foto Alessio Aiello
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La Rappresentativa Val di Sole battuta per 11-0 non costituiva un avversario tale da ricavare chissà quali indicazioni, ma giunto al sesto giorno di ritiro in Trentino mister Di Carlo si è comunque concesso un po’ di considerazioni sull’attualità biancazzurra.

Sicuramente è stato un test propositivo, i ragazzi ci hanno messo impegno e hanno fatto vedere alcune belle giocate. C’è ovviamente ancora tanto da lavorare e da migliorare, però l’atteggiamento è stato quello giusto. Avevo chiesto ai giocatori di stare corti, di giocare l’uno per l’altro e di cercare di tirare fuori le proprie qualità in modo da poterli conoscere un po’ meglio. Ho visto diversi spunti interessanti di alcuni giovani bravi e qualche bella giocata dei più anziani: siamo agli inizi, piedi per terra e lavorare, ma è un inizio sicuramente positivo e incoraggiante“.

I giovani sono tanti e sto iniziando a conoscerli, perché bisogna inevitabilmente sempre dar loro del tempo e la possibilità di sbagliare per capire dove migliorare. Ho visto però che si mettono tutti a disposizione e stanno bene. Sta cominciando a crearsi un bel clima e un bel gruppo anche tra i ragazzi stessi. All’inizio quasi non parlavano, ora vedo che cominciano a stimolarsi. L’importante è continuare a lavorare bene. L’obiettivo di questo ritiro deve essere quello di mettere benzina nelle gambe e cercare di vedere più qualità possibile nei giovani”.

Sotto il punto di vista dell’affiatamento e dell’alchimia sono contento perché ogni giorno gli chiedo quello che la società e i tifosi ci hanno chiesto sin dall’inizio: di lavorare uno per l’altro, di stare compatti, di aiutarsi e di venire ad ogni allenamento per cercare di migliorarsi e creare una mentalità che è quella che poi fa la differenza. Siamo agli inizi ma la strada è quella giusta perché abbiamo visto che tutti oggi si sono aiutati e anche quando qualcuno ha sbagliato i veterani come Antenucci e Dickmann hanno avuto la parola pronta. Questo è il primo passo giusto per creare una squadra: perché è questo che dobbiamo fare prima di tutto“.

Prima dell’amichevole di lunedì contro il Napoli abbiamo ancora cinque allenamenti, quindi non dobbiamo fare altro che lavorare. Sabato e domenica saranno importanti perché faremo sia aerobico di spessore alto sia forza il lunedì. Giocheremo contro i campioni d’Italia e sarà bello e motivante, ma noi dobbiamo vedere il nostro percorso. L’importante è andarci piano, perché in queste partite viene da dare più di quello che si ha e io non voglio che ci facciamo male. Dirò ai giocatori di non esagerare (ride, ndr). Non siamo ovviamente pronti all’intensità alta su minutaggi lunghi. Ma sarà ovviamente un bellissimo test, dovremo godercelo e, perché no, provarci: poi vedremo a fine partita cosa raccogliere“.

Il mercato? Con il direttore Fusco ci parliamo molto frequentemente, posso dire che c’è grande affiatamento tra me, la società, il direttore e il presidente. L’obiettivo di tutti noi è rimettere a posto la SPAL: nel senso di cuore, dei valori della passione, voglia, determinazione, atteggiamento, attaccamento. Sono tutte cose che ribadiamo ogni giorno perché dall’esterno deve passare questo messaggio: che qui si lavora per creare una SPAL forte a livello di testa e pronta a battagliare in campo con tutti“.

Spazio anche ad uno dei protagonisti della sfida: Alessandro Orfei (2003), attaccante reduce da un prestito in serie C alla Fidelis Andria e oggi autore di una doppietta nel primo tempo della partita.

Segnare per la SPAL, anche se in amichevole, è sempre un’emozione forte: è ciò che volevo, l’ho desiderato durante tutto l’anno scorso e in estate ho sperato nella chiamata della società. Essere qui oggi per me è una grande opportunità che non voglio perdere e che voglio sfruttare per trovare il mio ruolo all’interno della SPAL. Con il mister si sta già trovando un certo feeling, sia umanamente sia sul campo. Già il solo fatto che si giochi 433 per me è l’ideale. Di Carlo è una persona esperta e le sue idee sono chiare. Con il tempo metteremo a punto tutto, ma penso che siamo già sulla buona strada“.