valere queste motivazioni riportando Antenucci a Ferrara per farne con ogni probabilità l’uomo simbolo di uno spogliatoio e di una città che oggi più che mai ha bisogno di specchiarsi e riconoscersi in persone come l’ex capitano.
Antenucci ritorna in serie C dopo solo un anno e, sebbene l’età non permetta di fare affidamento tecnico totale sul giocatore per 38 o più partite, i numeri sono senz’altro dalla sua parte: i 17 gol in 37 gare messi a segno nella stagione 2021-2022 sono valsi un grosso pezzo di promozione a Bari, e non si può dire che 10 gol in serie B a 37 anni (nella stagione appena conclusa) siano un bagaglio da giocatore al tramonto. Ante7 ritorna nella città che lo ha eletto tra i simboli degli anni più gloriosi della storia recente: il conto ripartirà dalle 109 presenze e 36 gol dell’estate 2019.
Nel pomeriggio di lunedì 10 luglio il giocatore ha salutato il Bari e i suoi tifosi con un post su Instagram:
“Dopo quattro anni è arrivato il momento di lasciare Bari. Qui ho trovato dei tifosi meravigliosi, amici, compagni di squadra e una città bellissima. Come in ogni ciclo e come in ogni cosa della vita purtroppo c’è un inizio e una fine. Pensavo di finire la carriera qui a Bari, ma la vita ci sorprende sempre. Sono stati giorni difficili per me, avevo una scelta da dover prendere, una scelta professionale, ma soprattutto una scelta di vita. Sono stato molto combattuto, diviso a metà… una parte del mio cuore mi diceva di rimanere, l’altra di andare. Alla fine ho deciso di lasciare Bari, ma non è stato semplice e di certo non è stata una scelta fatta per soldi. Chi mi conosce lo sa, ho bisogno di sentirmi al centro di un progetto, protagonista, un valore aggiunto per il mio club, anche a 39 anni e sempre nel rispetto di scelte e ruoli. Credo che il calcio non abbia età e soprattutto credo fermamente nell’insindacabile giudizio del campo. Ringrazierò per sempre la SSC Calcio Bari per avermi accolto quattro anni fa. Abbiamo condiviso tante gioie, ma anche dolori. Davvero pensavo che quel rigore a Cagliari, al 94’, avrebbe potuto aprirci le porte della serie A, ma il calcio è così, alle volte ti lascia profonde ferite. Sono orgoglioso di aver indossato la maglia biancorossa numero 7. Lascio con un campionato vinto, due finali play off e con 65 gol, secondo miglior marcatore della storia di questo glorioso Club. Vado via con la consapevolezza di aver dato tutto me stesso, dentro e fuori dal campo. Grazie per tutti i messaggi che mi avete inviato in questi giorni, mi hanno fatto commuovere. Ringrazio tutte le persone che hanno lavorato insieme a me e che rimarranno per sempre nel mio cuore. Grazie di nuovo alla città di Bari per averci adottato, me e alla mia famiglia. Resteremo per sempre legati a questa terra… la mia terza bimba Alice è nata qui. Vi vogliamo bene davvero! ‘Non piangere perché è finita, sorridi perché è successo’ – MIRCO ANTENUCCI 7“